Home News 2018 I migliori 20 cattivi della storia del cinema secondo i lettori di Empire

I migliori 20 cattivi della storia del cinema secondo i lettori di Empire

0
I migliori 20 cattivi della storia del cinema secondo i lettori di Empire

Empire Magazine ha stilato la classifica dei 20 cattivi della storia del cinema migliori di sempre. In base alle preferenze dei propri lettori, la prestigiosa rivista inglese ha compilato una Top 20 in cui si contano: tre villain del franchise di Star Wars; due villain del franchise de Il Signore degli Anelli; due personaggi interpretati dal compianto Alan Rickman; una sola donna; quattro interpretazioni premiate con il premio Oscar; due cattivi da cinecomics; ben 11 su 20 sono protagonisti di franchise/saghe/trilogie; almeno due cattivi che non lo sono poi tanti.

Senza ulteriore indugio, ecco la classifica dei migliori 20 cattivi della storia del cinema

Michael Myers

La serie di Halloween (1978-2018) – Lo psicopatico serial killer con seri problemi di famiglia. Il co-sceneggiatore e regista del primo film del franchise ha trasformato una vecchia maschera di William Shatner e alcuni abiti decisamente comuni nel costume di uno dei più iconici killer della storia del cinema.

Michael non ha bisogno di molti preamboli, presentazioni, o storie di origini per essere minaccioso. Il suo effetto orrorifico è stato diluito nel tempo, a causa delle sue molteplici apparizioni. Ma nella sua forma originaria ancora oggi incute timore.

T-1000

Terminator: il Giorno del Giudizio (1991) – Quando si è trattato di sostituire l’imponente Arnold Schwarzenegger come villain della saga di Terminator, dato che nel sequel del film il T-800 diventa buono, James Cameron è riuscito a concepire una vera e propria macchina da guerra: un organismo capace di trasformarsi quasi in ogni cosa e ogni persona, in barba alle leggi della fisica.

Robert Patrick è stato scelto per interpretare il temibile predatore spingendo verso vette inedite il senso di originalità in termini di successo. Il Terminator di Schwarzenegger è rimasto nel cuore degli spettatori, ma quello di Patrick è senza dubbio quello che fa più paura.

Freddy Krueger

La serie di Nightmare (1984-2010) – Con il suo aspetto e la filastrocca che lo annuncia (“One, two, Freddy’s coming for you… Three, four, better lock your door…”), Freddy Krueger è sempre stato uno spauracchio agghiacciante.

Nel 1985 però, con Nightmare 2 – La Rivincita, il personaggio assume un carattere specifico; mentre continua a tagliuzzare adolescenti in pigiama, il Freddy di Robert Englund, sviluppa il senso dell’umorismo. Freddy si è evoluto in una mascotte del genere, ma perdere i suoi spigoli non ha smorzato il suo fascino.

Agente Smith

La trilogia di Matrix (1999-2003) – Con quell’espressione perennemente corrucciata, l’Agente Smith di Hugo Weaving è una forza senza rimorso dedito soltanto a mantenere l’ordine. Naturalmente è solo un’intelligenza artificiale che ha lo scopo di mantenere l’umanità dormiente.

Tecnicamente, non dovrebbe nemmeno disprezzarci, ma chiaramente i suoi file sono corrotti, come rivela quel meraviglioso discorso “Odio questo posto” a Morpheus (Lawrence Fishburne). Questa è la chiave dell’efficacia di Smith come cattivo: non è solo l’epitome di un tirapiedi oppressivo, ma uno che odia il suo lavoro.

Norman Bates

Psycho (1960) – L’uomo dietro la donna dietro al coltello dietro alla tenda da doccia più famosa della storia del cinema non è solo un cattivo. Lui è il primo della sua specie: il primo serial killer umano della storia del cinema. Nessuna fattezza di mostruosa disumanità, soltanto un ragazzo che potrebbe essere chiunque, persino alla fermata del bus. Qualcuno di cui non si sospetterebbe mai, “che non farebbe del male a una mosca”.

Ormai il grande schermo è zeppo di personaggi simili, di serial killer “comuni”, tuttavia nel 1960 gli spettatori furono letteralmente terrorizzati da Norman Bates, posseduto dal fantasma della madre impagliata. Il film ha effettivamente ridefinito lo stile e il concetto stesso di film horror.

Palpatine

La saga di Star Wars (1983-2005) – Quando lo incontriamo la prima volta è semplicemente l’Imperatore, in Star Wars: Il Ritorno dello Jedi, con il volto rovinato e la voce gracchiante, che compare nelle sue vesti nere come la sua anima. Anche se interpretato con un grintoso piacere dallo scozzese Ian McDiarmid, il capo di Darth Vader era appena tridimensionale.

Nella trilogia prequel, invece, abbiamo conosciuto proprio Sheev Palpatine, il Signore dei Sith, e abbiamo apprezzato il suo subdolo modo di manipolare. Anche se i film non sono piaciuti a tutti, Palpatine è senza dubbio uno dei migliori elementi della trilogia prequel, un villain disturbante e realistico.

