Avatar, James Cameron usò il successo di Titanic per zittire la 20th Century Fox

In una nuova intervista al New York Times, James Cameron ricorda di non essere andato troppo d’accordo con la 20th Century Fox su diversi aspetti di Avatar, durante la produzione del film campione d’incassi.

 

Due dei punti su cui lo studio, ora assorbito da Disney, voleva fare la voce grossa con Cameron, erano la durata complessiva del film e la lunghezza delle scene di volo. Nonostante le reazioni positive delle proiezioni di prova, lo studio era fermamente convinto che fossero necessario fare più rifiniture e tagli, il che ha portato Cameron a puntare i piedi e ricordare ai dirigenti che il successo del Titanic ha essenzialmente pagato il costoso nuovo edificio in cui si stavano incontrando.

“Quando ho realizzato Avatar, mi sono scontrato con la Fox su due punti. Ad esempio, lo studio riteneva che il film dovesse essere più breve e che c’erano troppe scene di volo a cavallo degli ikran, quelli che noi chiamiamo banshee. Bene, si scopre che quelle sono le scene che il pubblico ha amato di più, in termini di exit polling e raccolta di dati (in occasione delle proiezioni di prova). E quello è stato un punto su cui ho tracciato una linea sulla sabbia, puntando i piedi e dicendo: ‘Sapete cosa? Ho realizzato “Titanic”. Hai presente questo edificio in cui ci stiamo incontrando in questo momento, questo nuovo complesso da mezzo miliardo di dollari nel tuo lotto? Titanic ha pagato per questo, quindi posso fare ciò che voglio.'”

Avatar è poi uscito secondo il volere di James Cameron e tutto il mondo è grato per questo. E mentre il film arriverà di nuovo al cinema il 22 settembre, il 14 dicembre vedremo in sala finalmente Avatar: la via dell’acqua.

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