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X-Men: 10 errori commessi dalla Fox con il franchise

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X-Men: 10 errori commessi dalla Fox con il franchise

Sulla scia del 20° anniversario dall’uscita del primo X-Men del 2000, negli ultimi giorni si è tornato spesso a parlare della saga dedicata ai mutanti realizzata sotto l’egida della 20th Century Fox. Non sempre i film sono stati all’altezza delle aspettative, ed è innegabile quante decisione sbagliate da un punto di vista narrativo siano state prese dalla produzione e dai vari registi che si sono susseguiti al timone dei vari film. ComicBookMovie ha raccolto i 10 errori più grandi che la Fox ha commesso con il franchise, in attesa di scoprire cosa i Marvel Studios hanno in serbo per il futuro degli iconici mutanti al cinema:

Le origini di Wolverine

Quella di raccontare i primi anni di Wolverine nelle pagine di “Origins” è ancora oggi considerata una delle decisioni più controverse che la Marvel Comics abbia mai preso, nonostante alla fine quell’arco narrativo sia stato ben accolto dalla maggior parte dei fan.

Tuttavia, proprio quegli anni sono stati trasposti piuttosto frettolosamente in X-Men le origini: Wolverine, e anche se la sequenza d’apertura ha mostrato efficacemente l’esperienza di James Howlett con la guerra, l’infanzia del personaggio meritava sicuramente un maggiore approfondimento.

Il ritratto di Ciclope

Nei film degli X-Men il personaggio di Ciclope è stato forse quello tratto più ingiustamente di tutti. Il capo dei mutanti è stato trasformato in un fidanzato possessivo e sgradevole, e il suo unico scopo sembrava essere quello di impedire a Wolverine di portargli via la sua Jean Grey.

James Marsden si è rivelato l’attore perfetto per il ruoo, ma il coraggioso leader degli X-Men è stato trattato nei film alla stregua di un piagnucolone geloso e meschino. Sfortunatamente, neanche l’iterazione di Tye Sheridan in Apocalypse e Dark Phoenix è riuscita a compensare agli errori del passato. I fan aspettano ancora di vedere l’eroe impavido dei fumetti sul grande schermo…

La confraternita dei mutanti malvagi

Sfortunatamente, ogni versione di questa squadra che abbiamo visto nella trilogia originale era composta da personaggi minori, di cui nessuno si preoccupava davvero. Alla fine, tutto sembrava ruotare attorno a Magneto e Mystica (motivo per cui la loro relazione è diventata parte integrante di X-Men: L’inizio).

Tuttavia, il modo in cui sono stati gestiti personaggi del calibro di Sabretooth e Toad è stato  fin dall’inizio molto deludente. Ad ogni modo, i prequel hanno fatto ben poco per migliore le cose ed è un vero peccato che i prequel non abbiano mai esplorato il rapporto tra Magneto e i suoi figli (nonché membri della confraternita), Scarlet Witch e Quicksilver.

Il costume di Wolverine

L’assenza del classico costume blu e giallo di Wolverine nell’universo cinematografico degli X-Men non è mai stata una grande sorpresa, ma la decisione di dare a lui e al resto della squadra costumi così blandi (privi di qualsiasi tipo di personalità) ha sempre fatto storcere il naso ai puristi dei fumetti.

Proprio a sottolineare quanto fossero noiosi e generici questi completi in pelle nera, nel primo X-Men abbiamo visto Wolverine prendere in prestito uno degli abiti di Ciclope, con le cose che non sono migliorate fino al Deadpool del 2016. Quello era soltanto uno spin-off, e il franchise principale non ha mai adottato i costumi originali dei supereroi. La speranza è che l’Universo Cinematografico Marvel sia in grado di sistemare le cose in merito all’iconico look di Wolverine.

La prima formazione

X-Men: L’inizio del 2011 è servito come una sorta di riavvio per il franchise dei mutanti, con la visione di Matthew Vaughn su questi personaggi che si sarebbe rivelata una delle migliori di sempre. Tuttavia, poiché era anche un prequel della trilogia originale ambientato negli anni ’60, il regista ha dovuto utilizzare necessariamente i membri della “prima formazione” di mutanti.

