È morto a Roma nella serata di ieri Sergio Fiorentini, attore e doppiatore trai più preparati del nostro cinema. Aveva 80 anni ed era ricoverato presso l’Ospedale Sam Camillo. Il suo viso è stato per molto tempo associato a quello di Gigi Proietti, dal momento che i due attori avevano condiviso il piccolo schermo per la fortunata serie Il Maresciallo Rocca. Ma Fiorentini era soprattutto un doppiatore, uno di quelli della vecchia scuola, di quelli bravi per intenderci.
Trai tanti attori
hollywoodiani a cui Fiorentini prestò la voce, si annoverano
Gene Hackman, Bill Cosby, Burt Young, Tony Burton, Max Von
Sydow, Tom Wilkinson e Patrick McGoohan,
ma anche la leggenda Mel Brooks in
Balle Spaziali e il famoso Benny
Hill dell’omonimo show. Ha anche doppiato Bud
Spencer.
Anche il mondo dell’animazione piange la sua scomparsa, e in particolare i personaggi del nonno di Heidi, Compare Orso e la rana ne I racconti dello zio Tom (secondo doppiaggio), Crucco in Robin Hood, Rafiki nel Re Leone e Yar in Dinosauri.
La sua scomparsa rappresenta una tragedia, nella dimensione umana, per la quale siamo ovviamente vicini al dolore dei familiari, ma anche, in un discorso più ampio, nella dimensione artistica per quello che riguarda la problematica del doppiaggio.
Fino a che i doppiatori saranno mediocremente preparati allora lo spettatore italiano, anche quello di vedute più larghe e con un orecchio non troppo schizzinoso, non potrà mai apprezzare il cinema nella sua concreta bellezza. Doppiatori (e attori) come Sergio Fiorentini andrebbero ormai considerati come tesori nazionali, e utilizzati per formare nuove generazioni di doppiatori per rendere di nuovo grande quest’arte un tempo nostra eccellenza.