
L’opera segna, all’interno del percorso artistico del regista, il passaggio fondamentale fra la fase thriller, alla quale appartengono L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio (il film doveva infatti intitolarsi La tigre dai denti a sciabola per continuare la saga animalier), e quella horror cominciata con Suspiria.
Fin dalla sua uscita nelle sale, la pellicola ebbe un ottimo successo di pubblico: si segnalano i terrificanti effetti speciali, cui mise mano anche Carlo Rambaldi, e la musica, composta dal gruppo progressive rock dei Goblin e comprendente anche alcune composizioni firmate dal pianista jazz Giorgio Gaslini.
