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Gigolò per caso, la recensione della serie con Christian de Sica

L'attore romano è al centro di una storia divertente, tra equivoci e lezioni di vita

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Niente cinepanettone questa volta, anzi! Dal 21 dicembre, Christian de Sica sarà su Prime Video per un Natale molto particolare, e tutto da scoprire. Come la serie tv Gigolò per caso che lo vede protagonista, agli ordini di Eros Puglielli, e che in sei episodi ce lo mostrerà alle prese con situazioni quotidiane, ma insieme paradossali, come si confà a una comedy corale come questa. Una produzione Original che mette di fronte al mattatore romano il ‘figlio’ Pietro Sermonti e inserisce i due in un contesto creato grazie alla partecipazione di Ambra Angiolini, Frank Matano, Asia Argento, Claudio Gregori (Greg), Antonio Bannò, Francesco Bruni, Giorgia Arena, Marco Messeri, Sandra Milo e Stefania Sandrelli. Ai quali si aggiungono grandi guest star del calibro di Gloria Guida, Isabella Ferrari, Lillo e Virginia Raffaele.

Gigolò per caso, la trama

Una vita di mediocrità, che non lo ha mai visto emergere né per carisma né per bellezza, viene interrotta quando Alfonso (Sermonti) riceve notizia della morte del padre. Uno scherzo per attirare la sua attenzione, ma l’infarto subito dall’incontrollabile Giacomo (De Sica) è vero e costringe il tranquillo commesso in un negozio di orologi – dove viene quotidianamente umiliato – e marito fin troppo attento della insoddisfatta Margherita (Angiolini) a cambiare tutto. Dove non erano riusciti l’invadente terapista di coppia Costanza (Argento) e l’amichevole parroco Don Luigi (Matano), riesce il senso del dovere filiale, che lo costringe a improvvisarsi gigolò per impedire che l’attività paterna vada all’aria. Lo aspetta una rivoluzione alla quale nemmeno il suo femminismo poteva prepararlo e che lo trascinerà in un intreccio imprevedibile, tra criminali sadici, ladri da quattro soldi e donne tutte diverse che lo spingeranno ad affrontare i propri fantasmi e lo arricchiranno di nuove importanti consapevolezze sull’universo femminile e su di sé.

Gigolò per casoGigolò per caso, un Natale di scoperte

Non siamo certo di fronte al De Sica visto da poco nel bel I limoni di inverno, ma non aspettatevi di rivedere il dominatore di tanti natali cinematografici – in coppia o da solo – degli scorsi anni. In Gigolò per caso (guarda il trailer), l’attore romano ha spazio per svariare e un cast di spalle e controparti ben orchestrate e ben scritte (da Daniela Delle Foglie e Tommaso Renzoni). Sempre pronte a offrirgli l’aggancio giusto per dar sfogo all’istrionismo e al suo repertorio più classico quanto a farsi da parte in modo accorto per lasciare i riflettori al trasformista Sermonti, perfettamente a suo agio nel ruolo del rispettoso protagonista di quella che viene presentata come una “Comedy sofisticata che diverte senza volgarità”.

E in effetti, se il primo aggettivo è frutto di una particolare benevolenza non c’è dubbio che sia facile ritrovarsi a sorridere spesso seguendo lo svolgersi degli eventi. Ritmati, coerentemente intrecciati tra loro in modo da permettere di seguirli facilmente e di conservare un ritmo adatto al formato e al prodotto. Che nel corso del suo sviluppo, episodio dopo episodio, riesce e a bilanciare la linea principale e i duetti tra i due gigolò protagonisti, con le varie diramazioni e parallele, mai esagerate da sopraffare o confondere, sempre utili a presentare i tanti cameo – grandi e piccoli – ospitati dalla produzione, Gloria Guida e Isabella Ferrari su tutti.

L’insicurezza, i traumi infantili alla sua origine, un certo divertente anacronismo e l’impegnativo – a tratti apparentemente casuale – percorso di scoperta di sé e, come suggerisce Puglielli, di ciò che conta veramente e di chi siamo, sono costantemente presenti nella caratterizzazione del povero Alfonso. E sebbene azioni e apparizioni di un paio di personaggi, soprattutto femminili, sembrino più motivate dal blasone o da necessità produttive, complessivamente poche volte è stato ricordato in maniera intelligente e così gradevole quanto sia imprescindibile, necessario, attuale e moderno acquisire una diversa consapevolezza del femminile e rispettare bisogni, debolezze e scelte di vita e genere altrui.

Sommario

E sebbene azioni e apparizioni di un paio di personaggi, soprattutto femminili, sembrino più motivate dal blasone o da necessità produttive, complessivamente poche volte è stato ricordato in maniera intelligente e così gradevole quanto sia imprescindibile, necessario, attuale e moderno acquisire una diversa consapevolezza del femminile e rispettare bisogni, debolezze e scelte di vita e genere altrui.

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