Co-creata da Piet Matthys, Nico Moolenaar e Bart Uytdenhouwen, la serie Netflix Amsterdam Empire segue le prospettive di Jack Van Doorn, il leggendario fondatore della catena di coffeeshop The Jackle, e Betty Jones, un’ex pop star. Mentre i due un tempo conducevano una vita felice insieme, la relazione extraconiugale di Jack porta a una rottura irreparabile, e ciò che segue è una guerra totale che minaccia di distruggere tutto ciò che hanno di più caro. Man mano che la storia procede, l’eredità di Jack inizia a crollare sotto il peso dei suoi segreti, e Betty paga il prezzo per aver giocato con il fuoco. I problemi legati al mantenimento della loro attività nel settore della cannabis passano in secondo piano, lasciando spazio ai dubbi sulla loro stessa sopravvivenza. Il finale di questa serie poliziesca sfrutta i semi di mistero sparsi durante tutta la stagione, dando vita a una serie di colpi di scena che ricontestualizzano l’intera storia.
Cosa succede in Amsterdam Empire
“Amsterdam Empire” inizia con Jack Van Doorn, un gigante dell’industria della cannabis e proprietario della catena di coffeeshop The Jackal, che viene ucciso a colpi di pistola nel quartiere a luci rosse di Amsterdam. Da lì, la storia torna indietro di un mese, quando scopriamo che la sua relazione con la personalità televisiva Marjolein Hoffman è stata appena scoperta da sua moglie, Betty Jonkers. Un tempo popstar iconica, Betty ora conduce una vita tranquilla con suo marito, ma il tradimento di Jack scatena una battaglia senza esclusione di colpi tra i due. Sebbene lui cerchi di risolvere rapidamente la situazione rinunciando alla sua casa e a metà del suo patrimonio, Betty punta più in alto e chiede il controllo di The Jackal, con grande disappunto di lui. La situazione peggiora quando Betty scopre che Marjolein è incinta di Jack e che la coppia ha intenzione di sposarsi al più presto. Infuriata, Betty inizia a mettere in atto una serie di tattiche subdole per distruggere l’attività di Jack e la sua relazione con Marjolein.
Il primo atto di ribellione di Betty si rivela il più terribile, poiché rivela alla polizia l’esatta ubicazione della fattoria illegale di cannabis di Jack. Quando Jack incoraggia il suo socio Guido a fuggire, quest’ultimo rifiuta, provocando una violenta lite che si conclude con la morte di Guido. Jack inscena abilmente la morte come un suicidio e torna alla sua vita normale, con Betty come unica persona sospettosa. Da quel momento, Betty rivolge la sua rabbia verso Marjolein e rende pubblica la notizia della sua relazione e della sua gravidanza. Facendo un ulteriore passo avanti, Betty entra nel telefono di Jack e divulga al pubblico un video intimo di Marjolein. Jack, che sta perdendo uno dopo l’altro tutti i suoi punti di forza, decide di chiedere aiuto a una losca banda di coltivatori di cannabis, conosciuta come i Tichelaars. Sebbene sua figlia Katya gli sconsigli di farlo, Jack non batte ciglio e si addentra liberamente nel mondo del crimine organizzato.
Mentre Betty approfondisce i suoi stratagemmi, i Tichelaars la considerano un problema che deve essere risolto immediatamente. Tuttavia, all’ultimo minuto, lei riesce a convincerli a stare dalla sua parte, promettendo il controllo completo di The Jackal. Nelle battaglie legali che seguono, sia Jack che Betty espongono le loro argomentazioni e alla fine raggiungono un punto morto. Tuttavia, i Tichelaars continuano a diventare impazienti, costringendola a diventare astuta. Dopo una ricerca approfondita, Betty rintraccia alcuni dei maggiori azionisti di The Jackle e li esorta a collaborare con lei in un piano per abbattere Jack. Si avvicina all’obiettivo quando parla con Shanti, ex compagna di Jack e madre di Katya, ma proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, i Tichelaars rivelano di avere altri piani. Con la polizia e la mafia che conducono un’accusa su due fronti, Jack è intrappolato in un ciclo apparentemente infinito, e lo stesso vale per Betty.
Chi ha sparato a Jack? È vivo o morto?
