
DISABILITA’, SUORE CORAGGIOSE E BULLISMO AL CENTRO DELLE TRAME
Di disabilità, presentata in modo assolutamente normale, parla invece l’indiano Margarita, with a straw, in cui il regista Shonali Bose racconta la storia di Lalia, nata con una parallisi cerebrale che le impedisce di esprimersi chiaramente e camminare costringendola su una sedia a rotelle ma fiera e orgogliosa della sua personalità. Di bullismo si parla nel coreano Thread of Lies di Lee Han con una mamma devastata dal senso di colpa quando la figlia più giovane si suicida senza nemmeno lasciare un biglietto: scoprirà che la ragazza, studentessa di scuola media, è stata vittima di atti di bullismo di cui la mamma era inconsapevole. Gli scacchi come riscatto da una vita complicata sono al centro di The Dark Horse diretto dal nozelandese James Napier Robertson e interpretato dalla star maori Cliff Curtis (già protagonista di Rapa Nui e Training Day), storia vera di un ex campione di partite lampo, affetto da disturbo bipolare, che diventa allenatore di scacchi a squadre per il recupero di ragazzi difficili. Grande attesa anche per il nuovo film di Lea Pool, una delle più importanti registe canadesi: il suo The Passion of Augustine racconta la storia di Madre Agostina, una suora che, dietro un’apparenza rigida di direttrice di un convento adibito a college femminile, è capace di trasformare un piccolo monastero in un gioiello musicale ma è costretta a fronteggiare gli assalti della modernità. Una suora coraggiosa è anche la protagonista di Marie’s Story diretta dal francese Jean Pierre Améris, già regista del film Emotivi Anonimi: la pellicola, basata su eventi realmente accaduti, segue le vicende di un umile artigiano e di sua moglie, che, nel disperato tentativo di trovare una forma di comunicazione con la figlia nata sorda e cieca, decidono di affidarla ad un istituto dove Sorella Marguerite prende la piccola sotto la sua ala protettrice cercando in ogni modo di tirarla fuori dall’oscurità in cui vive. La ribellione adolescenziale è il tema di Sanctuary, del tedesco Marc Brummond, ambientato nel 1968, in cui un 14enne viene mandato in una casa famiglia per giovani problematici a causa del suo spirito ribelle e contestatario. Attesissimo è Other girls del finlandese Esa Illi, ispirato alla storia vera di una serie di video sovversivi, controversi e scandalosi realizzati nel 2011 da 4 giovani di Helsinki. Adolescenti inquieti anche nel francese Standing Tall di Emanuelle Bercot con un ragazzo che entra ed esce ininterrottamente dalle aule del tribunale dei minori fin quando incontrerà una ragazza che gli dà una nuova speranza di vita. Il tema dell’integrazione è affrontato nel francese Your Tiger di Cyprien Vial in cui un ragazzo indiano di 17 anni, preso in custodia dallo Stato francese, riesce a trovare un equilibrio tra la sua comunità Sikh e i suoi nuovi amici francesi. Un amore commovente è quello raccontato dall’irlandese Mark Noonan in You’re ugly too in cui un uomo con trascorsi criminali ottiene un rilascio straordinario dal carcere per prendersi cura di sua nipote rimasta orfana della mamma. Maisie Willliams, l’attrice nota per il ruolo di Arya nel Trono di Spade, è invece la protagonista dell’inglese The Falling, diretto da Carol Morley, storia di una ragazza problematica determinata ad indagare le cause di una misteriosa epidemia che ha invaso la scuola femminile che frequenta.
