La serie What If…? della Marvel è senza alcun dubbio uno dei progetti più ambiziosi che gli Studios hanno voluto affrontare negli ultimi anni. Senza confondere la cronologia della Sacra Linea Temporale, lo show si avventura nel concetto di multiverso, proponendoci versioni alternative di storyline e personaggi come Thor, Capitan America e Iron Man. Ai fini narrativi, per riuscire ad alterare il corso della storia di questi eroi, bisogna che qualcosa cambi drasticamente, nel bene e nel male, eppure, in alcuni di questi casi, la versione alternativa si è rivelata la soluzione migliore per l’eroe in questione.
Per quanto sia fantastico vedere Loki combinare continuamente guai, è probabilmente più felice e soddisfatto come re dei Giganti di Ghiaccio. Allo stesso modo, suo fratello Thor è molto meglio inquadrato come “Parthy Thor”, principe delle feste, piuttosto che Vendicatore; in sostanza, se c’é qualcosa che What If…? ci ha insegnato è che “diverso è meglio“.
6Principe T’Challa
Peter Quill potrebbe essere stato lo Star-Lord più adorabile, ma T’Challa è stato il più apprezzato. Non solo ha indossato la maschera e il mantello del personaggio con la stessa somma dignità e disinvoltura di Black Panther, ma il suo operato è stato decisamente più di successo e ha dimostrato di possedere una personalità notevolmente eroica, molto più di Quill.
Benché Quill fosse certamente un amabile fuorilegge, le azioni di T’Challa hanno giovato beneficio in tutto il multiverso. Non solo ha infatti aiutato a sconfiggere Ultron, ma è riuscito a convincere Thanos a rinunciare ai suoi piani di decimazione dell’universo con una semplice conversazione: già solo per questo, merita di essere lodato.