Verso la fine della prima stagione di “Amsterdam”, scopriamo che Jack è stato ucciso proprio dai suoi ex alleati, i Tichelaars. Nello specifico, è Noud, il braccio destro della banda criminale, a premere il grilletto, mentre Gijs orchestra l’intera scena. Anche se il colpo non uccide immediatamente Jack, questi entra in coma e ha inizio una tensione battaglia tra la vita e la morte. Nel finale, intitolato “Fire”, Jack riprende finalmente conoscenza, ma con la consapevolezza di una fine imminente. Senza perdere un secondo, usa ogni grammo della sua energia per reindirizzare l’attenzione su sua figlia Katya e sui Tichelaars, che probabilmente lo stanno ancora cercando. Con Marjolein al suo fianco, Jack si prepara quindi a un lungo percorso di recupero, in cui ogni minuto è prezioso. In particolare, il tentativo di assassinio mette in prospettiva molti dei filoni narrativi, e sia Betty che Katya sembrano mettere in pausa la loro rivalità con Jack, rendendosi conto che c’è un nemico più grande in gioco.
Mentre i Tichelaars iniziano come soci in affari di Jack, le cose si complicano quando gli stratagemmi di Betty iniziano a ostacolare attivamente la produzione e la vendita di cannabis. Nel tentativo di risolvere il problema sul nascere, Gijs decide di uccidere Betty, ma cambia idea quando sente la sua controfferta. Ribaltando la situazione, Betty rivela un modo attraverso il quale la banda criminale può assumere il controllo completo di The Jackal, e Gijs non ci pensa due volte prima di cambiare schieramento. Tuttavia, quando tutti gli elaborati piani di Betty non riescono a farle vincere la battaglia legale per la proprietà di The Jackal, i Tichelaars diventano impazienti e decidono di prendere in mano la situazione. Il tentativo di assassinio di Jack è il risultato diretto di questa svolta contorta degli eventi, e la presenza di Betty in quel momento diventa la base del suo cambiamento di opinione. Dato che l’attacco di Betty alle piantagioni di cannabis è la ragione per cui i Tichelaars sono stati coinvolti in primo luogo, la sua successiva resistenza nei loro confronti chiude il cerchio della storia.
All’inizio della storia, Katya è la prima a cercare di allontanare Jack dalla sua collaborazione con i Tichelaars, eppure numerose altre scene della serie suggeriscono che Jack sia coinvolto nella malavita da parecchio tempo. La sua spietatezza nel trattare chi gli si oppone è evidente nel modo in cui si sbarazza di Guido, che un tempo era il suo migliore amico nel settore. Pertanto, l’attacco dei Tichelaars alla sua vita ribadisce la tragedia insita nello stile di vita che ha scelto, e il suo processo di guarigione diventa un viaggio tanto psicologico quanto fisico. Anche se il suo rapporto con Marjolein sembra irreparabilmente compromesso, Jack riceve una necessaria lezione di realtà e scopre un nuovo apprezzamento sia per la sua famiglia che per le persone che lo hanno sostenuto in questi tempi difficili. Il fatto che Betty sia una di queste persone complica ulteriormente le cose e riflette l’incapacità di Jack di separare l’orgoglio dal suo processo decisionale.
Chi otterrà il Jackal: Betty o Jack?
Con Jack in costante recupero dalla ferita da arma da fuoco, la storia torna al conflitto principale riguardante la proprietà del Jackal. Alla fine, sia Betty che Jack accettano di sedersi a un tavolo e discutere un accordo, ma le cose non vanno proprio come lui si aspettava. La scena che rispecchia le loro trattative nell’episodio 1 è intenzionale, poiché anche qui Betty conferma il suo impegno incrollabile a ottenere il controllo totale sulla catena di caffetterie. Sconvolto, il suo ex marito decide di passare all’offensiva, ma questo si rivela essere il suo errore fatale. Quando Jack minaccia di creare un fiasco in tribunale, Betty rivela la sua carta vincente: l’accendino di Guido, che ha trovato vicino alla baita di Jack. All’inizio della storia, vediamo che Guido ha segnato il suo accendino con il suo nome per evitare che venisse rubato, e quel dettaglio ritorna nel finale per svelare il segreto più oscuro di Jack: che ha ucciso il suo socio in affari.
