Il sarto: recensione della nuova serie Netflix

Disponibile dal 2 maggio in piattaforma.

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The Tailor. (L to R) Cagatay Ulusoy as Peyami, Sifanur Gul as Esvet in The Tailor. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

In un fondersi di suspense ed intrighi, Il sarto ( titolo originale Terzi) è la nuova serie tv turca distribuita da Netflix. Creata da Rana Mamatlıoğlu e Bekir Baran Sıtkı e prodotta da Onur Guvenatam e dalla OGM Pictures,  Il sarto è formata al momento da una sola stagione di sette episodi, da circa trenta minuti l’uno. Nel cast ritroviamo figure più note nel panorama cinematografico nazionale: Cagatay Ulusoy (The protector) interpreta il protagonista Peyami Dokumaci, mentre l’attrice turca Şifanur Gül qui è nel ruolo di Esvet/Firuse. Salih Bademci è nei panni di Dimitri, amico di vecchia data di Peyami e promesso sposo di Esvet.

 

Il sarto: un intrigo di menzogne

Peyami Dokumaci è uno stilista di alta moda, proveniente da una ricca famiglia dell’alta società turca. Il suo genio artistico lo porta a creare abiti bellissimi, tra cui un semplice e delicato abito da sposa. Questo è  stato creato da Peyami appositamente per la futura sposa del suo unico amico Dimitri, Esvet; per via di un’antica tradizione turca, nessun uomo dovrebbe vedere una donna con l’abito da sposa indosso prima del matrimonio, quindi il sarto non ha mai visto la sposa e, grazie al suo talento, è riuscito a prendere le misure bendato.

L’attesa del matrimonio non è, però, un periodo felice per Esvet: essendo Dimitri un uomo violento e possessivo, lei sa che legarsi a lui in matrimonio significa sopportare i soprusi e le aggressioni che già vive per tutta la vita. Contro il volere dei genitori, favorevoli all’unione per motivi economici, la ragazza scappa: cambia nome e si presenta a casa di Peyami, proponendosi come nuova badante per il padre disabile e con ritardi del sarto. Quest’ultimo, non avendola mai realmente vista, non la riconosce.

Mentre Dimitri, folle di ira, cercherà in goni modo di ritrovare la sua futura sposa, gli intrighi che si nascondono dietro il matrimonio dei due verranno allo scoperto e non mancheranno gli  scontri.

Un intreccio interessante ma prevedibile

Il sarto risulta essere una serie alquanto breve, e quindi abbastanza scorrevole da seguire. Tutta la trama è sviluppata attorno a diversi colpi di scena che chiudono i vari episodi, rendendola mai noiosa per lo spettatore. Ad ogni modo alcuni di questi risvolti nell’avanzare delle vicende possono risultare un po’ prevedibili o già visti, ma non per questo meno interessanti.

The Tailor. Cagatay Ulusoy as Peyami, Cagatay Ulusoy as Peyami in The Tailor. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Un personaggio interessante attorno a cui ruotano parte delle vicende è Mustafa, il padre di Peyami. Si vede in alcuni flashback come il sarto di vergognasse del padre fin da bambino, tanto poi da nasconderlo, dicendo a tutti, anche all’amico d’infanzia Dimitri, che suo padre era morto. Mustafa viene respinto dal proprio figlio e dalla propria madre e trattato come fosse un pazzo. In  realtà, Mustafa non è altro che un uomo con la testa di un bambino, di conseguenza è puro ed innocente in quello che fa, e non dovrebbe essere tenuto in catene. La stessa Esvet si affeziona a lui, difendendolo dall’ira di Peyami e dal freddo disinteresse della madre.

Il sarto presenta degli intrighi complessi che riguardano specialmente i motivi reali che si nascondono dietro al matrimonio tra Esvet e Dimitri, formalmente cugini. Senza fare alcuno spoiler sulle vicende, ci si limita a dire che questi sotterfugi e segreti del passato che vedono come protagonisti i genitori di Dimitri non vengono presentati allo spettatore in maniera troppo chiara e distesa.

Peyami e Dimitri: eroe ed antieroe

Il  sarto si struttura anche attorno alla contrapposizione tra Peyami e Dimitri. Mentre il sarto è figurato come una figura buona, con un passato triste e difficile, Dimitri è dipinto come un vero e proprio villain. Quest’ultimo ha infatti fin da piccolo un rapporto contrastante con il padre, il quale lo cresce con la visione tossica dell’uomo che deve essere forte e virile. Dimitri diviene quindi un uomo forte, ma violento: vive la sua relazione con   Esvet in maniera aggressiva, cercando di controllarla e dominarla. Ciò che prova per la sua promessa sposa non è amore, ma semplice possessività. Dimitri cerca continuamente di ribellarsi contro il padre e di sminuire ed attaccare i genitori di Esvet, specialmente il padre della sposa Faruk.

Tra Dimitri, villain perfetto, e Peyami, uomo buono e guidato da più solidi principi, non può che instaurarsi un conflitto, che culminerà in un faccia a faccia finale.

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