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Deadpool 2: 30 Easter Egg che vi siete persi

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Abbiamo aspettato Deadpool 2 a lungo, e finalmente è arrivato, con più azione, più sangue, e molti più Easter Egg: una lunga, lunghissima serie di riferimenti alla Marvel, DC, e cultura pop. Il film ha ricevuto un budget più elevato, un cast più grande, e una lunga serie di celebrità ansiose di farne parte, Deadpool 2 punta a soddisfare il proprio pubblico in diversi modi. Tra cui il raddoppiare la quantità di piccoli momenti dedicati ai fan, di rottura della quarta parete, e di battute per intenditori che forse qualcuno si è perso. Per non parlare delle battute molto sottili e delle Easter Egg che sono quasi impossibili da trovare: cameo stellari, riferimenti alla mitologia estesa dei fumetti X-Men e ai film, e molto altro.

Ecco una lista delle Easter Eggs di Deadpool 2, per assicurarci che non ve ne perdiate nemmeno uno. E attenzione agli spoiler.

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Laird

Cominciamo dall’Ester Egg più facile da perdersi, perché si riferisce a qualcuno che sta dietro la macchina da presa, uno che quasi nessuno poterebbe capire da sé, se non le persone coinvolte. Parliamo di quando Wade sta facendo il suo discorso motivazionale finale a Peter sull’elicottero, prima di lanciarsi con il paracadute. Deadpool rassicura Peter sul fatto che farà in modo che non gli succeda nulla, per poi girarsi di scatto verso i piloti esclamando: “Laird, attacca!” Insomma, a quel punto del film non c’è nessun personaggio dal nome Laird, e la battuta va (come è solito fare Deadpool) al di là dello schermo. Nei titoli, infatti, il personaggio è semplicemente indicato come “Pilot”, interpretato da Abiola Uthman. La battuta di Wade è uno scherzo che solo i membri della troupe possono capire: Laird è infatti un membro del dipartimento costumi del film, la persona incaricata di aiutare Reynolds ad indossare e togliere la tuta da Deadpool.

Deadpool ha sicuramente visto i film del MCU

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Il primo film di Deadpool ha trasposto sullo schermo una delle caratteristiche fondamentali del personaggio di Wade Wilson, e cioè il fatto che sia cosciente di tutto: tutto ciò che accade dentro e fuori il mondo dei fumetti, e soprattutto del fatto che esista un mondo al di fuori dei fumetti. E, se nel primo film i riferimenti al MCU erano pochi (essendo Deadpool proprietà della Fox e non dei Marvel Studios), nel secondo film questi si sono moltiplicati. Ovviamente, ci sono riferimenti aperti ai personaggi DC, universo che Deadpool insulta spesso e volentieri. Ma ci sono anche così tanti riferimenti al MCU, che sicuramente qualcuno finisce per essere peso per strada. Ad esempio, quando si chiama Domino una “black Black Widow”, ovvero una “Vedova Nera nera”, o quando si riferisce a Dopinder come “Brown Panther”. Ma il riferimento migliore ad Avengers è l’omaggio alla “ninna nanna” di Vedova Nera per Hulk. Dopo essere saltato sulle spalle di Fenomeno nella battaglia finale, infatti, Wade cerca di calmarlo citando qualche parola della canzone (Il sole sta calando).

Il cameo invisibile di Brad Pitt

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Allora, senza dubbio il prossimo è un cameo del quale i fan parleranno parecchio. E, dato che non è necessario essere del fan di Marvel per conoscere Brad Pitt, è un cameo che pochi perderanno nel leggere i titoli di coda del film. Ma è la storia che sta dietro questo cameo a renderlo interessante. Infatti, Brad Pitt è stato, per un certo periodo, uno dei potenziali interpreti di Cable. Sembra che la cosa non sia andata più in là di un paio di chiacchiere, ma anche dopo essere stato scartato, sembra che le cose siano rimaste amichevoli. Abbastanza da partecipare a questo cameo: uno a cui i fan sapevano di dover fare attenzione. Ma non sapevano di dover fare attenzione all’arrivo del mutante interamente invisibile, chiamato Vanisher. Inoltre, si tratta di un riferimento ai fumetti Marvel, del quale il film usa solamente il nome (dato che, nei fumetti, il personaggio ha la capacità di teletrasportarsi, non di sparire).

