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Director’s Cut: 10 versioni originali che meriterebbero una release

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Director’s Cut: 10 versioni originali che meriterebbero una release

Con l’annuncio ufficiale che la Snyder Cut di Justice League vedrà finalmente la luce il prossimo anno su HBO Max, sembra proprio che le case di distribuzione – anche se non sempre – tengano in considerazioni quali siano i desideri e le aspettative del pubblico. Al momento non possiamo sapere se la versione del film di Zack Snyder sarà effettivamente migliore del cinecomic rimaneggiato da Joss Whedon e arrivato nelle sale nel 2017. Ad ogni modo, la questione più spinosa è una soltanto: perché le case di produzione dovrebbero interferire con la visione di un regista? Considerando ciò, Screen Rant ha raccolto 10 potenziali Director’s Cut che meriterebbero di essere rilasciate:

Suicide Squad

Proprio per il “caso” nato attorno alla Snyder Cut di Justice League, negli ultimi tempi si è parlato molto anche di una possibile Ayer Cut di Suicide Squad, il cinecomic diretto da David Ayer nel 2016. Dopo la pessima accoglienza riservata a Batman v Superman, i dirigenti della Warner Bros. chiesoro ad Ayer di alleggerire il tono del film.

Nel corso degli anni, lo stesso regista ha più volte confermate che le riprese aggiuntive del cinecomic hanno totalmente stravolto la sua versione del film, con drastici tagli che sono stati operati soprattutto in riferimento alle scene con protagonista il Joker di Jared Leto. Chissà che un giorno il regista non riesca a far vedere ai fan la sua versione del cinecomic, al pari di quanto accaduto con il film di Zack Snyder.

This Is Spinal Tap

La versione di This Is Spinal Tap di Rob Reiner non è stata dovuta a decisioni sbagliate prese dai produttori o alle pressioni dello studio: si trattava semplicemente di maneggiare tantissimo materiale e decidere cosa eliminare e cosa no per dare vita ad un falso documentario che fosse il più coerente possibile.

Presumibilmente, sono state girate circa 100 ore di riprese per il film, quando il minutaggio finale ammonta a soli 82 minuti: ciò significa che, da qualche parte, esiste una montagna di filmati inediti che nessuno ha mai visto. Si potrebbe pensare ad una sorta di miniserie, dal momento che This Is Spinal Tap è stato un grande successo, trasformatosi negli anni in un vero e proprio fenomeno culturale.

La sottile linea rossa

La sottile linea rossa di Terrence Malick è un film già perfetto così com’è, e non ha certamente bisogno di essere migliorato o “sistemato”. Il film dura quasi tre ore, ma il taglio originale era presumibilmente di circa cinque ore. Diverse scene non sono entrate nel film, comprese le performance di attori quali Lukas Haas, Mickey Rourke e Bill Pullman, oltre alla voce narrante di Billy Bob Thorton.

Allo stesso modo, i ruoli di John Travolta, Adrien Brody e Goerge Clooney sono stati drasticamente ridotti. Stranamente, tagliare i ruoli è una pratica diventata col tempo un’abitudine ricorrente di Malick: proprio per questo, La sottile linea rossa non è l’unico film del regista ad aver subito pesanti tagli.

Alien 3

A voler essere precisi, esiste già una sorta di Director’s Cut di Alien 3, nota come “The Assembly Cut”. Tuttavia, David Fincher non è stato coinvolto nella sua realizzazione, quindi si tratta più di un “Editor’s Cut” o qualcosa del genere, con il team del film che ha seguito le note di produzione originali del regista.

Il film ha avuto un lungo e tormentato processo di sviluppo dopo Aliens – Scontro finale: quando è finalmente arrivato nelle mani di David Fincher (al suo debutto dietro la macchina da presa all’epoca), lo stesso non ha avuto molto controllo creativo sul film. L’Assembly Cut non ha ottenuto un grande riscontro da parte del pubblico rispetto alla versione cinematografica; sicuramente, una Fincher Cut potrebbe destare maggiore curiosità e interesse.

Breakfast Club

Come accaduto a Rob Reiner, neanche John Hughes ha avuto particolari problemi durante la produzione di Breakfast Club, nonostante le scene girate siano di più del numero effettivamente finito all’interno del film.

