Uscito contemporaneamente nelle sale di tutto il mondo il 4 giugno 2004, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è il terzo capitolo della saga cinematografica Harry Potter tratta dai romanzi di J.K.Rowling; forse il più originale dal punto di vista visivo e di approccio alla fonte, grazie al contributo di un regista come Alfonso Cuaron che ha scombinato l’ordine dei precedenti film.

Quattordici anni dopo Il prigioniero di Azkaban rimane uno degli adattamenti più contestati dai fan, ma anche tra i più apprezzati dalla critica, un vero “caso” che vogliamo ripercorrere svelando alcuni dei segreti di lavorazione riguardanti il cast, l’autore e i dettagli sulle riprese:

2Alfonso Cuaron non aveva mai letto i libri di Harry Potter

Prima di dirigere l’adattamento de Il Prigioniero di Azkaban, Alfonso Cuarón non aveva mai letto un libro di Harry Potter. Queste sono state le sue parole in merito: “All’epoca pensavo fosse un franchise su un ragazzino, e che fosse qualcosa di veramente stupido“. Fortunatamente ha cambiato idea…

Christopher Lee era un possibile candidato al ruolo di Silente

Dopo la morte improvvisa di Richard Harris, diversi attori vennero considerati per sostituirlo nella saga di Harry Potter, e tra questi ci fu anche Christopher Lee (Saruman ne Il Signore degli Anelli). Alla fine Lee ha rifiutato il ruolo per motivi personali.

A M.Night Shyamalan fu chiesto di dirigere il film

Dopo i primi due capitoli diretti da Chris Columbus, la Warner Bros. cercava un nuovo regista da affiancare al progetto del Prigioniero di Azkaban, e insieme a Cauron venne considerato anche M. Night Shyamalan. Il suo curriculum vantava film di genere horror come Il sesto senso e The village, motivo per cui gli studios si rivolsero proprio a lui per dirigere il terzo adattamento della saga.