Lo Sceriffo di Nottingham

Robin Hood: il Principe dei Ladri (1991) – Alan Rickman è l’unico attore che compare due volte nella Top 20 dei migliori cattivi del cinema. Il compianto attore era un interprete magistrale e prediligeva proprio i ruoli da cattivo. La leggenda narra che l’attore rifiutò il ruolo più di una volta, fino a che non gli venne concesso di fare tutto ciò che desiderava con la parte, persino rubare lo show all’eroe buono della storia, Kevin Costner.

Ogni sogghigno, ogni sguardo, ogni gesto di esasperazione è una gioia da vedere. Che stia cancellando il Natale o scavando il cuore con un cucchiaio, la cattiveria della pantomima per la folla di Rickman è decisamente eroica.

Infermiera Ratched

Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) – Il più freddo dei cuori, il più severo degli sguardi, il più burocratizzato dei personaggi. L’infermiera Mildred Ratched è molto di più che il capo dell’amministrazione all’ospedale psichiatrico. Mildred governa il reparto con un terrificante ma quieto pugno di ferro, servendosi di atteggiamenti passivo-aggressivi per spezzare gli spiriti dei malati di mente, in modo efficiente ed efficace.

Non c’è da meravigliarsi se il prolifico produttore Ryan Murphy ha deciso, scavalcando il protagonista interpretato da Jack Nicholson, di dedicare all’infermiera Ratched una serie spin off prodotta da Netflix.

Sauron

La trilogia de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit (2001-2014) – “Un grande occhio, senza palpebra, avvolto nelle fiamme”. La descrizione dell’Oscuro Signore di Mordor è ottima su carta, e Peter Jackson è riuscito a restituirla perfettamente anche al cinema. Questa rappresentazione ha reso Sauron capace di fare cose inimmaginabili, spostare armate di mostri e orchi, comandare intere legioni, solo con un solo bulbo oculare.

Pur non avendo più una forma corporea il suo influsso è fortissimo, lo sa bene Frodo che ha portato per molto tempo il suo Anello e che proprio attraverso l’Anello è soggiocato a lui.

Gollum

La trilogia de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit (2001-2014) – Mentre Sauron è il cattivone per eccellenza della Terra di Mezzo, non è la sola entità malvagia, e Gollum in particolare può essere visto sia come un personaggio con cui entrare in sintonia che un cattivo. Sauron era cattivo all’origine, mentre per Gollum la storia è diversa, poiché la sua natura è stata manipolata e avvelenata dall’Anello e quindi dal male, da Sauron stesso.

Ogni volta che la sua mente viene in contatto con l’Anello, il suo unico istinto è uccidere per possederlo. Non è un villain vero e proprio, tuttavia, per quanto si possa effettivamente provare pena per lui, non ci si potrà mai fidare.

Xenomorfo

La serie di Alien (1979-2017) – Quando Dan O’Bannon e Ronald Shusett scrissero la sceneggiatura di Star Beast, non avevano idea che stavano creando uno dei franchise più famosi della storia del cinema. Inaugurato da Ridley Scott e nutrito da James Cameron, lo Xenomorfo è diventato uno dei peggiori incubi cinematografici della storia.

Secondo Ash, l’androide interpretato da Ian Holm,è: “L’organismo perfetto. La sua perfezione strutturale è pari solo alla sua ostilità (…) Un superstite… Non offuscato da coscienza, rimorsi, o illusioni di moralità.”

Voldemort

La serie di Harry Potter (2001-2011) – Anche se qualcuno pensa che il nome del personaggio sia stato ispirato da un personaggio di Edgar Allan Poe, J.K. Rowling ha spiegato che il nome deriva dal francese e significa “il volo della morte”. La scrittrice voleva un nome che evocasse potenza ed esotismo: Voldemort è esotico nella forma, un uomo mezzo serpente, a sangue freddo e senza naso; è potente in quanto leader della magia oscura, può volare senza scopa. Qualunque sia il significato del suo nome, c’è un motivo se tutti hanno paura a pronunciarlo.

Anton Chigurh

Non è un paese per vecchi (2007) – Quando Javier Bardem accettò l’Oscar per il ruolo nel film dei fratelli Coen, ringraziò i registi “per avergli regalato il peggior taglio di capelli della storia”. Pur non essendo mai stato l’unico cattivo interpretato dall’attore, Anton Chigurh mantiene un primato di espressività malevola, con i suoi occhi semi chiusi e il suo sguardo assente difficilmente raggiungibile.

Il suo essere crudele e inarrestabile lo mette sullo stesso piano di temibili personaggi che abbiamo visto in questa classifica, e, anche se è difficile da credere, resta umano.

Kylo Ren

Star Wars: Il Risveglio della Forza, Star Wars: Gli Ultimi Jedi (2015-2017) – Apparire come il villain di una saga che ha già visto esordire Darth Vader e Palpatine, entrambi trai migliori 20 cattivi della storia del cinema, deve per forza mettere un po’ di ansia da prestazione. Ma Kylo Ren, così ben interpretato da Adam Driver, è diventato molto amato e si è rivelato molto più complicato di quanto si potesse immaginare.

