Filmmaker Festival 2014: tutti i vincitori

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Si è chiusa ieri sera, lunedì 8 dicembre, con un bilancio molto positivo il Filmmaker Festival 2014. 108 i titoli presentati, 62 gli ospiti intervenuti, due le masterclass organizzate per un pubblico attento e numeroso che ha totalizzato circa 7000 presenze distribuite tra i cinema Arcobaleno, Palestrina, Oberdan e la Galleria d’Arte Moderna per l’installazione San Siro di Yuri Ancarani. Varie proiezioni hanno registrato il tutto esaurito in un’atmosfera di entuasiasmo e partecipazione.
Molto significativo il riscontro della giornata Industry organizzata in collaborazione con il Milano Film Network, cui hanno partecipato i principali produttori indipendenti del cinema italiano.

I premi:

A “Les Tourmentes” di Pierre-Yves Vandeweer (Belgio/Francia, 2014) è assegnato all’unanimità il primo premio del concorso di Filmmaker Festival, del valore di 3.000 euro, dalla giuria composta da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (registi), Filippo Mazzarella (critico cinematografico), Anna Milani (sindacalista), Tommaso Pincio (scrittore), Giovanni Spagnoletti (docente universitario).
“Una rappresentazione potente e visionaria della condizione umana in termini di smarrimento attraverso un esemplare slittamento del suono rispetto all’immagine”.

Il secondo premio, del valore di 1.250 euro, viene assegnato a maggioranza a “Sobre la Marxa (The Creator of the Jungle)” di Jordi Morato (Spagna, 2014): “una riflessione sul senso più profondo dell’arte, dove il puro gioco diventa un’irrinunciabile esperienza di crescita e continuo confronto con l’ambiente”.

Assegna una menzione speciale a “Ma’a Al-Fidda (Silvered Water, Syria Self-Portrait)” di Ossama Mohammed e Wian Simav Berdirxan (Siria/Francia 2014): “per la capacità di scardinare le certezze dello spettatore attraverso un’opera di forte impatto emotivo e politico, dimostrando al contempo una profonda consepevolezza nel dare forma e senso a immagini accessibili a tutti”.

Inoltre il Premio Giovani, del valore di 1.250 euro, assegnato da un gruppo di studenti di cinema delle università milanesi, è stato vinto da “Lupino” di François Farellacci: “per la spontaneità con cui l’autore dà spessore ai suoi personaggi. Nonostante la delicatezza e discrezione dello sguardo, “Lupino” riescie a catturare l’autenticità di un ambiente particolare come quello della periferia di Bastia, lasciando emergere un’adolescenza stretta tra ingenuità e violenza”.

Il premio Prospettive, del valore di 500 euro, è assegnato all’unanimità a “Tyndall” di Fatima Bianchi (Italia 2014) dalla giuria composta da Cristina Battocletti (giornalista), Minnie Ferrara (produttore), Davide Giannella (curatore) con la seguente motivazione: “per la capacità di scandagliare una dimensione intima e universale rimanendo in bilico tra registri differenti”.

Una menzione speciale va a “Ednina” di Jan Mozetic (Italia/Slovenia 2014) “per la capacità di raccontare per sottrazione le vite attraverso il collezionismo dei materiali di scarto e l’associazione di immagini sporche e di una voce poetica, priva di retorica”.

Redazione
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