Beast: il film con Idris Elba è ispirato ad una storia vera?

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Il film di genere survival del 2022 Beast (qui la nostra recensione), diretto da , può raccontare una storia apparentemente irrealistica di un leone divoratore di uomini che perseguita un padre e le sue due figlie, tuttavia gli eventi di base del film sono realmente accaduti e sono ancora più spaventosi di quanto raccontato sullo schermo. Ma scopriamo prima qualcosa in più sul film: Idris Elba è il protagonista nei panni di Nate, padre di due bambine che porta in Africa per avere la possibilità di riavvicinarsi a loro. La famiglia, infatti, è in lutto per la perdita della madre delle bambine e dell’ex moglie di Nate, morta di cancro.

Qui, durante un’escursione, si imbattono però in un leone africano che sembra più intelligente della media degli animali, che uccide quasi un intero villaggio prima di mettere gli occhi su Nate e le sue figlie. Ad averlo scatenato, vi è lo sterminio del suo branco da parte di crudeli bracconieri. Nel corso di Beast, la famiglia vive dunque diversi momenti terrificanti, affrontando agguati, sbranamenti e pedinamenti da parte del leone. Alla fine, Nate e le sue figlie ne escono vivi, più forti di prima, ma devono sacrificarsi e soffrire prima di arrivarci. Alla fine il leone viene abbattuto dai suoi stessi simili e il pericolo viene finalmente debellato.

 

La storia vera dietro Beast: I Mangiatori di uomini dello Tsavo

Anche se l’idea di leoni che cacciano gli esseri umani può sembrare improbabile, gli eventi di Beast sono a loro modo realmente accaduti in Kenya nel 1898 ad opera di una coppia di leoni successivamente chiamati Mangiatori di uomini dello Tsavo. Ma le morti che questi due hanno provocato sono molto diverse da quelle viste nel film. I mangiatori di uomini dello Tsavo si trovavano nella regione dello Tsavo, in Kenya, e prendevano di mira gli operai che lavoravano alla ferrovia Kenya-Uganda. Il periodo di massima attività è stato da marzo a dicembre del 1898 e ha causato enormi disordini nell’area, poiché gli operai hanno iniziato a fuggire dai loro posti di lavoro per paura di essere attaccati.

Idris Elba in Beast
Idris Elba in Beast. Foto di Lauren Mulligan/Universal Pictures – © 2022 Universal Studios. All Rights Reserved.

Complessivamente, si dice che i Mangiatori di uomini dello Tsavo abbiano ucciso 135 persone nell’arco di circa 10 mesi, anche se una ricerca più recente ha suggerito che questa cifra potrebbe essere un’esagerazione e che solo 25-30 uomini sarebbero morti a causa dei leoni. In ogni caso, i felini si sarebbero concentrati sui vari accampamenti sparsi nella regione dello Tsavo, dove era appena iniziata la costruzione di un ponte sul fiume Tsavo.  A pochi giorni dall’inizio del progetto, sono iniziate le sparizioni e le uccisioni. I leoni prelevavano gli uomini dalle loro tende durante la notte e li mangiavano. In seguito, gli attacchi si intensificarono al punto che si verificava un omicidio al giorno.

I lavoratori cercarono di scoraggiarli con recinzioni e incendi, ma nulla di ciò ebbe effetto. Il consenso generale sul motivo per cui i due leoni prendevano di mira gli esseri umani in quel periodo aveva a che fare con l’approvvigionamento di cibo dei leoni e con problematiche dentali. Gli scienziati ritengono che i due leoni non mangiassero gli esseri umani come ultima risorsa, ma come supplemento alla loro dieta. Nella regione dello Tsavo, non sarebbe stato insolito per un leone imbattersi in un cadavere umano, e questo potrebbe aver contribuito alla loro spinta a mangiare gli esseri umani.

Inoltre, uno dei felini aveva un’infezione alla radice di uno dei denti, mentre l’altro una ferita a un dente e una nella mascella. La carne umana risulta molto più tenera rispetto a quella di altri animali come zebre, antilopi, bufali o giraffe; i due felini avrebbero sofferto meno nella masticazione, meno impegnativa che in carni coriacee come quella delle loro prede abituali. Alla fine, i mangiatori di uomini dello Tsavo furono uccisi dal tenente colonnello John Henry Patterson. Riuscì ad abbattere il primo leone il 9 dicembre 1898, e il secondo tre settimane dopo.

Idris Elba, Sharlto Copley e Iyana Halley in Beast
Idris Elba, Sharlto Copley e Iyana Halley in Beast. Foto di Lauren Mulligan/Universal Pictures – © 2022 Universal Studios. All Rights Reserved.

Egli documentò poi la sua esperienza di caccia ai due leoni nel suo libro semi-biografico, The Man-Eaters of Tsavo, e nel 1924 vendette le pelli dei due leoni al Field Museum di Chicago, dove sono conservate ed esposte ancora oggi. Tuttavia, tale evento non è da considerarsi così eccezionale come Patterson lo dipinse: i leoni della regione dello Tsavo avevano probabilmente iniziato a predare gli uomini prima del 1890 e, stando ad alcune ricerche, continuarono forse fino agli anni quaranta.

Beast è davvero basato sui Mangiatori di uomini dello Tsavo?

Anche se Beast è stato probabilmente ispirato dalla storia dei mangiatori di uomini dello Tsavo, il film non è basato su eventi realmente accaduti. Ci sono molte differenze tra le due storie, come ad esempio l’ambientazione del villaggio presente nel film anziché di un cantiere edile e l’attenzione al personaggio e alla famiglia di Idris Elba. Inoltre, in Beast c’è un solo leone, che viene infine ucciso da altri leoni maschi, mentre gli eventi reali comprendevano due leoni maschi e l’intensa caccia da parte del tenente colonnello John Henry Patterson. La mancanza di questi dettagli fondamentali dimostra che il film non è un adattamento diretto, ma certamente potrebbe essere stato ispirato da quella vicenda.

Poiché Beast è molto diverso dalla storia dei mangiatori di uomini dello Tsavo, gli eventi della vita reale sarebbero sicuramente un grande film a sé stante. Data l’intensità degli attacchi e l’interessante figura di John Henry Patterson, il film potrebbe seguire molte strade, tra cui quella di fornire ulteriori informazioni sull’Africa e sulle ragioni degli attacchi dei leoni. Nel complesso, Beast e quell dei mangiatori di uomini dello Tsavo sono storie che fanno venire i brividi e che possono far riflettere sul potere degli animali selvatici ma anche sugli abusi dell’uomo nei loro confronti.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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