In effetti, il regista ha raccolto circa un’ora in più di riprese. Apparentemente a Hughes è piaciuto molto il film, ma forse un taglio più lungo non sarebbe stato adatto al pubblico; così, ha deciso di tenere la Director’s Cut per sé. Sappiate, dunque, che esistono diverse sequenze del film che nessuno ha mai visto.

La cosa

Prequel dell’omonimo cult di John Carpenter uscito nel 2011, La cosa è stato pesantemente criticato per l’uso eccessivo di CGI e per la mancanza di effetti pratici. Tuttavia, la versione originale del film era  stilisticamente molto più fedele al film originale e vantava anche l’impiego di effetti pratici. Purtroppo, la Universal ha deciso di intervenire e ha richiesto la CGI, ordinando anche una sessione di riprese aggiuntive e cambiando il finale del film.

Babe va in città

George Miller ha co-sceneggiato l’originale Babe, maialino coraggioso: quando è arrivato il sequel Babe va in città, Miller ha preso le redini della regia. Durante la realizzazione del film, alcune delle tendenze alla “Mad Max” tipiche del regista potrebbero essersi sviluppate, in quanto nel film sono presenti degli evidenti tagli, utili probabilmente a renderlo un prodotto più adatto alle famiglie.

Apparentemente le scene recise riguardavano alcune battute ritenute di cattivo gusto, alcune scene molto violente e il personaggio del cattivo interpretato da Mickey Rooney, che si abbandonava ad una serie di vizi. 

American History X

La storia della produzione di American History X è piuttosto famosa. Il regista Tony Kaye era riuscito ad ottenere il primo taglio sul film attorno ai 95 minuti, con un budget limitato: all’epoca il regista era molto soddisfatto del suo lavoro, e anche le proiezioni di prova aveva dato ottimi riscontri.

Sfortunatamente, la New Line Cinema chiese di aggiungere altre scene al film, allungandolo a circa due ore. Kaye era furioso e si impegnò in azioni legali: chiese addirittura che il suo nome fosse rimosso dal film, rifiutandosi di guardare il prodotto finale e rinnegandolo. Successivamente, il regista faticò non poco a trovare ingaggi presso altri studios di Hollywood.

Qualcosa di sinistro sta per accadere

Tra le produzioni più “oscure” della Disney, Qualcosa di sinistro sta per accadere del 1983, basato sull’omonimo romanzo di Ray Bradbury, subì una produzione molto travagliata. Lo stesso Bradbury lavorò alla sceneggiatura, ma ebbe un litigio con il regista Jack Clayton a causa di alcune “divergenze creative”. Clayton era il regista, ma Bradbury era il creatore originale dell’opera: alla fine, Clayton fu costretto a piegarsi alle richieste dei dirigenti della Disney e a rendere il film più adatto alle famiglie, ottenendo però un altro sceneggiatore (non accreditato) che si occupò di revisionare lo script iniziale.

Nonostante ciò, i dirigenti della Disney erano ancora scontenti del risultato: ordinarono così una nuova revisione della sceneggiatura e anche una sessione di riprese aggiuntive, mettendo da parte Clayton. Quando uscì, il film fu un grandissimo successo al botteghino, ma sarebbe stato sicuramente un film molto più complesso se la visione originale fosse stata rispettata.

Solo: A Star Wars Story

Tra tutti i film presenti in questa lista, quello che merita un Director’s Cut più di ogni altro è sicuramente Solo: A Star Wars Story, inizialmente affidato a Phil Lord e Chris Miller e poi portato a compimento da Ron Howard.

Sebbene non tutti i pezzi del puzzle su ciò che è andato storto siano chiari, è molto probabile che lo stile di Lord e Miller si sia scontrato con con la Lucasfilm. Le numerose divergenze hanno fatto sì che i due registi venissero licenziati dai dirigenti della Disney. Solo è stato rilasciato nel 2018 ed è stato il primo flop della saga di Star Wars. Lord e Miller sono comunque riusciti a riscattarsi, dal momento che l’altro loro progetto sempre di quell’anno, ossia Spider-Man: Un Nuovo Universo, ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione.