La polemica va avanti ormai da diversi anni: sono pochissimi gli attori e registi di colore nominati per gli Oscars, e quest’anno si è accesa ancor di più dopo l’annuncio delle 20 nominations tutte “bianche”. Molte celebrità si sono espresse a riguardo a sostegno della mancanza di diversità etnica (Spike Lee, George Clooney, Will Smith, Quentin Tarantino, Mark Ruffalo e molti altri) e su Twitter spopola l’hashtag #OscarSoWhite.

 

Un’opinione controcorrente arriva dall’attrice britannica Charlotte Rampling, candidata all’Oscar come Miglior attrice protagonista per il film 45 anni.

Rampling ha dichiarato ai microfoni della radio francese Europe 1 che la stessa campagna di boicottaggio è razzista: “Le stesse polemiche sono razziste verso i bianchi. Nessuno può saperlo davvero, ma forse gli attori di colore non meritavano di entrare nella rosa finale (di nominati)”.

Riguardo le possibili riforme valutate dall’Academy per aumentare la diversità etnica con l’introduzione di quote, nuovi parametri d’accesso e nuove procedure di voto, Rampling si dichiara a sfavore: “Perchè classificare le persone? Al giorno d’oggi chiunque è più o meno accettato.” ha spiegato “Ci sarà sempre qualcuno che dirà “lui è meno bello”, o “troppo nero”, o “troppo bianco”, ma questo non significa che dobbiamo vedere minoranze ovunque“.

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Fonte: Variety

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