Da grandi poteri derivano grandi
responsabilità. Sembra passata una vita dalla prima volta che
ascoltammo sul grande schermo queste parole, dette da uno zio Ben
morente, al suo caro nipote Peter, prima che diventasse Spiderman.
Ora quella responsabilità l’ha assunta su di se Mark Webb, regista
del reboot dell’Uomo Ragno e inevitabilmente destinato a
confrontarsi con un vero e proprio colosso, ovvero lo splendido
film dedicato all’eroico fotoreporter di New York che
all’occorrenza si camuffa per affrontare il crimine.
All’epoca, era il 2002, il genio dell’horror Sam Raimi portò sullo schermo un super eroe molto umano, con i famosi “super problemi”, raccontandone la nascita e l’evoluzione (nei due sequel del 2004 e del 2007) con grande talento, aiutato da un cast decisamente indovinato: Tobey Maguire era Peter Parker/Spiderman, Kirsten Dunst era MJ Watson e James Franco era Harry Osborn, nemico/amico dell’eroe.
Ora però è tutto diverso: Raimi ha
abbandonato il progetto di un suo quarto Spiderman e con lui tutto
il cast originale è andato via. E’ subentrato Webb, che si è messo
inevitabilmente in una posizione difficile, dovendo realizzare un
film che (almeno) non facesse rimpiangere la squadra precedente. E
così, armato di pazienza e dei soldi della Columbia e della
Marvel Studios, ha racimolato un cast niente
male che sembra funzionare alla grande: Peter Parker è
Andrew Garfield, attore notissimo al pubblico
più giovane per la sua bella interpretazione di Eduardo Saverin in
The Social Network; non c’è più MJ nel cuore di Peter, ma la bionda
Gwen Stacy, intravista in Spiderman 3 (interpretata da Bryce Dallas
Howard), e qui impersonata da Emma Stone, attrice molto giovane ma
di grande talento che si è fatta notare per la prima volta in Easy
Girl.
Nel vasto universo Marvel dedicato all’uomo ragno, moltissimi erano i villain che avrebbero potuto opporsi al nostro Peter, tra tutti è stato scelto Lizard, ovvero la lucertola gigante che “in borghese” porta il nome di Curt Connor, scenziato della Oscorp Industries e interpretato da Rhys Ifans, straordinario attore inglese che dopo un periodo di lontananza dal cinema, sta vivendo una nuova ondata di popolarità con la partecipazione a Harry Potter e i Doni della Morte Parte I e II e il ruolo da protagonista nell’ultimo film di Roland Emmerich, Anonymous.
La produzione parte da lontano, dal 2007, quando partì la pre-produzione di Spiderman 4, dal quale però quasi subito si dissociarono Raimi, Maguire e Dunst. Tuttavia la Columbia, fortemente decisa a non perdere i diritti sull’unico super eroe Marvel in suo possesso, ha spinto affinché il film venisse realizzato, ingaggiando James Vanderbilt per scrivere una sceneggiatura che ricominciasse da zero. Passando per John Malkovich nel ruolo de L’Avvoltoio, fino ad arrivare ad Anne Hathaway che sarebbe dovuta essere Felicia Hardy alias la Ganna Nera, il film ha poi assunto la fisionomia ultima con l’aggiunta, in veste di sceneggiatore, di Alvin Sargent.
E così che il film
seguirà le vicende di “un Peter Parker diciassettenne al liceo
che se la dovrà vedere con numerosi problemi: vivere una vita da
outsider, superare la morte dello zio Ben, fare i conti con i suoi
ormoni “impazziti” e, soprattutto, ritrovarsi a essere un
supereroe”.
Le riprese del film sono cominciate a dicembre del 2010 a Los Angeles e sono durate 90 giorni, dei quali 15 a New York. The Amazing Spider-man è stato il primo film ad essere girato interamente in RED Epic Camera in stereoscopia.
Atteso al cinema per il 4 luglio, il film è stato massicciamente annunciato da una fittissima campagna di viral marketing che ha invaso il web ma anche i monumenti di mezzo mondo (compreso il Colosseo). Dopo The Avengers e in attesa de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, non ci resta che fare il conto alla rovescia e aspettare il secondo grande film sui supereroi del 2012.