Konchalovsky contro l’Oscar: la rinuncia alla candidatura

KonchalovskyAndrei Konchalovsky il regista russo Leone d’argento all’ultima Mostra di Venezia con “Le notti bianche di un postino“, ha chiesto di non presentare il suo film come candidato russo al Premio Oscar per il Miglior Film Straniero. Il cineasta, fratello di Nikita Mikhalkov, ha spiegato le sue ragioni in una lettera aperta al presidente della commissione russa per il premio Oscar, Vladimir Menshov, che vinse la statuetta nel 1981 per “Mosca non crede alle lacrime”. Il primo motivo si richiama alla coerenza, avendo lui più volte criticato l'”Hollywoodizzazione” del mercato cinematografico russo e denunciato l’influenza negativa del cinema commerciale americano sulla formazione dei gusti e delle preferenze degli spettatori russi. Il secondo è che ritiene “assurda” la categoria dell’Oscar per il miglior film straniero, definendola “una segregazione del cinema mondiale dal mondo anglofono (Usa, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda), il che a mio giudizio rappresenta l’idea gia’ superata del dominio culturale dell’Occidente. La commissione russa ora dovrà scegliere in fretta tra gli altri possibili candidati: i termini scadono dopodomani.

 
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