
Dieci anni dopo l’esordio del MCU con Iron Man, Avengers: Infinity War riunisce finalmente quasi tutti i personaggi di questo universo cinematografico e prova a tirare le somme di un intreccio davvero complesso, proprio perché diramatosi in diverse direzioni e film diversi.
Parte dei fan si è sempre lamentata dei cosiddetti “buchi di trama” e dei problemi con la timeline di alcuni titoli (fra tutti, Spider-Man: Homecoming), tuttavia questo ultimo capitolo sembra aver posto rimedio e, in alcuni casi, creato ulteriori strappi con la linearità degli eventi.
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Ecco di seguito tutti i buchi di trama “sistemati” e quelli creati da Avengers: Infinity War:
Gamora è davvero l’ultima rimasta della sua specie?
Nel MCU l’arrivo di Thanos è stato anticipato dal suo
desiderio di spazzare via metà della vita nell’universo, obiettivo
che raggiunge finalmente in Avengers: Infinity
War. Tuttavia prima che questo accada, il Titano e i suoi
fedeli hanno già massacrato la popolazione di Zen-Zehoberi – il
pianeta natale di Gamora – scena mostrata in
Infinity War in un flashback per spiegare quando e come è
stata “adottata” Gamora.
Nel corso del film Thanos sostiene di aver risparmiato metà della specie, ma questa affermazione sembra contraddire il dossier di Gamora visto in Guardiani della Galassia Vol.1 dove si diceva che lei era “l’ultima sopravvissuta del popolo Zehoberi“. Che sia un nuovo buco di trama?
Come ha fatto Thor ad arrivare sulla Terra nel primo film degli Avengers?
Uno dei più
grandi buchi nella trama del primo Avengers di
Joss Whedon riguardava Thor e il
suo improvviso arrivo sulla Terra. Nel film sul Dio del Tuono
diretto da Kenneth Branagh nel 2011, l’eroe ha
infatti attraversato il Bifröst e nel farlo ha
anche distrutto l’unica cosa che gli avrebbe permesso di viaggiare
nuovamente sulla Terra per vedere Jane Foster; successivamente, in
Avengers, Thor spiega di aver usato la magia oscura per sbarcare
sul pianeta Terra. Qualcosa però non torna…
Con Infinity War però sembra che i Marvel Studios abbiano ha finalmente riempito quel buco della trama mostrando come si possa sfruttare la potenza del Bifröst per mandare qualcuno lontano senza essere effettivamente ad Asgard o usando il Ponte.
All’inizio del film infatti vediamo Heimdall pronunciare un incantesimo mentre sta per morire, chiedendo ai suoi antenati di lasciare che la magia oscura lo attraversi un’ultima volta in modo da poter inviare Hulk al Sanctum Sanctorum di New York City.
In che momento Thanos ha preso il guanto dell’infinito?
Comparso
per la prima volta in Thor nel 2011, il guanto
dell’infinito è tornato nella scena post-credits di
Avengers: Age of Ultron
mentre Thanos dichiara “Bene, lo farò da solo.”,
riferendosi al piano fallito di Ultron.
Alcuni fan hanno pensato che il guanto fosse ancora al sicuro su Asgard, tuttavia è stato Kevin Feige a confermare che esistono due guanti nel MCU, uno vero e uno falso. Ora la domanda è: in che momento Thanos si è impossessato del guanto?
È chiaro che il Titano ci abbia messo le mani sopra anni fa, fabbricato dai Nani su Nidavellir più o meno parallelamente agli eventi di Thor: Ragnarok, dunque è possibile che Thanos abbia visitato la fucina di armi dopo Thor: The Dark World e prima di Age of Ultron.
Come faceva Gamora a sapere della gemma dell’anima?
Uno degli
argomenti più discussi che ha anticipato l’uscita di
Avengers: Infinity War è dove fosse nascosta la
gemma dell’anima. Le teorie dei fan si sono
rincorse, tutte ovviamente plausibili ma nessuna vera o confermata.
Si scopre che, alla fine, la Pietra era nascosta su
Vormir, e che Teschio Rosso ne era il
custode.
Prima di Infinity War però, Gamora dichiara di aver trovato una mappa che porta al luogo dov’è nascosta la gemma, ovvero su Vormir, ma successivamente dice di aver bruciato le carte per impedire a Thanos di raggiungerla.
Ma come e quando ha trovato la mappa?
L’errore nella timeline di Spider-Man: Homecoming
I Marvel Studios hanno lavorato
egregiamente al fine di mantenere una certa continuità di trama
negli ultimi dieci anni, ma si sa, gli errori capitano e
soprattutto nel corso della Fase 3 la timeline ha subito degli
scossoni.
Spider-Man: Homecoming presenta quello che forse è il primo grande “errore” nella timeline del Marvel Cinematic Universe. Il film è stato ambientato nella scia delle conseguenze di Civil War ma, secondo le battute e le didascalie, si svolge otto anni dopo i fatti di The Avengers.
Ci sono state tante congetture e giustificazioni da parte dei fan e dello studio, per spiegare questa contraddizione, tuttavia Joe Russo è stato il primo insider della Marvel ad ammettere che si è trattato di una datazione “scorretta”.