X-Men: le cose migliori che la Fox ha fatto con il franchise Marvel

Le cose migliori che la Fox ha fatto con il franchise di X-Men, in attesa di scoprire cosa i Marvel Studios hanno in serbo per il futuro degli iconici mutanti al cinema.

1689

Sulla scia del 20° anniversario dall’uscita del primo X-Men del 2000, negli ultimi giorni si è tornato spesso a parlare della saga dedicata ai mutanti realizzata sotto l’egida della 20th Century Fox. Non sempre i film sono stati all’altezza delle aspettative, ed è innegabile quante decisione sbagliate da un punto di vista narrativo siano state prese dalla produzione e dai vari registi che si sono susseguiti al timone dei vari film. Eppure, nonostante gli errori commessi, è innegabile quanto la Fox sia stata in grado di compie anche scelte felici da un punto di vista narrativo. ComicBookMovie ha raccolto le 10 migliori cose che lo studio ha fatto con il franchise, in attesa di scoprire cosa i Marvel Studios hanno in serbo per il futuro degli iconici mutanti al cinema:

6Le origini di Magneto

Costruire un background alle motivazioni di Magneto nella saga degli X-Men è stata una mossa intelligente, così come la decisione di mostrare che il personaggio stava forse diventando ciò che odiava di più a mano a mano che la saga proseguiva.

Rivelare che si trattava di un sopravvissuto ai campo di concentramento non ha necessariamente reso il cattivo più empatico o un personaggio con il quale potersi immedesimare, ma sicuramente lo ha reso qualcosa di più di un semplice villain unidimensionale. È stato anche un modo potente di aprire il primo X-Men e ha contribuito a stabilire il tono che i film tratti dai fumetti avrebbero certamente potuto avere. La decisione di Matthew Vaughn di espandere ulteriormente questa origin story in X-Men: L’inizio è stata particolarmente apprezzata e ha reso il personaggio di Michael Fassbender ancora più interessante.