Titanic: recensione del film di James Cameron

Titanic recensione

La recensione del film del 1997 Titanic di James Cameron con protagonisti Kate Winslet, Leonardo Di Caprio, Billy Zane, Gloria Stuart, Kathy Bates, Frances Fisher, Bill Paxton, Bernard Hill, Victor Garber, Jonathan Hyde, David Warner.

 

Il cast completo di Titanic: Kate Winslet, Leonardo DiCaprio, Billy Zane, Gloria Stuart, Kathy Bates, Frances Fisher, Bill Paxton, Bernard Hill, Victor Garber, Jonathan Hyde, David Warner, Danny Nucci, Jason Barry, Suzy Amis, Lewis Abernathy, Mark L. Chapman, Ewan Stewart, Jonathan Phillips, Kevin De La Noy, Simon Crane, Ioan Gruffudd, Edward Fletcher, Bernard Fox, Michael Ensign, Rosalind Ayres, Scott G. Anderson, Martin East, Dan Pettersson, Bjørn

Titanic filmTitanic, la trama: Esplorando i relitti del Titanic, Brock Lovett è convinto di aver trovato la cassaforte che contiene il Cuore dell’Oceano, una preziosa collana di diamanti. Con sua grande delusione la cassaforte contiene soltanto il ritratto di un’affasciante donna nuda che indossa il gioiello. Si farà viva Rose Dawson Calvert, un’anziana signora che sostiene di essere lei la donna ritratta. Giunta sulla nave del cacciatore di tesori, inizierà a narrare le vicende precedenti all’affondamento del Titanic, il 14 aprile 1912. Rose era a bordo del transatlantico con il fidanzato Cal e la madre, ma immediatamente si rende conto di non sopportare l’ambiente bigotto dei ricchi. In una notte disperata, arriverà quasi a gettarsi in mare, ma viene fermata da Jack Dawson, un umile artista squattrinato. Tra i due si instaurerà un legame speciale che andrà oltre le differenze di classe e dovrà affrontare una tragedia imminente: la collisione della nave con un iceberg.

Titanic, l’analisi

Analisi: Il transatlantico RMS Titanic era un’opera mastodontica: pesava più di 46.000 tonnellate, era lungo 269 metri, largo 28 e alto 53. Rappresentava uno dei più grandi e sfarzosi transatlantici mai costruiti al mondo, nonché uno dei prodotti di tecnologia navale più avanzati di quei tempi. Il suo primo e unico viaggio terminò con il drammatico affondameto nelle prime ore del 15 aprile del 1912, dopo essere entrato in collisione con un iceberg.

Un’opera da numeri record non poteva non avere una trasposizione cinematografica da primato. Titanic ha ottenuto undici premi Oscar (Miglior film, Migliore regia, Migliore fotografia, Migliore scenografia, Migliore scenografia, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Miglior montaggio sonoro, Migliori effetti speciali, Miglior colonna sonora, Miglior canzone), è il secondo film che ha ottenuto il maggior incasso nella storia del cinema (2.185.372.302 milioni di dollari) dopo Avatar,  ed è stato realizzato con un badget di circa 200 milioni di dollari.

Ma Titanic non è fatto solo di numeri e record, è anche una pellicola che ha segnato una generazione: per anni e anni chi non ricorda l’amore isterico per il giovane Leonardo Di Caprio, il riecheggiare delle note di My Heart Will Go On nella camere di tutte le adolescenti e non, ma anche le polemiche dei contrari per l’eccessiva idolatria del film.

James Cameron articola Titanic in modo da non mostrare unicamente una banale storia d’amore tra una borghese annoiata dal suo mondo ipocrita e un umile ragazzo povero, ma ha intenzione di ritrarre un’intera epoca. Il racconto dell’anziana Rose guida lo spettatore nelle ore precedenti alla tragedia, ricordandogli che, nonostante l’affondamento del transatlantico sia una tragedia lontana da noi nel tempo, a bordo c’erano esistenze che si sono interrotte, inconsapevoli di quello che stava accadendo. “Sono il re del mondo!”, così doveva sentirsi colui che aveva realizzato una simile opera e che, in seguito, non fece altro che confermare la vulnerabilità dell’uomo al cospetto della natura.

Quando l’acqua inizia a penetrare nel ventre della nave, non c’è più nessun privilegio, nessuna distinzione di classe, tutti sono sullo stesso piano. I nobili magnati dell’industria, i borghesi affezionati ai salotti, le donne compresse nei loro preziosi corpetti, hanno ancora il coraggio di pretendere una scialuppa di “prima classe”, mentre i proletari sono costretti a elemosinare un posto.

Colonna sonora di Titanic di James Cameron

La scenografia riproduce fedelmente lo sfarzo e il lusso degli ambienti della nave, tipici di quegli anni, mentre gli effetti speciali, sebbene indispensabili per un film del genere, non lo sovraccaricano, ma rendono la tragedia verosimile, senza striminzirla negli ultimi minuti del film.

Dietro c’è stato il duro lavoro di tutto lo staff tecnico. Era dalla fine degli anni Ottanta che Cameron manifestò interesse per la vicenda del Titanic e solo nel 1995 iniziò la produzione con alcune riprese del relitto. In seguito, per gli imponenti scenari, la 20th Century Fox acquistò uno spazio di 16 milioni di metri quadrati di costa in Messico, per una cisterna con più di 70 milioni di metri cubi d’acqua e ricostruire a grandezza naturale una parte del Titanic.

L’impresa è stata possibile anche grazie alla fama di cui godeva James Cameron che aveva acquisito visibilità grazie alla saga di Terminator. Non si poteva dire lo stesso di Leonardo DiCaprio (Jack Dawson) che con il film ha raggiunto una fama mondiale, ma solo con l’esperienza ha acquisito maturità artistica. Kate Winslet (Rose DeWitt Bukater) aveva già sfiorato l’Oscar per Ragione e Sentimento (1995) di Ang Lee e anche con Titanic lo perde per poco, sorpassata da Mira Sorvino per La dea dell’amore.

La sceneggiatura non è mai banale, romantica al punto giusto per la storia d’amore, e spesso si concentra per rimarcare le differenze tra le varie classi sociali. I due protagonisti tra loro instaurano tra loro una chimica incomparabile, spontanea e umile contro le convezioni sociali impersonate dalla madre di Rose e dal perfido fidanzato.

Colui che ha rivoluzionato il cinema tridimensionale e la grafica computerizzata con Avatar, non poteva evitare di rispolverare Titanic, occupandosi della conversione in 3D. Nel 2012, dopo 100 anni dallo sbarco del transatlantico, e a quattordici anni dall’uscita della pellicola, questa torna nelle sale a coinvolgere sempre più il pubblico. Le riprese della nave che taglia le onde solcando il mare, la famosa scena di Jack e Rose sulla punta estrema della prua, gli schizzi d’acqua e l’affondamento del Titanic assumono per gli spettatori una nuova dimensione sensoriale che li fa entrare nello schermo per amare e soffrire insieme ai protagonisti.

Sebbene il 3D venga spesso disprezzato per non aggiungere niente di speciale ai film, per Titanic ha dimostrato che, se usato con intelligenza, può rinnovarne la visione. In questo caso è la pellicola di spessore a dare senso all’intero progetto che, dopo quasi quindici anni, è ancora in grado di stupire e, chissà, far emozionare vecchie e nuove generazioni.

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