Solo: A Star Wars Story sarà pure ambientato nel passato, ma ha portato con sé parecchie Easter eggs e riferimenti alle trilogie originali. Gli spin-off di Star Wars stanno ampliando l’universo, collegandosi a quello che sappiamo già, e i creatori hanno fatto del loro meglio per creare nuove, fantastiche connessioni.
Nonostante lo sviluppo di Solo: A Star Wars Story non sia andato troppo liscio, il prodotto finale è arrivato, ed espande l’universo e la mitologia di Star Wars in modo incredibile. Ecco una collezione di Easter Eggs, omaggi segreti a leggende dell’universo esteso, riferimenti per i fan più esperti, e piccoli dettagli che chiunque apprezzerà. Attenzione agli SPOILER.
Ecco le 30 cose su Solo: a Star Wars Story che vi siete persi.
17L’elmo di Enfys Nest

Il mistero di Enfys Nest non è esattamente quello che i fan si aspettavano. La figura del personaggio è diventata indimenticabile sin dalla prima apparizione nel marketing di Solo: A Star Wars Story: un elmo di dimensioni considerevoli, visiera cromata, piume, mantello, e scudi dalla forma di ali: un gioiello per gli occhi.
Ma nessuno sapeva che ruolo avrebbe avuto: antagonista? Alleata? Ma non è quello che ci interessa ora. Quello che ci interessa, sono i dettagli del costume (che probabilmente verranno accuratamente analizzati nei prossimi mesi, cercando di cavarne più segreti possibile). Secondo la guida ufficiale del film, gli scudi sono fatti di ferro Mandaloriano, resistente addirittura alle spade laser. Ma uno dei dettagli migliori è il detto dipinto sull’elmo di Enfys Nest, difficile da leggere, tanto che non si riesce a vedere interamente in una volta. Ma il detto è stato ricostruito grazie a diverse fotografie, e dice più o meno “finché raggiungeremo il limite, l’ultima breccia, l’ultima stella, e non potremo andare più in alto”.