La maglietta di Taylor Swift con i gattini

Le magliette indossate da Ryan Reynolds nel film sono qualcosa di epico. Tra queste, risalta quella con due gattini. La maglietta fa la propria apparizione dopo che Wade cerca di uccidersi dopo la perdita di Vanessa, e viene curato da Colosso (lo sapevamo che gli voleva bene). Ma, prima che il gigante riesca a finire di discutere la possibilità di unirsi agli X-Men, Wade è sparito, scappato con la sedia a rotelle di Charles Xavier. Nella scena, in molti avranno notato che Wade indossa una maglietta con due micetti, e un cerchio con delle scritte. I due gattini in questione non sono gattini a caso: come rivelato dal cerchio, sono Olivia e Meredith, che qualcuno conoscerà come i gatti di Taylor Swift.

La battuta di Hugh Jackman su Les Misérables

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Il primo film di Deadpool si era divertito ad insistere sui riferimenti a Hugh Jackman e Wolverine. Il che ha senso. La cosa divertente, è che le battute avevano un carattere personale e, quando Jackman si è mostrato all’altezza dell’humour, tutti i fan hanno capito che Deadpool 2 sarebbe stato ancora meglio, ed è stato così. Ma vale la pena menzionare uno degli Easter Egg più divertenti e più difficili da trovare che riguardano Hugh Jackman. Mentre Deadpool illustra il proprio piano usando del pastelli, nomina Russell, al quale si riferisce come “Prigioniero 24601”. Il numero farà suonare qualche campanello d’allerta ai fan di musical, trattandosi del numero con il quale viene designato Jean Valjean, il protagonista di Les Misérables, interpretato proprio da Hugh Jackman nel film diretto da  Tom Hooper.

Deadpool e X-Men le origini: Wolverine

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La scena che compare a metà dei titoli di Deadpool è una delle migliori di sempre, ed ha interessato e fatto ridere molti. Ma il salto all’indietro nel tempo non è il primo ritorno a X-Men le origini: Wolverine, il primo film a vedere Ryan Reynolds nel panni di Wade Wilson. Stiamo parlando di una scena in particolare, e la versione del nuovo film è particolarmente divertente, e imbarazzante per Wade. Allora, le parti del film che mostrano Reynolds nel panni di Wilson prima degli esperimenti non sono così male. Infatti, il lavoro di spada fatto da Reynolds rimane uno dei momenti migliori del film, quando sconfigge una stanza piena di nemici con solo due katane, deviando pallottole. È una delle acrobazie che Deadpool fa nel nuovo film, ma senza menzionare direttamente Le origini. La sequenza in questione comincia con Deadpool che di nuovo taglia un proiettile a metà in slow motion, ma questa volta non ferma affatto i proiettili.

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Fenomeno è il fratello di Charles Xavier

Di tutti i segreti su Deadpool 2 che si sono riusciti a mantenere, quello su Fenomeno è forse il più grande, e sicuramente la sua comparsa è stata particolarmente apprezzata dai fan. Infatti, la rappresentazione del personaggio è più accurata di Conflitto finale. Ma la vera rivelazione è arrivata quando Russel ha rivelato la storia di famiglia discussa da Fenomeno. Sì, indossa l’elmo di metallo per evitare che il fratello gli legga nel pensiero. E sembra che sì, Deadpool 2 abbia confermato che le versioni cinematografiche di Charles Xavier e Fenomeno sono fratelli, proprio come nei fumetti. Per l’esattezza, sono fratellastri. I due non vanno esattamente d’accordo nei fumetti, e non sorprende che anche nei film abbiano raggiunto una tregua abbastanza difficile.

