George Clooney sugli Oscar bianchi: “Ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata”

Anche George Clooney prende parte alla discussione che sta infuriando a Hollywood in merito alle nomination “bianche” degli Oscar 2016.

 

È il secondo anno consecutivo che trai 20 nomi degli attori candidati non c’è un solo rappresentante di un’etnia diversa da quella bianca. Dopo la presidente dell’Academy, Spike Lee e Jada Pinkett Smith, prende adesso la parola anche Clooney.

“Se torniamo indietro di 10 anni, penso che l’Academy stesse facendo allora un lavoro molto migliore – ha esordito Clooney in un comunicato ufficiale su Variety Pensate solo a quanto nominati erano Afro-Americani”. Ma giustamente l’attore, produttore e regista più volte premiato dall’Academy ha anche ragionato in termini di possibilità di scelta, ovvero: quante possibilità effettive ci sono di trovare film con grandi interpretazioni in cui i protagonisti rappresentano una ‘minoranza’?

Il discorso di Clooney si sposta poi su altri argomenti, correlati, come la mancanza anche di donne protagoniste, portando a esempio i discorsi di Patricia Arquette e di Jennifer Lawrence che hanno fatto molto rumore negli ultimi mesi, aggiungendo anche che è difficilissimo per un’attrice trovare ruoli da protagonista dopo aver compiuto 40 anni.

“Intorno al 2004 c’erano molti nominati di colore, pensate a Morgan Freemane Don Cheadle, e adesso sembre che ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata – ha continuato George ClooneyCi sonos tati quest’anno dei nominabili lasciati fuori. Quest’anno c’erano almeno quattro film: Creed poteva essere nominato, Concussion offriva la nomination a Will Smith, Idris Elba poteva avere la sua per Beasts of No Nation, Straight Outta Compton poteva essere nominato. E ovviamente ricordo l’anno scorso Selma di Ava DuVernay. Penso sia stato semplicemente ridicolo non nominarla. Ma onestamente ci dovrebbero essere più opportunità di queste. Ci dovrebbero essere 20, 30, 40 film di qualità che coinvolgono minoranze e che possono concorrere agli Oscar. Per inciso, parliamo di Afro-Americani. Per gli ispanici è anche peggio. Dobbiamo fare meglio, facevamo meglio di questo”.

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