La Società della neve, la tragica storia vera raccontata dal film di J. A. Bayona

Analizziamo la tragica storia vera raccontata da La Società della neve, il film di J. A. Bayona ora disponibile su Netflix.

Frame che ritrae uno dei protagonisti de La Società della Neve (Netflix)

La Società della neve (qui la recensione), film di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2023, diretto da J. A. Bayona, è ufficialmente approdato su Netflix dal 4 gennaio. Al centro di questo nuovo progetto del regista spagnolo vi è la terrificante storia vera dell’incidente aereo del 1972 del volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana e la successiva lotta per la sopravvivenza dei passeggeri superstiti, oggi conosciuta come il “miracolo delle Ande“. Il titolo del film si riferisce a un soprannome comune condiviso tra i sopravvissuti all’incidente, che sono rimasti uniti in circostanze desolanti, costretti a fare l’impensabile per rimanere in vita. In questo articolo, analizziamo la storia vera raccontata dal film, elogiato da pubblico e critica e che rappresenta la Spagna nella corsa agli Oscar 2024, nella categoria Miglior film internazionale.

6La tragica odissea de La Società della Neve è iniziata con una partita di rugby

 

Il 12 ottobre 1972, quarantacinque passeggeri e l’equipaggio salirono a bordo del volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana, aspettandosi un viaggio di routine dalla capitale Montevideo attraverso la Cordigliera delle Ande fino a Santiago del Cile. La maggior parte dei passeggeri a bordo del volo 571 era legata alla squadra di rugby amatoriale Old Christians Club di Montevideo, Uruguay; 19 giocatori erano accompagnati da amici, familiari e sostenitori. Come mostrato nel film La Società della neve, la squadra era in viaggio per un’amichevole contro l’Old Boys Club, una squadra inglese con sede a Santiago del Cile.

A pilotare il jet Fairchild-Hiller 227 noleggiato erano il capitano Julio César Ferradas e il copilota Dante Hector Lagurara. Secondo lo Smithsonian Magazine, Ferradas era un pilota esperto dell’aeronautica militare con più di 5.000 ore di volo all’attivo, tra cui 29 viaggi attraverso le Ande, mentre Lagurara era in addestramento. Il volo decollò come previsto da Montevideo il 12 ottobre. Tuttavia, il maltempo costrinse il jet e i suoi passeggeri ad atterrare e a passare la notte a Mendoza, in Argentina. Ripartirono il giorno successivo, con l’inesperto Lagurara ai comandi.

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