And Just Like That 3: recensione del primo episodio della serie

Carrie, Miranda e Charlotte sono tornate con nuove avventure, ma questa terza stagione sembra essere più scarica del previsto

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Big è morto. Aidan è tornato. Eppure Carrie, in And Just Like That 3, è di nuovo sola. La penna più brillante di New York continua a muoversi tra alti e bassi emotivi, senza trovare una rotta stabile. Nella seconda stagione del revival della serie cult degli anni Novanta, la scrittrice aveva ritrovato uno dei suoi grandi amori, Aidan, quello che in Sex & The City aveva lasciato per seguire il richiamo irresistibile del suo “grande amore”: Mr. Big. Aidan, per tutti, era però l’uomo perfetto. Quello da sposare (e infatti le aveva fatto una proposta), ma non aveva il magnetismo e l’aura seducente che John portava con sé. E aveva fatto bene Carrie a scegliere John, perché insieme sono stati una delle coppie più iconiche del piccolo schermo: perché la loro era una relazione turbolenta, ma passionale, travolgente, quel tipo d’amore che tutti, in fondo, desiderano.

Dopo la dipartita di Mr Big nella prima stagione di And Just Like That, le carte sono state poi necessariamente rimescolate, anche se dobbiamo ammettere che il ritorno del designer – vera antitesi di John – ha lasciato l’amaro in bocca. E questo primo episodio della terza stagione ci conferma ciò che già pensavamo due anni fa: tra Carrie e Aidan non c’è più una vera connessione, nemmeno se consideriamo gli ostacoli che la sua situazione familiare porta con sé. And Just Like That 3 è disponibile su NOW con un episodio a settimana.

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And Just Like That 3, la trama

Carrie e Aidan sono lontani. Quest’ultimo, alle prese con problemi familiari, ha chiesto a Carrie di aspettarlo per cinque anni: il tempo necessario per seguire i figli e, poi, iniziare finalmente una vita serena con lei. Dopo aver accettato, la ritroviamo intenta a scrivergli cartoline firmate solo da cuori: piccoli gesti simbolici per tenere vivo il loro legame nonostante la distanza. Nel frattempo, Miranda è ancora alla ricerca di una nuova compagna e, una sera in un locale, incontra Mary, una donna sui generis che si rivela essere una suora.

Lisa è alle prese con la produzione di un docufilm dedicato a dieci donne afroamericane dimenticate dalla storia, ma l’insistenza delle colleghe per includere Michelle Obama la mette in crisi: la figura dell’ex First Lady non si allinea con la visione iniziale del progetto. Intanto Lily si invaghisce di un ballerino, mentre Charlotte si trova a difendere il suo bulldog inglese, accusato ingiustamente di essere aggressivo da un’anziana vicina pettegola. Seema, infine, affronta le difficoltà della sua relazione: la mancanza di intimità con il compagno la spinge a prendere una decisione drastica.

And Just Like That 3
© Pagina Facebook Ufficiale di And Just Like That

Un revival con un’identità autonoma… che non funziona più

And Just Like That non sarà mai Sex & The City. E questo è un fatto. I revival non si possono misurare con le loro versioni originali: sono storie nuove, non semplici prolungamenti. In questo caso, l’idea di partenza era forte: se Sex & The City portava un’ondata di empowerment femminile in un’epoca – quella tra anni ’90 e 2000 – che ne era affamata, con un tono provocatorio e dissacrante verso la società patriarcale, And Just Like That ha cercato di aggiornarsi ai tempi moderni.

Ha voluto raccontare come una donna over 50 possa vivere liberamente la propria sessualità oggi, senza vergogna né maschere. Ma ciò che ormai non regge più – e che emerge con ancora più forza nel primo episodio della nuova stagione – sono le storyline delle protagoniste. All’inizio, era intrigante vederle alle prese con il mondo contemporaneo, tra social network e figli adolescenti, che portavano con sé un inevitabile confronto generazionale. Ma con il tempo, questa dinamica si è indebolita. E le stagioni successive, più che aggiungere, hanno svuotato il racconto.

Personaggi bloccati e nuove entrate deboli

Le tre amiche storiche sono infatti incastrate in dinamiche ormai stantie. Carrie vive un amore a distanza con un uomo che sembra esser tornato nella sua vita più per colmare un vuoto che per accendere una nuova fiamma narrativa. Miranda, invece, cerca disperatamente una nuova compagna dopo aver abbracciato la sua nuova identità sessuale. A ben guardare, è Charlotte che resta l’unica ad avere un filo di coerenza con la sua versione originale, immersa nei doveri familiari, divisa tra le figlie e il suo amatissimo Mr. Burton.

E neppure le new entry non bastano a ravvivare la trama: Seema, purtroppo, continua a sembrare la copia sbiadita di Samantha, come se vivesse all’ombra del personaggio che ha lasciato un vuoto impossibile da colmare. Lisa, invece, incarna la classica figura della madre in carriera che vuole emergere e lasciare un segno, ma finisce per risultare quasi caricaturale nella sua rappresentazione: la sua complessità viene ridotta a un cliché.

And Just Like That 3 serie
© Pagina Facebook Ufficiale di And Just Like That

Cosa aspettarci da And Just Like That 3?

Guardando questo primo episodio, la verità è lampante: And Just Like That aveva colpito per la novità e l’audacia della prima stagione, ma ora sembra aver perso la direzione. Quello spirito audace, brillante e pungente che caratterizzava la serie madre è andato dissolvendosi completamente, e non è stato sostituito da qualcosa di altrettanto valido. E forse, dopo questa visione – reduci anche da una poco convincente seconda season – avrebbe fatto meglio a concludersi con un’unica, solida stagione. Se gli sceneggiatori non riusciranno a dare un nuovo senso al percorso delle protagoniste, sarà difficile che anche i fan più affezionati decidano di rimanere a bordo.

And Just Like That
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Sommario

Guardando questo primo episodio, la verità è lampante: And Just Like That aveva colpito per la novità e l’audacia della prima stagione, ma ora sembra aver perso la direzione, non sapendo bene cosa raccontare al suo pubblico.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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