Mike Cahill parla di I Origins e dei suoi progetti futuri

Mike Cahill

 

L’ 8 luglio uscirà nelle sale il secondo SCI-FI di Mike Cahill dal titolo I Origins, il film che aprirà ilKarlovy Vary International Film Festivalcon protagonisti Michael Pitt, Brit Marling e Astrid Berges-Frisbey.

Il film racconta di un giovane biologo molecolare che,  attraverso lo studio dell’occhio umano, scopre dei legami mistici tra la fisionomia e la psiche umana.

Ecco cosa, il regista del film, Mike Cahill, ha rivelato riguardo al film e ai suoi progetti cinematografici futuri:

Cosa ti fa continuare a creare film come Another Earth e I Origins?

“Sono interessato a film che soddisfino la nostra fantasia esistenziale e mi piace il romanticismo. Quindi è una specie di combinazione di questi due elementi. L’amore è molto importante ma anche la paura della morte non è da meno. Mi piacciono le storie in cui sono appagate le nostre fantasie esistenziali.”

Sei interessato nelle scienze?

“Sono ossessionato dalla scienza e dalla fantascienza. Gli scienziati sono i miei modelli di vita. Mi sento molto emozionato all’idea di incontrare uno scienziato. Penso che quello che gli scienziati fanno è interrogarsi su grandi questioni come il “Perché siamo qui?” Nasci, cresci, invecchi e poi muori, questo per più o meno 100 anni, ma l’Universo ha 13,7 miliardi di anni; quindi ho bisogno di sapere il motivo per cui siamo qui. Non voglio essere famoso, voglio avere a che fare con i grandi interrogativi, e quindi probabilmente in ogni film cercherò di rispondere alle più grandi domande esistenziali attraverso la scienza o la fantascienza.”

Cosa deve aspettarsi il pubblico da I Origins?

“Penso che sarà molto sorpreso. Il film inizia come se fosse un piccolo film. Ma a metà, e verso il terzo atto, diventa un film di grande portata. È un film intimo, ma affronta grandi temi. È probabile che il film abbia delle ripercussioni a livello mondiale.”

Ci sono stati problemi?

“La sfida più grande è stata mantenerlo fedele alla pratica scientifica, e allo stesso tempo renderlo divertente. Ho voluto che fosse autentico. Volevo che loro si sentissero come veri scienziati. Volevo che il lavoro che stavano facendo riflettesse la realtà, ma allo stesso tempo, volevo farlo in maniera divertente. Volevo rappresentare gli scienziati come persone reali e non come cliché.”

Quando hai scritto la sceneggiatura hai fatto parecchie ricerche?

“Assolutamente. Ho passato tantissimo tempo a fare ricerche. Ho trascorso ore e ore in laboratorio a lavorare con gli scienziati per imparare a estrarre il DNA. La mia famiglia è composta da scienziati, quindi sono stato fortunato. E poi, mi sto spingendo in qualsiasi discorso o lezione solo per imparare. Penso che la scienza offra nuove frontiere e gli artisti stanno cercando di trasmettere emozioni, nuove emozioni, emozioni rare per cercare di trasmetterle al pubblico, e la scienza offre un panorama meraviglioso per raccontare storie e continuerà a farlo per il resto della nostra vita, questo è davvero bello.”

Progetti futuri?

“Sto lavorando su un sequel di “I Origins” e sto lavorando su un film sugli alieni. Il sequel si svolgerà nel futuro, tra circa 20 anni, dopo che le ripercussioni delle scoperte del Dr. Ian Gray stanno prendendono piede. Se il pubblico rimarrà seduto al cinema fino alla fine dei titoli di coda di I Origins, potrà vedere un teaser di quello che verrà.”

Fonte: Variety

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