La Snyder Cut di Justice League è ormai sulla bocca di tutti. Zack Snyder ha finalmente avuto la possibilità di mostrare al mondo la versione originale del cinecomic uscito per la prima volta al cinema nel 2017. Ovviamente, da profondo conoscitore dell’universo DC quale è, il controverso regista ha inserito all’interno del suo taglio tutta una serie di easter egg e di riferimenti al mondo dei fumetti che probabilmente sono i fan delle pagine scritte sono riusciti a cogliere. Scopriamo insieme quali sono, grazie a ComicBookMovie:
Il riferimento a Flashpoint
Quando Rick Famuyiwa era
stato ingaggiato per dirigere
The Flash, era stato confermato che il film avrebbe adatto
per il grande schermo la serie a fumetti “Flashpoint”, in cui Barry
Allen viaggia indietro nel tempo per impedire a Reverse Flash di
uccidere sua madre, inconsapevole che avrebbe poi creato una linea
temporale completamente nuova.
In quell’universo, Cyborg era un supereroe di alto livello, Thomas Wayne era Batman e Atlantide era in guerra contro Themyscira. Un accenno a tutto ciò è presente nella Snyder Cut, quando gli eroi stanno riesumando il corpo di Superman e Wonder Woman fa riferimento proprio all’animosità tra lei e la gente di Aquaman.
Dusty
Nella Snyder
Cut di Justice
League è stato dato molto più spazio anche a Martha Kent.
In una delle varie scene che la vedono protagonista, Martha visita
la tomba di Clark e viene raggiunta dal cane della famiglia Kent,
Dusty: nonostante il nome sia stato cambiato, è palese che il
riferimento sia a Rusty, il cane da compagnia del giovane Clark nei
fumetti.
Nella pagine di “The Man of Steel #1” del 1986 (scritto e disegnato da John Byrne), è stato Rusty che ha aiutato il futuro Superman a imparare a volare… anche se in maniera del tutto accidentale. Snyder è un grande fan del personaggio e non è un caso che abbia preso ispirazione dai fumetti per renderli omaggio nel suo taglio, anche se in una maniera non così eclatante.
Gard’ner Fox
Quando l’azione si sposta a
Central City, incontriamo Barry Allen che sta cercando di ottenere
un lavoro. È allora che il Velocista Scarlatto incrocia per la
prima volta lo sguardo di Iris West. Grazie alla sua incredibile
velocità, Barry è in grado di salvarla da una morte certa.
Tuttavia, il camion che quasi uccide la ragazza contiene un
interessantissimo easter egg.
Il camion opera per conta di una fantomatica compagnia di nome Gard’ner Fox, un riferimento abbastanza parlese allo scrittore DC Comics Gardner Fox, co-autore del Flash originale, insieme ad altri personaggi come Sandman e Hawkman. Fox è stato anche responsabile della Justice Society e della Justice League, e avrebbe anche introdotto il Multiverso in “The Flash #123” nel 1961.
Arkham Asylum
Alla fine
di
Batman v Superman: Dawn of Justice, il Cavaliere Oscuro
riesce a far rinchiudere Lex Luthor ad Arkham Asylum. Alla fine
della Snyder
Cut ci ritroviamo proprio ad Arkham e apprendiamo che
ora è conosciuto come “Arkham Home for the Emotionally
Troubled”.
Questo nuovo nome per l’iconica struttura di Gotham City è stato usato per la prima volta in “Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller. Data la passione di Snyder per quella storia, non dovrebbe sorprendere che il regista abbia deciso di renderle omaggio. Viene anche rivelato che il manicomio criminale è stato fondato nel 1974, anno in cui è apparsa per la prima volta nei fumetti (in “Batman #258”).
Il fiume Stige
Quando Cyborg entra in
contatto con la Scatola Madre e Flash si “carica” per aiutare a
resuscitare Superman, accade qualcosa di strano. Victor Stone ha
una visione che riguarda un futuro oscuro: oltre ad apprendere che
Aquaman è stato ucciso da Darkseid, assistiamo anche al funerale di
Wonder Woman (ciò spiega perché nessuno dei due eroi appare nella
scena ambientata nel Knightmare, contenuta nell’epilogo del
film).