In due film il suo personaggio si è evoluto ed è diventato un sanguinario rivoluzionario pronto a fare di tutto per raggiungere il suo scopo. Con tutto ciò che di cattivo è riuscito a fare Darth Vader, alla fine ha scelto di salvare suo figlio, mentre Kylo ha assassinato a sangue freddo suo padre.

Hans Landa

Bastardi senza gloria (2009) – I nazisti del grande schermo lasciano sempre il segno, che siano psicopatici (Schindler’s List), deformi (I predatori dell’Arca Perduta), cartooneschi (IL Grande Dittatore) o tutto insieme (Captain America: Il Primo Vendicatore). Ma il colonnello delle SS Hans Landa è un personaggio completamente diverso: verboso, culturalmente preparato, poliglotta, innamorato dello strudel.

Lui è certamente uno psicopatico ma anche affascinante, il che lo rende ancora più disturbante. Ha trovato un Oscar e un interprete ideale in Christoph Waltz, perfetto per le battute scritte da Tarantino.

Hannibal Lecter

Il Silenzio degli Innocenti (1991), Hannibal (2000) e Red Dragon (2002) – Sia Brian Cox che Mads Mikkelsen hanno dato grandi interpretazioni del personaggio di Robert Harris, ma è innegabile che il podio spetti a Anthony Hopkins, che ha interpretato il cannibale nella trilogia cinematografica.

Fissando la Starling di Jodie Foster attraverso il vetro, l’ha spogliata dei suoi strati con parole pronunciate gentilmente. Gli orribili atti di Lecter sono più impliciti di quanto mostrato, ma la sua lingua si rivela violenta come la lama o il proiettile. Abbastanza diluito da Hannibal di Ridley Scott e Red Dragon di Brett Ratner, Lecter rimane ancora un nemico accattivante.

Hans Gruber

Trappola di cristallo (1988) – “Conterò fino a tre, al quattro non arriverò”. La migliore combinazione tra volto e voce, Alan Rickman ha creato qualcosa di molto speciale con Hans Gruber. Un cattivo colto e connivente capace di cambiare la situazione anche quando il suo piano originale era stato compromesso da un poliziotto NYPD fastidioso John McClane di Bruce Willis.

Contribuisce alla sua memorabilità il fatto che gli sceneggiatori del film gli abbiano dato uno dei dialoghi meglio scritti del cinema. La sua interpretazione è precisa, grazie anche al suo allenamento teatrale dando più peso a tutto ciò che dice Hans. E tutti i grandi cattivi hanno bisogno di una nobile sconfitta; pochi riescono a cadere come Gruber.

Loki

Trilogia di Thor e The Avengers (2011-2017) – Persino nel Marvel Cinematic Universe, pieno di eroi indimenticabili, c’è spazio per un villain da manuale, e questo posto è occupato da Loki, magnificamente interpretato da Tom Hiddleston. Cattivo originale in Thor, aiutante malvagio in The Dark World e minaccia suprema in The Avengers, ha trovato il suo modo di fare l’eroe in Ragnarok.

Simpatico e tutto sommato una gradevole canaglia, potrebbe trovare in Avengers: Infinity War la definizione del suo destino: vero cattivo che aiuta Thanos o eroe redento?

Joker

Batman (1966), Batman (1989), Il Cavaliere Oscuro (2008) – Dalla sua origine di maniaco nei fumetti, alla lettura camp di Cesar Romero, il Joker è sempre stata una figura simpatica, basta pensare all’interpretazione vocale di Mark Hamill. Tim Burton e Jack Nicholson hanno rintracciato le prime ombre del personaggio nel ’89, ma non è difficile incoronare Heath Ledger e il suo Joker come la perfetta incarnazione cinematografica del personaggio.

Il Joker di Heath Ledger è di una terribile bellezza, un uomo che farebbe di tutto per raggiungere i suoi scopi e che, parafrasando le parole dell’Alfred di Michael Caine, vuole solo vedere il mondo bruciare.

Darth Vader

La trilogia originale di Star Wars (1977-1983), Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005), Rogue One (2016) – Ecco il villain che la maggior parte dei lettori di Empire Magazine hanno votato come il più amato trai migliori 20 cattivi del cinema. Spesso Darth Vader appare in cima a questo tipo di lista, pur non essendo un villain vero e proprio. Certo il racconto della sua giovinezza non ha alimentato il suo mito di cattiveria, ma non ha intaccato le sue gesta temibili che hanno portato alla distruzione di Alderan.

Un bilanciato miscuglio di cattiveria e sofferenza, la storia di Vader è protagonista di un grande colpo di scena e di una bellissima redenzione. Con l’imponente presenza di David Prowse e la voce di James Earl Jones, Vader è inquietante in ogni sua apparizione. Anche il suo costume non è affatto adatto a tutti, e contribuisce a conferirgli imponenza.