Nel finale di “Quando la Vita dà Mandarini”, serie Netflix in Top 10, vediamo Gwan-Sik e Ae-Sun nel pieno della loro vita, intenti a pianificare il futuro che desiderano vivere insieme. Anche se non riescono a realizzare la maggior parte di quei progetti nel futuro che immaginavamo per loro, hanno comunque vissuto una vita piena e felice insieme. Con uno show come questo, non ci si può aspettare un lieto fine assoluto. Il dramma, che abbraccia 70 anni della vita di Ae-Sun, lascia lo spettatore completamente devastato alla fine. Sì, ciò è dovuto alla morte e a un senso di incombente fatalità, ma anche perché non si tratta solo della fine della serie, ma della fine di una sensazione.
Perciò, si potrebbe dire dire che lo show si conclude con una nota triste, ma sarebbe sbagliato. Siamo tristi perché è finito, perché non possiamo più seguire le generazioni della famiglia di Ae-Sun nelle loro gioie e difficoltà. Siamo tristi perché non possiamo più vedere Gwan-Sik dire a Geum-Myeong che può sempre tornare da lui se mai ne sentirà il bisogno. Siamo tristi perché non possiamo più vedere Eun-Myeong sentirsi come se fosse sempre in secondo piano nella sua stessa famiglia. Ma, detto ciò, ricordiamolo per ciò che ci ha lasciato alla fine.
Come Sopravvive Ae-Sun Dopo la Morte di Gwan-Sik in Quando la vita ti dà mandarini?
Si dice che le donne trovino più facile sopravvivere ai loro partner quando invecchiano. Non sono sicura che sia del tutto vero, ma credo che lo show ci mostri un esempio di questa teoria. La madre di Ae-Sun è vissuta più a lungo di suo padre. Poi sua suocera ha vissuto più a lungo di suo suocero, e infine Ae-Sun ha dovuto sopravvivere a Gwan-Sik. È sempre stato Gwan-Sik a prendersi cura di Ae-Sun quando lei ne aveva bisogno. La proteggeva, la sfamava e la teneva in vita. Quindi, quando si ritrova sola dopo la sua morte, come può andare avanti? Portando con sé un pezzo di lui. Certo, Gwan-Sik non è più lì per darle una pacca sulla spalla ogni volta che ne ha bisogno, ma lei lo ritrova in tutto ciò che fa. Non sono riusciti ad andare all’estero insieme o a pagare le lezioni di pianoforte per i loro figli, ma si sono presi cura di loro come se la loro vita dipendesse da questo.
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L’addio finale di Gwan-Sik è doloroso perché si trova in un letto d’ospedale e tutto ciò che può fare è guardare la sua famiglia piangere disperatamente, sapendo di essere sempre stato il pilastro che li teneva uniti e forti. Eppure, proprio come Ae-Sun gli aveva promesso, nel momento del suo ultimo respiro, con gli occhi fissi su di lei, gli regala il sorriso più grande che riesce a fare, perché così lui desiderava ricordarla. Dopo la sua morte, Ae-Sun si ritrova a pensare a tutto ciò che Gwan-Sik aveva sistemato in anticipo per lei: le aveva detto che avrebbe pianto ogni volta che avrebbe visto degli involtini di uova, aveva aggiustato la serratura della porta, aveva persino spostato gli oggetti sui ripiani più alti della cucina in modo che lei potesse raggiungerli da sola. Era sempre stato attento nei confronti di Ae-Sun.
Così, anche se Ae-Sun è sola, in realtà non lo è mai veramente, perché ha i suoi figli (anche se hanno ormai le loro famiglie) e ha il ricordo di suo marito, che può raccontare nei suoi versi. Gwan-Sik diceva sempre che Ae-Sun non era mai diventata una poetessa perché aveva sposato lui. Ma se non fosse stato per il dolore che hanno condiviso, lei non avrebbe mai potuto scrivere come fa ora. Col passare dei giorni, la primavera ritorna e Ae-Sun trova la sua vocazione nell’insegnare alle donne anziane nelle case di riposo a scrivere poesie. Dopo tanti anni, viene finalmente chiamata “insegnante”, anche senza una laurea. Riesce a vivere nella casa di sua madre, perché Geum-Myeong la riacquista per lei, proprio come aveva fatto suo padre tanti anni prima.
Cosa Simboleggiano le Mollette per Capelli?
Nonostante Ae-Sun sia una donna di mezza età e una nonna, Gwan-Sik non ha mai smesso di comprarle mollette per capelli. Ogni giorno, sin da quando era bambina, ne indossa una nuova, ma l’unica volta in cui la vediamo senza è dopo la sua morte. Tuttavia, come per il resto, con il tempo torna alle sue vecchie abitudini e ricomincia a indossarle. Inoltre, ne ha così tante inutilizzate che potrebbero durarle una vita intera. Le mollette sono il più grande ricordo di Gwan-Sik per Ae-Sun. Più degli involtini di uova, più del mare e delle barche, persino più dei loro figli. Gwan-Sik vive nelle mollette per capelli, ed esse sono la piccola carezza quotidiana di cui Ae-Sun ha bisogno per alzarsi e affrontare la giornata. Durante i funerali, le figlie indossano sempre una molletta con un fiocco bianco. Lo show ci offre un dolce richiamo a Gwan-Sik mostrando Geum-Myeong, sua figlia maggiore e suo orgoglio, con la molletta del lutto nei capelli. L’ho trovato davvero commovente, e ora sto piangendo di nuovo.
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Chi è Chloe Lee?
Nel finale di “Quando la vita ti dà mandarini”, i figli inviano le poesie di Ae-Sun a un’editrice di nome Chloe H. Lee. Questa editrice è la stessa donna che trovò l’anello di Ae-Sun quando lo gettò via in un momento di rabbia contro Gwan-Sik. Inoltre, assomiglia esattamente alla madre di Ae-Sun. Torniamo così all’inizio dello show, quando Ae-Sun guarda il mare e chiama sua madre. Dice che, dopo tutti quegli anni, quella è ancora l’unica parola che vorrebbe pronunciare. Dice anche che sperava che sua madre si reincarnasse e lavorasse a una scrivania, proprio come sognava per sé stessa. Con la stessa attrice che interpreta Chloe, possiamo supporre che sia la reincarnazione della madre, che aiuta Ae-Sun in un modo tutto suo.
Cosa Significa il Finale della Serie?
Il finale è una lettera di ringraziamento di una figlia alla madre. Tangerini possono essere aspri, ma con essi si possono comunque preparare dolci deliziosi. La serie è quasi un invito a vivere, qualunque cosa la vita ci riservi. È un filo invisibile che lega le donne di questa famiglia, per sempre.