Di conseguenza, abbiamo visto personaggi meno noti come Banshee e Angel, piuttosto che volti celebri come Ciclope, Jean Gray, Angel, Bestia e Iceman. Tuttavia, esplorare il rapporto tra il Professor X e Magneto è stato veramente affascinante, anche se questa linea temporale è diventata sempre più complicata con il passare del tempo, soprattutto quando i mutanti hanno iniziato a saltare da un decennio all’altro…

La cura

Invece di concentrarsi esclusivamente sulla “Saga di Fenice Nera”, X-Men: Conflitto finale ha deciso di prendere in prestito elementi anche dalla serie “Astonishing X-Men” di Joss Whedon e John Cassaday. Il film non ha reso giustizia a quella storia, e il fatto che esistesse una cura mutante è diventato poco più di un comodo pretesto per la trama, che alla fine non è servito a nulla.

Nel film sono stati depotenziati personaggi come Rogue, Mystica e Magneto, anche se a quest’ultimo, alla fine del film, sono state restituite le sue abilità. Qual era lo scopo di questa cura allora? Alla fine si è trattato soltanto dell’ennesimo errore commesso in uno dei peggiori film sugli X-Men, nonché qualcosa che X-Men: Giorni di un futuro passato non si è nemmeno preoccupato di affrontare, visto il ritorno di alcuni volti familiari. D’altronde, sembra che la continuity non abbia mai avuto importanza nel franchise…

Fenomeno

Indipendentemente da quanto possa essere stato ridicolo il suo costume o da quanto possano essere stati terribili i suoi dialoghi, il personaggio di Fenomeno in X-Men: Conflitto finale è andato totalmente sprecato.

Ci sono molti personaggi che il franchise di X-Men non è riuscito a trasporre al cinema nel modo giusto, ma Fenomeno è forse l’esempio peggiore, dal momento che il personaggio ha una personalità molto ben definita nei fumetti. Il suo ruolo nel film di Brett Ratner, invece, si riduce a qualcosa di molto lontano dal temibile cattivo che sarebbe potuto essere…

La Saga di Fenice Nera

La “Saga di Fenice Nera” è un arco dei fumetti molto amato dai fan, e anche se è sempre stato improbabile che venisse adattato fedelmente sul grande schermo, quello che abbiamo visto in X-Men: Conflitto finale è stato una cocente delusione.

Personaggi del calibro del Professor X e Ciclope sono stati uccisi senza lasciare alcuna traccia significativa, così come il ritorno di Jean Grey dall’aldilà, con la Fenice Nera che ha finito per essere soltanto manipolata da Magneto. Neanche Dark Phoenix è riuscito a rendere giustizia al fumetto originale e forse è proprio per questo che il film, alla fine, è stato un grandissimo flop.

Camei ingiustificati

Colosso è stato una delle vittime della cattiva abitudine di introdurre camei random nella serie cinematografica di X-Men. L’apice è stato raggiunto da film come X-Men: Conflitto finale e X-Men le origini: Wolverine, dove personaggi sono stati inseriti soltanto per il gusto di farlo, senza che avessero una specifica funzione narrativa.

I film successivi hanno fatto esattamente la stessa cosa: basti pensare come sono stati trattati personaggi come Psylocke, Arcangelo e Jubilee in X-Men: Apocalisse. Non c’è niente di sbagliato nel far apparire personaggi meno noti in determianti film, ma forse è eccessivo promuoverne il debutto sul grande schermo quando effettivamente hanno poco tempo a disposizione sullo schermo.

Vecchio Logan

Logan è un film fantastico, ma non è stato l’adattamento di “Vecchio Logan” che molti fan speravano. Era chiaro che la Fox non potesse adattarlo fedelmente (dato il numero di personaggi presenti nel fumetto), ed il film finì per essere una storia con una vecchia versione di Wolverine!

Ad ogni modo, Logan di James Mangold è stato davvero fantastico. Tuttavia, è stato innegabilmente deludente che quando Wolverine ha tirato il suo ultimo respiro, è stato per mano di un clone. Quindi, anche se si è trattato di un grande finale per Hugh Jackman nei panni del personaggio, sicuramente non è stato “perfetto”.