Alla fine, Betty ottiene il controllo completo di The Jackal minacciando Jack con un’indagine approfondita sulla morte di Guido. Sebbene l’accendino di per sé non incrimini il magnate della cannabis, è sufficiente per attirare l’attenzione della polizia su di lui, il che rende solo una questione di tempo prima che emerga qualche forma di prova. Sapendo questo, Jack si rende conto di essere intrappolato tra l’incudine e il martello e che l’unica via d’uscita è sottomettersi alle richieste di Betty. La sequenza finale dello show assume un aspetto onirico, quando Betty, finalmente vittoriosa, entra nel negozio originale di The Jackal. In particolare, prima di questo momento, l’unica volta che la vediamo entrare nel coffeeshop, o parlarne, è in relazione a Jack, e questa scelta creativa commenta come le sia stata negata la partecipazione per tutto questo tempo, nonostante sia stata una figura fondamentale nel successo di The Jackal. Pertanto, il suo giro d’onore si accompagna a una nuova opportunità nella vita di riconquistare la sua indipendenza dopo uno stile di vita tossico.
Il fatto che Betty abbia rilevato la caffetteria ha anche un significato simbolico legato al nome “The Jackal”. L’ultima scena della stagione riporta alla mente una vecchia intervista che Jack ha rilasciato a Marjolein, in cui ha spiegato il significato del nome e dell’icona della sua azienda. Nonostante gli sciacalli siano animali carnivori tradizionalmente associati all’immagine della caccia, Jack ha una prospettiva diversa e considera lo sciacallo uno degli animali più intelligenti in assoluto. Egli sottolinea il loro processo di caccia, affermando che, a differenza dei canidi più grandi, gli sciacalli preferiscono mimetizzarsi con l’ambiente circostante e attendere pazientemente il momento giusto. In questo modo, l’animale sopravvive ai suoi nemici e sorprende la sua preda nel momento in cui meno se lo aspetta. Sebbene Jack creda di incarnare queste caratteristiche, alla fine è Becky a dimostrarsi una maestra in questo mestiere.
Gijs è morto? Cosa succede ai Tichelaars?
La storia di successo di Betty non è priva di rischi e, oltre a Jack, i Tichelaars sono i suoi avversari più agguerriti. All’inizio, i tentativi di Betty di rilevare la caffetteria nascono come un disperato tentativo di sopravvivenza, poiché Gijs la lascia andare solo a condizione che diventi il proprietario di The Jungle. Tuttavia, quando questo futuro non sembra più probabile, cambia tattica e decide invece di distruggere la famiglia di Jack uno per uno. Alla fine, Betty si allea con Katya e Shanti e escogita un piano elaborato per smantellare definitivamente la banda criminale. Shanti prende l’iniziativa assumendo un assassino, di nome Henry, per rapire Roud e portarlo dentro per interrogarlo. In seguito, Betty lo tortura, sia per recuperare la password del suo telefono che per aver aggredito Jack. Noud cede presto, dando a Betty e alla sua banda pieno accesso alla rete dei Tichelaar, che usano per attirare Gijs nella baita.
Sebbene Henry abbia il compito di eliminare Gijs e il resto dei Tichelaar prima che possano mettere piede nella baita, il piano fallisce e Gijs dimostra di essere il capo della banda criminale massacrando da solo l’intera banda di Henry. Tuttavia, senza più nessuno della sua squadra in vita, Gijs si ritrova in una posizione vulnerabile, e questo dà a Betty, Katya e Shanti il sopravvento nello scontro finale. Dopo aver ucciso accidentalmente Noud, Gijs, infuriato, sta per sconfiggere tutti e tre, ma Betty gli brucia il viso, dando a Katya l’occasione di trafiggerlo con un attizzatoio, che gli toglie rapidamente la vita. Con questo, l’intera banda di Tichelaar viene spazzata via in un colpo solo, e il trio torna con sicurezza all’ospedale, sapendo che ora sono tutti al sicuro dagli occhi dei criminali. Il legame di Gijs con entrambe le parti in causa contribuisce a mettere in evidenza i difetti sia di Betty che di Jack, e a tal fine, il suo ruolo di nemico comune aiuta a colmare le lacune nella narrazione.