Il cameo dei giovani X-Men

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Quando Deadpool arrivò al cinema per la prima volta, si sollevarono molti dubbi: alcuni dubitavano che il personaggio avrebbe soddisfatto le aspettative, molti dubitavano che un film vietato ai minori avrebbe attratto un pubblico sufficiente. Ma dopo l’uscita del film, Deadpool è diventato una delle proprietà della Fox dal valore più alto. Il che rende, a posteriori, le battute fatte quando Deadpool visita la Scuola di Xavier ancora più divertenti. Wade avrà pure avuto l’attenzione di Colosso e di una nuova mutante, ma, stranamente, nessuno degli altri membri della facoltà erano presenti quando si è presentato. E i creatori hanno fatto riferimento alla situazione, mostrando, in Deadpool 2, quanto le cose siano cambiate. Wade fa notare che ha a che fare sempre con gli stessi mutanti, la camera si sposta per mostrare la maggior parte (se non tutto) il cast di X-Men: Dark Phoenix: lo Xavier di James McAvoy, Quicksilver di Evan Peters, Ciclope di Tye Sheridan, Tempesta di Alexandra Shipp, e Nightcrawler di Lodi Smit-McPhee. Girandosi di scatto e vedendo Wade nel corridoio, Bestia di Nicholas Hoult chiude le porte piano piano per evitare che lui se ne accorga.

La camicia a fiori di Deadpool

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Abbiamo capito che tipo di magliette Wade ama indossare grazie alla già discussa maglietta con i gattini di Taylor Swift. Ma ce n’è un’altra: stiamo parlando della camicia floreale indossata da Wade mentre si sta ristabilendo. La camicia in questione si è rivelata essere la stessa indossata da Chunk nei Goonies. Ovviamente, Wade è un fan. Ma in particolare, si tratta di un riferimento a Josh Brolin, che ha parlato più di una volta del proprio rapporto di amore/odio con il personaggio di Brandon interpretato nel film in questione, suo esordio cinematografico.

Il cameo del regista

Se un regista di un film come Deadpool 2 decide di apparire nel film, dove appare? Una delle varie vittime di Deadpool? Uno dei criminali nel suo appartamento? Leitch è apparso, nel film, com euna delle vittime di Cable, nella scena del convoglio della prigione. Domino lo ha requisito, ma Cable trova un modo piuttosto non convenzionale per liberarsi di Deadpool all’inseguimento: sgancia una delle celle per mutanti del convoglio e lo lancia sulla strada. Qui vediamo David Leitch, che lo prega di non farlo.

Goonies

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La camicia floreale non è l’unico riferimento ai Goonies presente in Deadpool 2. In questo caso, è uno dei più facili da trovare, soprattutto per i fan del film che lo ricordano bene. Non è a Brandon che il film fa riferimento questa volta, ma al leggendario pirata del film. Cable e Deadpool si stanno affrontando sul convoglio e Wade decide di sfidare il proprio avversario. Cable ha una pistola, mentre Wade è munito solo di katana, ma lo sfida a sparare il suo colpo migliore, chiamandolo “Willy l’Orbo”. Il nome fa ridere già di per sé, ma farà ridere ancora di più i fan dei Goonies, che ben sapranno che i ragazzini erano in cerca del tesoro di Willy l’Orbo, appunto.

Logan e il carillon

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Sembra che Deadpool 2 cominci esattamente dove era terminato Logan, che aveva visto Wolverine morire, impalato su un tronco d’albero. Il finale ci aveva spezzato il cuore, ma non ci sorprende che Deadpool abbia trasformato il momento in un’occasione per fare dell’humour nero. Vedere un piccolo Wolverine impalato, trasformato in un carillon… è esilarante, ammettiamolo.

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Il costume grigio di X-Force

Il primo film spiega che il colore del costume di Deadpool, il rosso, è finalizzato al nascondere le macchie di sangue. Ma il sequel fa un passo in più in quanto a sangue: Wade si prende pallotole, viene lacerato a metà, si becca una schiena spezzata, e viene addirittura bruciato da un’esplosione. Ma l’attacco più feroce a Wade arriva alla fine del film, quando cerca di abbracciare Russel e scusarsi per averlo abbandonato, e questi lo colpisce con il massimo della forza. Lo arrostisce, in poche parole. Non sappiamo quanto la tuta di Deadpool sia resistente al calore, ma il cambio del colore della tuta di Deadpool, per l’occasione, diventa una strizzata d’occhio al colore grigio della tuta dei tempi di X-Force (ovviamente, quello dei fumetti Marvel, dal quale fu reclutato).

