La scommessa di
Reality, presentato oggi a Cannes, è
“creare un legame tra sogno e realtà”, secondo Matteo Garrone…
Questa mattina è stato presentato alla stampa l’unico film italiano in concorso al Festival di Cannes: Reality di Matteo Garrone. Ecco alcune dichiarazioni del regista direttamente dalla conferenza stampa:
“Dopo Gomorra, cercavo un tema che fosse all’altezza, che avesse perlomeno la stessa potenza, che fosse altrettanto sorprendente. Ma mi sono reso conto che era come andare a sbattere contro un muro. Poi, un giorno, mi sono imbattuto in questa storia che si svolge a Napoli e sulla quale si basa Reality. Mi sono detto che avrei potuto raccontarla.”
A proposito del tono del suo film e
del suo rapporto con le grandi commedie italiane:
“Non volevamo necessariamente una storia che ricordi il grande
cinema italiano. Volevamo soltanto raccontare la storia di questi
personaggi. Ma possiamo comunque trovare in Reality un
omaggio ai grandi registi italiani. Spero di essere stato in grado
di preservare il mio punto di vista. Alexandre Desplat mi ha fatto
notare che possiamo paragonare Reality ai primi film di
Fellini. Secondo me, l’unico elemento comune è il tema della
televisione.”
Sulla scelta di Napoli come
ambientazione:
“Abbiamo scelto Napoli perché in questa città è possibile trovare
una certa contraddizione. E questa caratteristica riguarda anche il
casting. I visi di ciascun attore contrastano l’uno con
l’altro”.
Il ruolo dei reality televisivi
nella tv italiana, secondo Matteo Garrone:
“Abbiamo voluto presentare la televisione come una sorta di ‘el
dorado’, un paradiso terrestre per questi personaggi. Abbiamo
girato il film senza alcuna velleità di critica. Sono tanti coloro
che vedono nei reality la possibilità di dare una svolta alla
propria vita e cambiare il proprio destino.”
Matteo Garrone insiste sull’aspetto
fiabesco del suo film :
“Abbiamo cercato di dare al film un aspetto fiabesco giocando sulla
luce e sulla musica. Gran parte dei set sono stati ricostruiti del
tutto. In questo film, c’è un limite molto labile fra la realtà e
il sogno. Ma abbiamo fatto attenzione a non dimenticare il filo
conduttore della storia. La grande scommessa del film è creare un
legame tra sogno e realtà”.