Gabriele Muccino di nuovo a Hollywood con Quello che so sull’amore

Quello che so sull'amore

Gabriele Muccino non vuole abbandonare l’altra sponda dell’Atlantico, dopo aver realizzato il suo sogno americano: arrivare al successo grazie all’incursione hollywoodiana con La ricerca della felicità e Sette anime. Quello che so sull’amore (Playing for Keeps) uscirà in Italia il 29 novembre e racconta la storia di una ex star del calcio (Gerard Butler) che, dopo il ritiro, trascorre la sua vita tra ricchezza e frivolezze. Solo quando si renderà conto di imboccare la via del fallimento, tornerà dalla moglie Stacie (Jessica Biel)  per ricostruire il rapporto. Allenerà la squadra di calcio del figlio Lewis (Noah Lomax), ma dovrà fronteggiare anche le attraenti mamme degli altri bambini. Nel cast anche Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, Dennis Quaid, James Tupper e Judy Greer.

 

In origine doveva chiamarsi Playing the Field, ma il titolo poco importava a Gerard Butler che, dalle dichiarazioni di Muccino su La Repubblica, “ha trovato una schiera di produttori che hanno creduto del film”. D’altronde Butler si era già trovato a interpretare In campo per la vittoria (The Game of Their Lives, 2005), film incentrato sul mondo del calcio, tratto dal libro di Geoffrey Douglas, ambientato nel 1950 negli Stati Uniti che, in occasione dei mondiali di calcio in Brasile, reclutano giocatori attraverso dei provini perchè sprovvisti di una vera e propria nazionale.

Ad occuparsi della sceneggiatura è stato Robbie Fox, che sin dagli anni ’90 attende la sua affermazione nella commedia dopo gli sfortunati Operazione Desert Storm e Mia moglie è una pazza assassina?.

Una delle difficoltà che Muccino avrebbe potuto incontrare era il timore reverenziale di fronte a un cast stellare, ma al Corriere della Sera ha affermato: “Nel momento in cui devo dirigere, infrango la barriera invisibile della loro inavvicinabilità e parlo come se fossero vecchi conoscenti, con schiettezza, a volte con brutalità”. Un’ulteriore prova della malleabilità da regista in grado di spaziare dal dramma alla commedia, al romantico.

Questa volta si è cimentato in una commedia dai tratti tipicamente americani, seppure non si allontani da un tema che ha costituito un punto di forza nella sua produzione cinematografica: il rapporto tra padre e figlio. Il personaggio di Butler viene presentato come un perenne immaturo, ma che ben presto aprirà gli occhi e dovrà fare i conti con le responsabilità di avere un figlio e una famiglia da mandare avanti. Nonostante il cast e l’ambientazione siano d’oltreoceano, lo sfondo sportivo della vicenda è più che attuale e sembra richiamare l’attenzione sul calcio italiano degli ultimi tempi. Un espediente per accontentare gli appassionati di questo sport non solo in America, ma anche nel resto del mondo, senza renderlo protagonista, sfumandolo con la leggerezza della commedia.

[nggallery id=131]

- Pubblicità -