Deadpool e il costume giallo degli X-Men

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Per ovvie ragioni, Colosso non offre a Deadpool di diventare un membro degli X-Men in toto così, da un momento all’altro. Infatti, gli offre un ruolo di apprendista, il che viene messo in chiaro più volte nel corso del film, e addirittura stampato sul retro della sua nuova maglia gialla e nera. Mentre la situazione è divertente per qualunque spettatore, alcuni saranno in grado di vederci qualcosa di più. Infatti, Deadpool è stato effettivamente membro degli X-Men nell’universo dei fumetti Marvel. E, quando Wade si presenta sullo schermo con la nuova maglietta gialla e nera, corta, con un piccolo logo a forma di x sul davanti, e con la scritta “trainee” dietro, i fan Marvel capiscono il riferimento ai giorni nei quali era effettivamente parte della squadra.

Il cameo di Alan Tudyk

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Quando l’azione si sposa dalla storia di Deadpool all’arrivo di Cable, è difficile ignorare i riferimenti a Terminator. Il viaggiatore del tempo arriva dal futuro, dopo aver affrontato un’esperienza piuttosto dolorosa, si imbatte in alcuni civili e finisce per ucciderli. Le somiglianze sono facili da individuare, ma forse qualcuno si è perso un cameo. Nei titoli di coda viene chiamato “Redneck #2”, l’uomo che viene istruito nei bagni su come pulirsi in modo appropriato e finisce fulminato subito dopo aver pronunciato una battuta. L’attore in questione è Alan Tudyk, che ha collaborato con la Disney in più di un’occasione: è infatti conosciuto per Rogue One, e per aver dato la voce al Duca di Weselton in Frozen (il film che Deadpool, ad un certo punto, accusa di plagio).

Madelyne Priyor, il clone di Jean Grey (e la mamma di Cable)

Ok, le origini di Cable sono particolarmente strane. E un Easter Egg di Deadpool 2 rende necessaria qualche spiegazione. Tecnicamente, Cable (o Nathan Summers) è il figlio di Scott Summers e della Jean Grey degli X-Men. Una volta nato, il piccolo mutante fu infettato da un virus che trasformò in metallo la parte superiore del corpo, e inviato nel futuro per essere curato. Ma, quando si usa la parola “tecnicamente”, c’è sempre qualcosa sotto… Infatti, è il figlio di Scott Summers e Madelyne Pryor, la donna sposata dopo quella che si riteneva essere stata la fine di Jean Grey, e che è in realtà un clone di Jean. E nel film, dov’è? Se guardate bene, ad un certo punto vedrete, nelle strade piene di persone, alcune raccolte attorno ad un camioncino dei gelati, chiamato “Pryor’s Treats”.

Hope, la figlia di Cable

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Come ogni fan della mitologia degli X-Men ben sa, è difficile spiegare l’importanza di Cable senza menzionare la sua figlia adottiva Hope Summers, o Messia mutante. Senza scendere nei particolari, possiamo affermare che la versione di Cable che appare in Deadpool 2 potrebbe essere esattamente uguale a quella dei fumetti. O almeno, così hanno sperato i fan quando hanno notato la presenza di un orsacchiotto attaccato alla cintura di Cable, interpretato come un’allusione al fatto che la versione cinematografica sia appunto il futuro padre di Hope Summers. Nei fumetti, non era la figlia di Cable, ma lui la prese con sé per tenerla al sicuro, andando sempre più in là nel futuro, inseguito da mercenari. Se Deadpool 2 ha deluso per non aver incluso nulla della trama, i fan hanno almeno avuto questo indizio. La prima volta, Cable spiega che si tratta di un ricordo della figlia, la seconda volta, aggiunge il dettaglio del nome “Hope”. Che l’avventura dei due debba arrivare al cinema, ad un certo punto?

