Steven Spielberg rifiutò di lavorare con Ben Affleck dopo un acceso litigio, rivela un regista

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Emergono nuovi dettagli su un vecchio scontro personale tra Steven Spielberg e Ben Affleck che, secondo quanto raccontato dal regista e sceneggiatore Mike Binder, avrebbe impedito ai due di collaborare a un progetto comune. Spielberg e Affleck si erano già incrociati agli Oscar del 2013, quando Lincoln era candidato come Miglior Film mentre Affleck vinse la statuetta per Argo, ma la loro tensione risalirebbe a molti anni prima.

Durante un’intervista al One Bad Movie Podcast di Stephen Baldwin (via Entertainment Weekly), Binder ha ricordato come, nei primi anni 2000, un film che stava sviluppando con Spielberg sarebbe improvvisamente saltato proprio a causa dell’attore. Affleck aveva da poco interpretato Man About Town (2006), e secondo Binder quella collaborazione avrebbe potuto aprire la strada a un progetto più ambizioso. Tuttavia Spielberg, già impegnato a produrre il film, avrebbe posto un veto definitivo sul coinvolgimento di Affleck.

Binder racconta che il regista di Indiana Jones inizialmente giustificò la sua decisione citando i flop al box office dell’attore e l’eccessiva attenzione mediatica legata alla sua relazione con Jennifer Lopez. Ma dietro quella motivazione, avrebbe aggiunto anche un “problema personale”: un vecchio episodio durante una vacanza in famiglia. Spielberg gli avrebbe infatti riferito che, ai tempi in cui Affleck frequentava Gwyneth Paltrow (figlia dei suoi amici e sua figlioccia), l’attore avrebbe reagito male a un gioco con il figlio del regista, finendo per gettarlo in piscina dopo esservi stato spinto. L’incidente avrebbe lasciato Spielberg risentito, al punto da rifiutare di lavorare con lui anni dopo.

Affleck, informato da Binder della sua esclusione, avrebbe subito collegato la decisione proprio al litigio in piscina, convinto che quello fosse il motivo principale del veto. Lo stesso Binder ricorda come, nonostante il rancore, i due registi avrebbero poi seppellito l’ascia di guerra agli Oscar 2013, quando Affleck vinse come produttore di Argo. Binder racconta di aver scherzato con l’attore durante la diretta, suggerendogli che, dopo quella vittoria, “avrebbe potuto buttare in piscina tutta la famiglia Spielberg e cavarsela lo stesso”. Affleck lo avrebbe chiamato poco dopo, dal backstage della cerimonia, ridendo della battuta.

Alla fine il film in questione vide comunque la luce come Man About Town, con Affleck protagonista, anche se senza Spielberg in regia né DreamWorks coinvolta nella produzione. Distribuito in home video da Lionsgate e con uscite limitate in alcune sale internazionali, il film ricevette recensioni tiepide. Con un cast che include Rebecca Romijn, John Cleese, Bai Ling e Jerry O’Connell, la storia segue un agente di Hollywood la cui vita perfetta va in frantumi dopo il tradimento della moglie. Un progetto che, nelle mani di Spielberg, avrebbe potuto prendere una forma completamente diversa.

Redazione
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