Harry Potter e il calice di Fuoco: gli errori di continuity nel film

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A partire dal quarto adattamento, Harry Potter e il calice di Fuoco, i film della saga magica targata Warner Bros si sono fatti più “adulti” ma anche, per molti versi e a causa delle trame che si stratificavano sempre più, più approssimativi.

Mentre le storie della Rowling si arricchivano di personaggi e trame, i film, per ragioni comprensibili e impliciti in ogni adattamento, si semplificavano, cercando di mandare avanti soltanto la parte centrale della storia, nella maniera più coerente possibile.

Tuttavia, in Harry Potter e il Calice di Fuoco è capitato che alcune cose sfuggissero di mano, e così, alla fine, il film presenta delle incongruenze e degli errori di continuity. Ecco quali sono:

2Un uomo morto non può fare niente “volontariamente”

Quando Peter Minus sta preparando la pozione che può riportare in vita Voldemort, prende un osso dalla tomba del padre di Tom Riddle e dice: “Osso del padre, dato involontariamente”.

La parola esatta, come nel libro e nei sottotitoli stranieri del film, dovrebbe essere “inconsapevole”. Non ha molto senso che si sia scelto di cambiare la frase del libro, perché una persona morta non può fare “volontariamente” nulla. L’idea di fare qualcosa “inconsapevolmente” ha molto più senso e rimuove la ripetitività accidentale della frase successiva necessaria all’incantesimo: “volontariamente sacrificata”.