“Essex School”

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Uno degli indizi più importanti riguardo ai futuri cattivi dei film di X-Men potrebbe essere passata inosservata per molti. E c’è un motivo, dato che i primi riferimenti a Mr Sinister sono stati messi da parte, Wolverine ha incontrato la propria fine in Logan, e i film degli X-Men hanno recentemente incontrato qualche difficoltà. Ma il nome “Essex” potrebbe significare qualcosa per l’universo cinematografico degli X-Men. La Essex Corp era apparsa nella scena post-credits di X-Men: Apocalisse, mentre raccoglieva il sangue dell’arma X, potenzialmente, dando poi abilità simili a Wade Wilson. E, con X-Men: Dark Phoenix, una nuova Miss Sinister potrebbe avere un ruolo simile nella storia. Quello che sappiamo finora, è che Deadpool 2 ha rivelato l’esistenza di un orfanotrofio dove bambini mutanti vengono torturati “per il bene dell’umanità”. E non ci sorprendiamo al fatto che questo venga chiamato, in un telegiornale, come “Essex House per Riabilitazione Mutante”.

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Rusty Collins, o Firefist

Il nome Firefist, scelto dal giovane Russel che sogna di diventare un eroe, può fare un po’ tenerezza per la propria ingenuità e mancanza di sottigliezza, tipica di un ragazzino. Russel si chiama così anche nei fumetti, quando diventa parte del gruppo di Cable. Il debutto del personaggio è arrivato in X-Factor#1, incapace di controllare i propri poteri di fuoco, e di evitare di ferire degli innocenti. Diventò parte del gruppo per imparare ad averci a che fare, il che vuol dire che la sua storia nel film rimane praticamente intatta. Ma gli autori del film hanno colto l’occasione per prendersi un po’ gioco di uno dei nomi peggiori di sempre. Quando Shatterstar fa un colloquio per diventare parte della X-Force, afferma di chiamarsi in realtà Rusty, ma di usare piuttosto Shatterstar. Ma il nome di Shatterstar non è in realtà Rusty: è in realtà in nome che Russel usa nei fumetti, che però non viene usato nel film (lasciando che la menzione, però, strizzi l’occhio ai fan del fumetto).

Il creatore di Deadpool

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Deadpool non sarebbe Deadpool senza gli autori dei fumetti che lo hanno portato in vita, e i creatori del film ne sono ben consapevoli. Infatti, il primo film di Deadpool si è assicurato di ammiccare più di una volta ai creatori dei fumetti, sotto forma di nomi di strade, e lo stesso è stato fatto nel sequel: ma questa volta bisogna ascoltare, anziché guardare. La prima menzione viene fatta quando Deadpool sta per assaltare la gang cantonese, chiamando quello che sembra essere il leader. Wade usa un falso nome, ovvero “Gail”. Si tratta di un riferimento a Gail Simone, lo scrittore che si è distinto per il proprio contributo a Deadpool. E che ha appena lanciato un fumetto dedicato a Domino. Il secondo riferimento viene fatto allo scrittore che ha appena terminato il proprio periodo di lavoro a Deadpool, uno dei più lunghi e più apprezzati di sempre. Quando Wasel viene interrogato da Cable (o per lo meno viene minacciato di venire interrogato da Cable), fornisce il nome esatto del luogo dove sono diretti Deadpool e la sua squadra, il viale Gerry Duggan.

Alpha Fight

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I fan del fumetto sapranno che Wade Wilson è orgogliosamente canadese, proprio come Wolverine. E Deadpool 2 ce lo ricorda più di una volta, ma alcuni degli elementi di sfondo che alludono alle origini canadesi potrebbero venire non colte da alcuni. Ciò che è impossibile mancare, però, è l’omaggio a Aplha Flight, il miglior team di supereroi del Canada. Gli eroi non compaiono nel film. Ma date un’occhiata al taxi di Dopinder… in particolare, alla pubblicità sul tetto, e troverete l’easter egg in questione. Per l’occasione l’Aplha Flight è diventata una pubblicità di una compagnia aerea canadese.

