Venezia 70: i premi collaterali

Philomena

venezia 70 pronosticiPREMIO SIGNIS a “PHILOMENA” di STEPHEN FREARS e MENZIONE SPECIALE a “ANA ARABIA” di AMOS GITAI

 

La giuria SIGNIS composta da Luis García Orso (Messico), Presidente, Massimo Giraldi (Italia), segretario, Walter Chikwendu Ihejirika (Nigeria), Valerio Sammarco (Italia) e Gustavo Andújar (Cuba), ha deciso di assegnare quest’anno il Premio al film “Philomena” con la seguente motivazione:

“Perché offre un intenso e sorprendente ritratto di una donna resa libera dalla fede. Nella sua ricerca della verità, sarà sollevata dal peso di un’ingiustizia subita grazie alla sua capacità di perdonare”.

La Giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al film “Ana Arabia” con la seguente motivazione:

“E’ un film-manifesto sull’importanza della tradizione orale e un altro fulgido esempio nella filmografia del regista israeliano di come il cinema possa trasformarsi in “strumento di speranza”: per proseguire sulla strada della coesistenza e del dialogo”

PREMIO “CIVITAS VITAE – Rendere la longevità risorsa di coesione sociale” a UBERTO PASOLINI per “STILL LIFE”

Il Premio viene assegnato a un regista o interprete capace di veicolare un’immagine al di fuori degli schemi di una persona longeva. La Giuria composta dalla scrittrice Antonia Arslan (presidente); il sociologo e presidente del Censis Giuseppe De Rita; l’ex direttore generale di RAI e Sole24Ore GIanni Locatelli; l’amministratore delegato di Banca Prossima Marco Morganti; l’attore Alberto Terrani; il musicista e direttore dei Solisti Veneti Claudio Scimone;  la regista Costanza Quatriglio e il critico cinematografico Federico Pontiggia assegna il Premio Civitas Vitae 2013 a Uberto Pasolini per “Still Life”, nella sezione Orizzonti, prodotto in associazione con Rai Cinema e distribuito da BIM, con la seguente motivazione:

“Suonando il valzer degli addii, il regista Uberto Pasolini con Still Life ridà a chi è morto in assoluta solitudine il primo privilegio di un uomo: una storia, la propria. Impiegato del Comune incaricato di trovare i parenti di chi è deceduto, il protagonista Eddie Marsan incarna magnificamente le virtù del film: rispetto raro, sensibilità umanista e commozione senza tranelli. Still Life getta un ponte tra i vivi e i morti, portandone alla luce i legami che non si sciolgono”.

PREMIO INTERFILM a “PHILOMENA” di STEPHEN FREARS

Il “Premio per la Promozione del Dialogo Interreligioso” assegnato dalla Giuria Internazionale di INTERFILM vuole richiamare l’attenzione su film che rafforzano la mutua comprensione, il rispetto e la pace tra diverse tradizioni religiose e filosofiche.

La Giuria composta da: Werner Schneider-Quindeau (presidente), membro del Comitato direttivo di INTERFILM e pastore della Katharinenkirche di Francoforte (Germania); Freek L. Bakker, pastore e docente in studi religiosi dell’Università di Utrecht (Paesi Bassi) e Gaëlle Courtens, giornalista dell’informazione religiosa e addetta stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha assegnato il premio al film “Philomena”.

PREMIO CGS LANTERNA MAGICA a “L’INTREPIDO” di GIANNI AMELIO

La Giuria C.G.S. (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), in collaborazione con il Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi CCR, assegna il Premio Lanterna Magica all’opera più vicina per tematiche e linguaggi al mondo giovanile contemporaneo, al film “L’Intrepido” con la seguente motivazione:

“Per la capacità di raccontare un rapporto salvifico padre-figlio evitando gli schemi moralistici e fin troppo corteggiati dal cinema nazionale, in un contesto di crisi e di “li-quidità”  degli affetti e delle relazioni umane.

Il regista si serve di un linguaggio moderno senza dimenticare l’eredità del grande ci-nema del passato; rimangono evidenti, senza essere invadenti, rimandi a Keaton Chaplin e De Sica. Di quest’ultimo si apprezza un rinvio alla Milano del “Miracolo” dove è dalla periferia che si riaccendono le speranze.

La narrazione, discreta e significativa, si apprezza tanto più per la soavità nel trattare tematiche forti con equilibrio stilistico e di tono”.

PREMIO FEDIC a “ZORAN. IL MIO NIPOTE SCEMO” di MATTEO OLEOTTO e MENZIONE SPECIALE a “L’ARTE DELLA FELICITÀ” di ALESSANDRO RAK

Il Premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) è destinato all’opera che meglio rifletta l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore. La Giuria presieduta da Roberto Barzanti è composta da Ugo Baistrocchi, Daniele Corsi, Ferruccio Gard, Nino Genovese, Carlo Gentile, Ernesto G. Laura, Franco Mariotti, Mario Mazzetti, Paolo Micalizzi e Giancarlo Zappoli.

Il Premio è assegnato a “Zoran. Il mio nipote scemo” con la seguente motivazione:

“Per la freschezza di una commedia che evita i luoghi comuni adottati perlopiù dal genere in Italia, proponendo un personaggio divertente e amaro insieme in un quadro ambientale insolito dove si confrontano due culture”

La giuria inoltre ha deciso di assegnare una menzione speciale al film “L’Arte della Felicità” di Alessandro Rak con la seguente motivazione:

Perché è un esperimento intelligente e coraggioso di animazione italiana, sullo sfondo di una Napoli non convenzionale,che sviluppa tematiche attuali adulte.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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