This England è la miniserie di Sky Atlantic che andrà in onda per cinque puntate dal 30 settembre. Nella serie vedremo un insolito Kenneth Branagh nei panni dell’ex Primo Ministro inglese, Boris Johnson. Per la prima volta il punto di vista anglosassone riguardo la prima ondata del virus Covid-19 e la sua storia romanzata viene portata sul piccolo schermo. Programmata per il 21 settembre, la messa in onda ha subito un cambiamento per rispettare il cordoglio nei confronti della famiglia reale in seguito alla scomparsa della Regina Elisabetta II.
Per l’Inghilterra e per il mondo intero quello fu il periodo più drammatico. La serie tv prende lo spettatore sotto braccio e lo porta indietro nel tempo. Vedremo come, con l’accumularsi degli eventi – sempre più catastrofici – This England prova a costruire un puzzle pezzo dopo pezzo. Michael Winterbottom è il regista di questa storia e che deciso di portare in scena ancora prima che Boris Johnson si dimettesse come premier. Lungo la sua carica come Primo Ministro ha affrontato la Brexit e una pandemia globale.
This England, la trama
Sir Kenneth Branagh si è trasformato, grazie a un certosino lavoro di trucco e parrucco, all’ex premier inglese per l’attesissimo dramma in cinque puntante per Sky. Ophelia Lovibond, che interpreta Carrie Johnson, ha ammesso a Sky News di aver visto raramente Kenneth Branagh fuori dal suo “costume da Boris” e che era “inquietante guardarlo“.
This England racconta la storia di alcuni degli eventi più devastanti che abbiano mai colpito il Regno Unito e di un Primo Ministro alla guida di questi tempi senza precedenti. Il dramma ripercorre l’impatto della pandemia sulla Gran Bretagna con i commenti di scienziati, infermieri e medici che hanno lavorato instancabilmente ed eroicamente per contenere e sconfiggere il virus. Si basa sulle testimonianze in prima persona di ogni estrazione sociale: dal numero 10 di Downing Street, dal Dipartimento della Salute, dal Gruppo Consultivo Scientifico per le Emergenze (SAGE), dagli ospedali e dalle case di cura di tutto il Paese.
Boris Johnson, il ritratto dell’ex primo ministro inglese
In This England si parla senza mezzi termini. Anche le inquadrature e i cambi di prospettiva sono assolutamente significativi. Così mentre a Wuhan iniziano i primi casi di Coronavirus, in Inghilterra la popolazione si appresta a festeggiare il Capodanno. Il virus che sembrava così lontano, unito allo scetticismo nei confronti dei paesi asiatici ha lasciato prendere sotto gamba la situazione. Questi i primi pensieri che si sono annidati nelle mente degli esperti e dei politici. La figura del primo ministro è ovviamente centrale ed è a lui che sono rivolte le principali scene.
Kenneth Branagh interpreta Boris Johnson con una somiglianza fisica davvero sorprendente. Il ritratto – a parte le sue caratteristiche fisiche – però non è così lusinghiero. Johnson viene descritto come un inglese eccentrico che ha fatto il passo più lungo della gamba nel governare il Paese durante la pandemia. Non è stato difficile per i creatori della serie conversare con il personale di Downing Street e trovare del marcio nella gestione di Johnson durante il suo mandato. Anche se talvolta viene descritto come un semplice uomo, un padre che cerca di ricongiungersi con le sue figlie, Johnson è descritto il più delle volte come un male che si è abbattuto sull’Inghilterra.
Il terzo episodio, in particolare, descrive tutto il suo controsenso e l’ipocrisia della classe dirigenziale politica inglese. Se da un lato vediamo la realtà delle case di cura e delle case di riposo combattere contro un virus molto più grande delle loro possibilità, dall’altra parte il mondo politico si riunisce e si ritrova nei pub. Così le parole delle conferenze stampa si alternano alle immagini strazianti di chi lotta tra la vita e la morte sui letti e nei reparti degli ospedali. In quel momento arriva la decisione definitiva, quando il virus sembrava ormai inarrestabile, Boris Johnson decide di annunciare il lockdown. In quel momento nel Regno Unito si contano oltre un milione e mezzo di infezioni da Covid-19.
Una macchina del tempo
In This England siamo sottoposti a una vera e propria macchina del tempo. Il tentativo di raccontare le storie di molteplici punti di vista e guidato da un obiettivo comune cioè quello di ricordare. Ricordiamo per non perderci nei meandri della nostra memoria, ma farà così bene ricordare? Lo stesso regista, Winterbottom, ha vissuto in prima persona alcuni di questi racconti. Ha perso la madre, non a causa del coronavirus direttamente. In un periodo, quello del 2020, caratterizzato dalle chiusure alcuni pazienti affetti da altre patologie sono stati momentaneamente accantonati: “Quindi non ci è stato permesso di vederla negli ultimi nove giorni della sua vita” così commenta il regista.
Una storia globale ma allo stesso tempo personale. Tra ipocrisie politiche e personaggi eccentrici, il Regno Unito racconta la storia di persone reali che per l’occasione hanno deciso di mettersi a nudo raccontando la loro verità. Anche se in forma romanzata, non si percepisce la finzione degli eventi. Questo fa di This England un prodotto molto forte emotivamente parlando, che pone l’accento sulle ipocrisie umane, ma con un cuore pulsante ricco di verità.