Dopo la notizia dell’aggressione e rapimento di Hamdan Ballal, co-regista del documentario israelo-palestinese vincitore dell’Oscar “No Other Land”, arriva ora la notizia che Ballal sarebbe stato liberato, secondo l’ultimo post del co-regista Yuval Abraham. “Dopo essere stato ammanettato tutta la notte e picchiato in una base militare, Hamdan Ballal è ora libero e sta per tornare a casa dalla sua famiglia”, ha scritto martedì Abraham su X. Nel mentre, una petizione per la liberazione Ballal ha raccolto più di 3.700 firme su Change.org. in poche ore.
Questo attacco è arrivato solo tre settimane dopo che No Other Land ha vinto l’Oscar come miglior documentario. Sul palco, i registi Abraham, Ballal, Basel Adra e Rachel Szor hanno colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulla distruzione in corso a Gaza. “Chiediamo al mondo di intraprendere azioni serie per fermare l’ingiustizia e la pulizia etnica del popolo palestinese”, ha affermato Adra, giornalista e attivista palestinese. “Circa due mesi fa sono diventato padre e spero che mia figlia non debba vivere la stessa vita che sto vivendo io ora. … “No Other Land” riflette la dura realtà che sopportiamo da decenni e a cui ancora resistiamo”.
Realizzato come collettivo israelo-palestinese, il film segue una famiglia palestinese che vive in Cisgiordania mentre la loro casa viene distrutta dal governo israeliano e affrontano lo sfollamento. Ma in mezzo alle terribili condizioni, Adra e Abraham, un giornalista israeliano, stringono un’inaspettata amicizia e lavorano insieme per documentare la storia.
Il film è stato presentato per la prima volta al Festival del cinema di Berlino dell’anno scorso, dove ha vinto i premi della giuria e del pubblico per i migliori documentari. Il documentario ha continuato a ottenere l’attenzione della critica nel circuito dei festival autunnali, dove è stato proiettato ai festival cinematografici di Toronto, Vancouver e New York. Nonostante ciò, il film non ha ancora un distributore negli Stati Uniti, il che ha portato i registi a distribuirlo autonomamente a New York City il 31 gennaio e a Los Angeles il 7 febbraio.
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