Il remake di Macon Blair del film splatter cult del 1984 The Toxic Avenger porta il mostruoso supereroe Toxie nell’era moderna, ma ci sono ancora molti echi del film originale. Con Peter Dinklage, Taylour Paige, Jacob Tremblay, Kevin Bacon ed Elijah Wood, questa esagerata commedia nera senza censura sostituisce parte della volgarità e della stupidità dell’originale con una narrazione più incisiva, ma comunque implacabilmente raccapricciante.
The Toxic Avenger (la nostra recensione) avrebbe causato l’abbandono della sala da parte del pubblico, poiché alcuni non erano preparati ai vari modi in cui il film si è guadagnato la sua classificazione senza censura. Il film è pieno di violenza brutale e sanguinosa, mentre Toxie dispensa la sua personale giustizia con il suo scopaio sempre infuocato e la sua forza mostruosa.
Il film è ambientato in un universo che è una versione distorta della realtà, anche se il remake moderno si avvicina un po’ di più alla realtà rispetto alla caricatura assurda di una città che fa da sfondo all’originale del 1984. Mentre l’originale era pieno di cattivi bigotti da manuale degli anni ’80 e nudità gratuita, il remake riduce la misoginia e il degrado a favore di un gore migliore e di un umorismo più intelligente.
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Il remake di The Toxic Avenger adatta la narrazione ai giorni nostri
Macon Blair ha preso la struttura creata da Michael Herz e Lloyd Kaufamn, i creatori originali di Toxie, e l’ha fatta davvero sua. La sua modernizzazione del concetto generale è una delle ragioni principali per cui il film è stato ben accolto sia dalla critica che dal pubblico, dato che attualmente ha un punteggio dell’84% sia sul Tomatometer che sul Popcornmeter di Rotten Tomatoes.
Innanzitutto, Blair ha creato un retroscena molto più solido per i cattivi del film rispetto a quello dei malvagi Bozo, Slug e del boss della criminalità Mayor Belgoody dell’originale del 1984. Anche se The Toxic Avenger non approfondisce eccessivamente la trama, questa si sviluppa in modo molto più coerente, con Toxie che combatte contro una malvagia azienda farmaceutica e i suoi vari tirapiedi, invece che contro vari gangster scollegati tra loro.
Se si eliminano il sangue e le viscere, è possibile trovare una satira legittima nella trama di The Toxic Avenger. In apparenza, il personaggio di The Toxic Avenger satirizza pesantemente il genere dei supereroi, scambiando i poteri del ragno radioattivo, i poteri dei ninja mutanti adolescenti e altre trasformazioni indotte chimicamente con un aspetto orribile e viscido, accompagnato da una forza sovrumana e urina acida.
Il remake moderno si concentra fortemente sulla critica dell’industria farmaceutica, sulla criminalità al centro del moderno sistema sanitario americano e sulla nostra dipendenza (e ignoranza) da prodotti che probabilmente ci stanno danneggiando lentamente con i loro ingredienti. Questo conferisce al film un sottotesto di sincero intento, ma sia chiaro, il gore e le gag visive sono ancora il pane quotidiano.
Il remake di The Toxic Avenger sviluppa appieno il personaggio di Toxie
Cosa ancora più importante, la nuova versione di The Toxic Avenger rende Toxie un personaggio molto più forte. Sebbene Melvin Ferd, il personaggio originale che si trasforma in Toxie, sia un’icona cult classica, non ha molto da offrire: è un nerd che lavora come custode, tormentato da persone più grandi, più forti e molto più cattive di lui.
Non c’è nulla di rivoluzionario nel personaggio di Winston Gooze, ma è mille volte meglio di quello che abbiamo mai ottenuto da Melvin Ferd. Winston è un custode sottopagato in una società malvagia, la cui vita è una tragedia.
Winston ha recentemente perso l’amore della sua vita, è bloccato con un figliastro con cui non ha un vero legame e sta morendo a causa di un tumore al cervello che quasi certamente ha contratto lavorando nella suddetta società malvagia. La sua situazione disperata lo spinge a tentare di rapinare il suo datore di lavoro, il che alla fine lo porta a trasformarsi in Toxie.
Certo, avere un attore di grande talento, vincitore di un Primetime Emmy, che interpreta un personaggio fa sicuramente la differenza nel modo in cui viene percepito. La performance di Dinklage, unita all’eccellente lavoro fisico di Luisa Guerreiro nel costume di Toxie, crea un personaggio molto più simpatico e umanizzato rispetto all’eroe mutante del film originale.
Mentre il Toxic Avenger originale era inspiegabilmente attratto dalle persone malvagie e apparentemente non aveva il controllo delle sue azioni quando le attaccava, la versione moderna mette Toxie in controllo per tutto il tempo, facendolo sembrare molto più un eroe che un mostro che per caso è diretto nella giusta direzione. Ancora una volta, la performance combinata di Dinklage/Guerreiro fa gran parte del lavoro qui.
Il remake moderno abbandona anche la problematica storia d’amore tra Toxie e Sara, la cliente cieca del ristorante che lui salva in una delle sue prime apparizioni pubbliche come “eroe mostruoso” nell’originale del 1984. Nel film originale, Sara diventa la sua ragazza e i due si trasferiscono in una casa che lui costruisce con i rifiuti di una discarica di scorie tossiche, e c’è persino una scena di sesso sciocca e inutile.
Il remake di Macon Blair abbandona quasi completamente il personaggio di Sara (anche se c’è una cliente cieca nel ristorante che Toxie salva) e la sostituisce con la whistleblower J.J. Doherty interpretata da Taylour Paige. I due formano un’alleanza vendicativa determinata a sconfiggere il corrotto amministratore delegato Bob Garbinger interpretato da Kevin Bacon, che è molto più divertente della goffa storia d’amore del primo film.
Tutte le varie modifiche al personaggio di Toxie e alla narrazione rendono il film molto più appropriato e toccante per il pubblico moderno. Sebbene The Toxic Avenger di Macon Blair mostri molta deferenza verso il classico cult originale, apporta aggiornamenti intelligenti che rendono la nuova versione un netto miglioramento rispetto alla prima apparizione di Toxie.