Diana Prince brucia su una pira funeraria davanti a sua madre e al resto delle Amazzoni. Ma perché ha delle monete sugli occhi? La mitologia greca ci viene in aiuto. I morti avrebbero dovuto pagare Caronte, il traghettatore di Ade, per poter attraversare il fiume Stige nell’aldilà: ecco perché le monete sono state poste sui loro occhi ed ecco perché appaiono anche sugli occhi di Wonder Woman.
AFSP
La scena della Snyder
Cut in cui Bruce Wayne recluta Barry Allen per la
Justice League è più o meno simile a quella della versione
theatrical del 2107. Tuttavia, mentre i due lasciano Central City a
bordo dell’auto del miliardario (con Bruce Wayne che ricorda che il
suo superpotere è quello di “essere ricco”), vediamo un cartellone
con un murale che fa riferimento all’American Foundation for
Suicide Prevention (AFSP).
Non si tratta di un easter egg casuale, ma è un chiaro riferimento al atto che Barry sta lottando contro la solitudine quando Bruce lo rintraccia. I fan di Snyder hanno fatto molto per l’AFSP da quando è stato lanciato il movimento #ReleaseTheSnyderCut: ad oggi, sono stati raccolti oltre $ 500.000.
Bat-Tank
Nell’epilogo della
Snyder
Cut viene anticipato il futuro di ogni membro
della Justice League: Wonder Woman e Superman desiderano tornare
rispettivamente a Themyscira e a Metropolis, mentre Flash è ormai
totalmente consapevole della sua velocità. Anche Cyborg, che nel
taglio di Snyder è il vero cuore pulsante della storia, ha
finalmente superato la sua rabbia e il suo dolore.
Per quanto riguarda Batman, invece, vediamo il Cavaliere Oscuro mentre cattura un gruppo di supercriminali a Gotham City: dopo averlo fatto, lo vediamo in cima ad un enorme carro armato. Non sorprende che quest’epica Batmobile sia stata riprese direttamente dalle pagine di “Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro”.
Kilowog
Abbiamo già menzionato l’orribile visione di Cyborg in merito al futuro dell’universo DC, in cui Superman, ormai sotto il controllo dell’Equazione dell’Anti-vita di Darkseid, ha devastato la Sala della Giustizia (costruita sui resti di Villa Wayne). Tuttavia, è chi giace ai suoi piedi che deve destare maggiore interesse.
Si tratta di un membro del Corpo delle Lanterne Verdi, ed è senza ombra di dubbio Kilowog, tra le Lanterne non umane più iconiche. Si tratta probabilmente dell’unico membro appartenente alla forza di polizia intergalattica che la Warner Bros. ha concesso a Snyder di usare (il regista ha dichiarato che la major non gli avrebbe concesso di usare John Stewart). Kilowog, che ha combattuto molte volte per proteggere la Terra, chiaramente non poteva competere con l’Uomo d’Acciaio.
Granny Goodness
Quando
visitiamo Apokolips, intravediamo Granny Goodness. Una delle
seguaci più fedeli di Darkseid, addestra i suoi soldati usando una
combinazione di tortura, lavaggio del cervello e crudeltà. È un
personaggio spietato e cattivo, e sembra probabile che Snyder
sperasse di esplorarla ulteriormente in un sequel.
Tuttavia, questo non è l’unico riferimento a Granny Goodness che può essere scovato nella Snyder Cut di Justice League. Durante la scena di Central City con Barry e Iris, su un lato del carrello degli hot dog appare effettivamente il nome “Granny Goodness”. È uno strano easter egg da includere in un film in cui il personaggio viene comunque presentato. Forse si ricollega alle teorie sul film riguardo al Multiverso?
Ryan Choi, Atom
L’attore cinese Zheng Kai è
stato completamente escluso dalla versione di Justice
League del 2017, ma ha trovato finalmente il suo spazio
come Ryan Choi nella Snyder
Cut. Lo vediamo sempre al fianco del
dottor Silas Stone, ma in realtà è più di un semplice personaggio
di supporto.
Nei fumetti Choi – che è apparso per la prima volta in “DCU: Brave New World #1” del 2006 – è diventato il quarto personaggio in ordine cronologico ad assumere l’identità di Atom. Verso la fine del film, Choi diventa il direttore della nanotecnologia dei laboratori S.T.A.R., un chiaro riferimento al fatto che è destinato a diventare un supereroe in un futuro non troppo lontano. Forse erano proprio questi i piani per il sequel mai realizzato di Justice League…