Solo: A Star Wars Story sarà pure ambientato nel passato, ma ha portato con sé parecchie Easter eggs e riferimenti alle trilogie originali. Gli spin-off di Star Wars stanno ampliando l’universo, collegandosi a quello che sappiamo già, e i creatori hanno fatto del loro meglio per creare nuove, fantastiche connessioni.
Nonostante lo sviluppo di Solo: A Star Wars Story non sia andato troppo liscio, il prodotto finale è arrivato, ed espande l’universo e la mitologia di Star Wars in modo incredibile. Ecco una collezione di Easter Eggs, omaggi segreti a leggende dell’universo esteso, riferimenti per i fan più esperti, e piccoli dettagli che chiunque apprezzerà. Attenzione agli SPOILER.
Ecco le 30 cose su Solo: a Star Wars Story che vi siete persi.
12Bossk il cacciatore di taglie

Han solo sarà anche famoso come uno dei criminali più famosi della galassia, ma ai giorni di Solo: A Star Wars Story, era ancora un principiante con più fascino che buonsenso (che sia cambiato in questo senso, è una discussione ancora aperta). E, se il pubblico sapeva che nulla sarebbe effettivamente successo a Han nel corso del film, i suoi compagni di avventure hanno forse avuto qualche dubbio in più. Preoccupazione alla quale Val dà voce più di tutti, dicendo che avrà bisogno di aiuto extra, e che avrebbero dovuto rivolgersi a qualcun altro, qualcuno che conoscono, come Bossk. Il nome non ricorderà qualcosa a tutti i fan, ma sicuramente la faccia sì. Così come le mani, e il viso squamoso, e gli altri cacciatori di taglie introdotti ne L’impero colpisce ancora. Il lucertolone Trandoshano è infatti uno dei mercenari assoldati per dare la caccia al Millennium Falcon. E, proprio come gli altri cacciatori di taglie, ha avuto una certa carriera nei romanzi, fumetti e serie animate.