Da prima che i cinecomics divenissero routine e tradizione per il cinema, gli X-Men raccontavano le proprie storie sullo schermo d’argento. Adesso, a seguito dell’accordo Disney/Fox, la Marvel può accogliere nel suo Universo Condiviso gli eroi Mutanti, e può anche cogliere l’occasione per raccontare alcuni di essi in maniera più simile ai fumetti.
Come i fan di lunga data sanno, la rappresentazione dei Mutanti sul grande schermo non è sempre stata fedele ai fumetti, e questo ha generato alcuni pre-concetti sbagliati nelle idee degli spettatori. Chiaramente è impossibile pretendere che ogni spettatore degli X-Men vada a leggere e studiare decenni di storie a fumetti, per cui la maggior parte di loro fonda le proprie conoscenze dei Mutanti sulle storie cinematografiche.
Queste a loro volta sono ispirate ai fumetti, ma quasi mai li ricalcano alla perfezione. Di seguito, dunque, vi elenchiamo alcuni dei concetti che le persone hanno capito male sui Mutanti Marvel, in base a come vengono raccontati nei film.
5X-23 non nasce nei fumetti

Grazie al successo di Logan, più persone sono a conoscenza di una giovane versione di Wolverine, un clone donna. Mentre il film si prende alcune libertà con il personaggio, le basi, ovvero che è stata creata dal sangue di Logan dal Dottor Zander Rice, sono più o meno le stesse.
La giovane eroina fa il suo debutto in X-Men: Evolution. Lo show era destinato a catturare l’attenzione del pubblico più giovane e così una controparte adolescente di Wolverine poteva avere appeal sugli spettatori coetanei. Quando lo show è stato chiuso, le sue storie hanno avuto un seguito nei fumetti.