La questione T.J. Miller è affrontata, più o meno

Deadpool 2 non è stato immune da critiche, in particolare riguardo alle accuse di molestie relative all’attore T.J. Miller, uscite poco prima degli stadi finali del marketing di Deadpool 2. Nello stesso periodo, attori accusati di molestie sono stati sostituiti e i loro ruoli sono stati modificati, come è successo per Kevin Spacey, sostituito da Christopher Plummer in Tutti i soldi del mondo. Miller ha negato le accuse, ma nonostante in molti vedessero molte buone ragioni per sostituire l’attore, lo studio ha deciso di tenerlo, ma non senza parlare del problema. Quando Cable sta ricostruendo la proprio arma, date un’occhiata ai titoli sul suo televisore: una notizia dice che Christopher Plummer ha educatamente rifiutato di sostituire Miller in Deadpool 2.

La cura per la cecità

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Cable è la novità del film, ma Deadpool 2 riesce a mantenere in vita molto di quello che era stato introdotto nel primo film, e richiamarne momenti memorabili. Tra questi, la cura per la cecità di Al. Da una parte, la battuta in questione è solo una delle tante usate per mostrare il fatto che Deadpool è il coinquilino peggiore che si possa immaginare. Quando Wade parte per la propria eroica missione finale del primo film, rivela ad Al che c’è una scorta di sostanze illegali nascoste da qualche parte della casa, proprio accanto alla cura per la cecità, il che frustra, a dir poco, la coinquilina. Vedere Wade tornare nell’appartamento nel sequel, aprire una botola nel pavimento facendo leva su un’asse, e rimuovere le sostanze in questione, risveglia immediatamente i fan che avevano visto il primo capitolo. Inaspettato è il pacchetto con l’etichetta “cura per la cecità” che sta proprio accanto alle sostanze.

Il creatore di Deadpool non sa disegnare i piedi

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In molti conoscono il nome di Rob Liefeld, l’artista e autore di fumetti che ha dato vita per la prima volta al personaggio di Deadpool, strizzando l’occhio al Deathstroke della DC. E per questo, Liefeld si è meritato un cameo nel primo film di Deadpool: è difficile da mancare, dato che Wade gli si rivolge quando entra nel bar di Weasel. Per chi non lo sapesse, Liefeld e Fabian Nicieza hanno creato Deadpool, Shatterstar, X-Force, e il tutto in pochi anni. Per arrivare poi a Domino, una mutante mercenaria con l’abilità del mutare le probabilità in proprio favore: il che la rende la persona più fortunata sul pianeta. Che è un potere piuttosto divertente, ma che non ha troppo senso. E il film, chiaramente, non lo cambia, ma senza perdere l’occasione di prendere Liefeld un po’ in giro: quando Deadpool comincia una tirata sull’improbabilità della sua probabilità. Dice che è un’idea talmente stupida da poter essere concepita solo da un artista che “non sa disegnare i piedi”. Una critica che è stata fatta più volte a Liefeld.

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La reporter della Marvel Irene Merryweather

Quando Wade viene reclutato da Colosso per poi imbarcarsi nella prima missione di addestramento, la prospettiva diventa quella di un elicottero di un telegiornale che riprende lo scatenarsi del potere di Russel. L’incidente viene raccontato da una reporter di nome Irene Merryweather. Il personaggio viene dai fumetti: è infatti comparso più di una volta di Cable & Deadpool. La prima volta è comparsa in fuga dai cattivi del Helfire Club, che la volevano eliminare per aver investigato la loro attività dietro le quinte. Alla fine, è diventata uno delle avventure romantiche di Cable. Non sembra che questi siano i piani dei film, ma un cameo è meglio di niente.

Deadpool e Van Wilder

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È passato molto tempo da quanto Ryan Reynolds ha interpretato il re di un campus universitario Van Wilder. Ma Deadpool 2 non manca di far riferimento al ruolo che ha fatto uscire il talento comico di Reynolds. Il film apre con Wade che fuma, con la versione carillon della fine di Logan che suona una versione di All Out of Love degli Air Supply. Come qualcuno saprà, la canzone non è lì per caso: se cerchiamo una relazione tra Reynolds e Air Supply, dobbiamo tornare indietro ai tempi di Van Wilder. Infatti, quando il re delle feste universitarie apre il proprio cuore alla ragazza della quale è innamorato, finisce con il cuore spezzato. Al che, si immerge nel proprio dolore seduto da solo nel dormitorio, con una birra e una chitarra, esprimendo il proprio dolore cantando All Out of Love.

Geppetto e Zeitgeist

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Ok, è stato piuttosto divertente vedere membri dell’X-Force morire così, un po’ a caso. Ma è stato allo stesso tempo una delusione, non vedere alcuni dei giovani mutanti all’opera, sfruttando il proprio pieno potenziale. A proposito, la fine di Zeigeist e di Peter sono difficili da superare, e particolarmente sanguinose. Nel caso di Zeitgeist, la sua fine è uno dei lanci col paracadute peggiori della storia del cinema, finendo dritto in un tritalegna. E non un tritalegna qualunque: per le menti di Deadpool 2, non è abbastanza divertente. Hanno quindi chiamato la macchina in questione Geppetto, come il padre falegname di Pinocchio.

L’M-Day è vicino

Alla fine di Deadpool 2, non è chiaro cosa la Essex House e i suoi fanatici religiosi sperino di ottenere. I poster di propaganda che compaiono ovunque sull’edificio mirano a costruire l’ignoranza che oramai è standard nell’universo degli X-men, dove tutti coloro che non sono mutanti, vedono i mutanti come un abominio. Ma uno degli slogan ha attirato l’attenzione, dicendo “M-DAY IS NEAR”, “l’M-Day è vicino”. La scritta farà suonare un campanello d’allarme ai fan dei fumetti. Infatti M-Day è un giorno realmente esistito nel mondo dei fumetti Marvel, datato, per la recisione, alla Decimazione del 2005, quando il 90% dei mutanti perde improvvisamente i propri poteri (per colpa di Scarlet Witch). E la storia in questione, è quella che vede Hope Summers come unico mutante salvatore. Staremo a vedere.

The Hip

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Non sono direttamente legati ai fumetti, ma alcuni fan di Deadpool 2 si saranno chiesti da dove vengono le cose appese nella casa dell’appartamento di Wade e Vanessa all’inizio del film. Prima che tutto venga bruciato, insomma. Alcune delle decorazioni vengono dal film precedente, ma alcuni pezzi saltano all’occhio. Tra cui la scritta bianca su fondo rosso che dice “TIRED AS F***”. Guardando bene, si nota una piccola scritta che lo denota come il titolo di una canzone della band The Tragically Hip, una delle band canadesi più famose di sempre. La presenza della canzone sembra essere un omaggio al cantante Gord Downie, morto nell’Ottobre 2017.

La nuova mutante

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I fan del primo Deadpool si saranno concentrati sulla nuova mutante Testata Mutante Negasonica, il cui cambiamento di costume e capelli rappresenta un’importante evoluzione per il personaggio. Ma non dovrebbero sottovalutare nemmeno la sua ragazza mutante. Il personaggio viene chiamato solamente con il nome di Yukio, che è una scelta bizzarra, dato che nome porta con sé un certo bagaglio (Yukio era anche la ragazza che diventò la spalla di Logan alla fine di Wolverine – L’immortale). Ma possiamo chiarire da dove viene. Nel mondo dei film di X-Men ci sono pochi mutanti con poteri d’elettricità, e si pensa che Yukio sia basata sul personaggio di Noriko Ahida, conosciuta tra i mutanti come Surge, che ha la capacità di assorbire e reindirizzare l’elettricità e la carica elettrica che si trovano nelle immediate vicinanze.

Fonte: Screen Rant

Per la nostra recensione del film: Deadpool 2 Recensione

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