Il regista Gus Van Sant ha dato il meglio di sé al cinema con film incentrati sul disagio giovanile, cercando di indagarne cause, sintomi e conseguenze. Opere come Will Hunting – Genio ribelle, Gerry, Elephant, Last Days o Paranoid Park sono gli esempi più brillanti di ciò, nei quali si fondono convenzioni cinematografiche statunitensi ad estreme cifre stilistiche serimentali. Prima di essi, però, nel 1991 Van Sant aveva affrontato tali tematiche in Belli e dannati, considerato ancora oggi da molti critici e spettatori uno dei suoi film migliori, più struggenti e incisivi.
Il titolo originale, in realtà, è My Own Private Idaho. Un significato plausibile di questo tiolo è dato dal mondo di fantasia in cui vive Mike, il protagonista, ovvero un Idaho dei suoi sogni, privato, che rappresenta il luogo dove vive felicemente con sua madre e con Scott, l’altro protagonista del film, a dispetto della dura realtà con cui invece si trova a scontrarsi. Con il titolo italiano dunque tale fondamentale punto di vista del racconto viene a perdersi, ma è partire da questa scissione tra realtà e fantasia che va guardato il film, che acquista così connotati ancor più malinconici.
Belli e dannati, le origini e le vere storie dietro il film
Negli anni Settanta, ancor prima di esordire alla regia, Van Sant stava scrivendo la sceneggiatura di quello che sarebbe poi diventato Belli e dannati. Dopo aver letto il romanzo del 1963 City of Night, di John Rechy, egli ritenne che fosse notevolmente migliore di quello che stava scrivendo e decise dunque di accantonare la sceneggiatura per anni. Solo nel 1988, durante il montaggio di Mala Noche, suo primo lungometraggio, Van Sant ha incontrato un ragazzino di strada di nome Michael Parker, che ha poi ispirato il personaggio di Mike in Belli e dannati. Parker aveva inoltre un amico di nome Scott, un ragazzo di strada come lui, che diverrà ispirazione per il personaggio Scott.
Decisosi a riprendere quella sceneggiatura lasciata in sospeso, Van Sant fuse insieme due scenari separati: il primo racconta la storia di Mike, mentre il secondo aggiorna l’opera Enrico IV di William Shakespeare, di cui diventa dunque una libera reinterpretazione, con la storia di Scott. L’idea di combinare i due scenari in un’unica storia è venuta in mente al regista dopo aver visto il Falstaff di Orson Welles. Realizzare il film non fu però affatto semplice, principalmente per via dei contenuti controversi del film, dall’uso della droga tra i giovani fino all’omosessualità e alla prostituzione. Il successo di Drugstore Cowboy, del 1989, permise però a Van Sant di ottenere la fiducia di alcuni produttori, riuscendo così a far concretizzare Belli e dannati.
La trama e il cast di Belli e dannati
Protagonista del film è Mike Waters, un giovane quasi sempre in preda a convulsioni da astinenza a causa del continuo abuso di droga, cui ricorre anche perché malato di narcolessia. L’unico che il ragazzo possa considerare suo amico è Scott Favor, un ragazzo ribelle proveniente da una famiglia benestante. Con lui, partirà per un viaggio in moto verso l’Idaho, alla ricerca della madre che lo ha abbandonato quando era piccolo e di cui Mike continua ad avere sogni e ricordi. Lungo il percorso, il giovane inizierà però a nutrire sentimenti nuovi per Scott, un dettaglio che potrebbe mettere a rischio la loro amicizia e il loro viaggio.
Ad interpretare Mike e Scott vi sono gli attori River Phoenix e Keanu Reeves. Per prepararli al ruolo, Van Sant ha dato loro da leggere il romanzo City Of Night. Reeves disse di aver trovato il libro molto utile, mentre River ha smesso di leggerlo dopo il primo paragrafo. “Aveva il suo background da cui poter attingere“, ha spiegato in seguito Gus Van Sant. “Penso che River abbia trascorso un’intera giovinezza viaggiando con la sua famiglia, senza legami con la società, senza radici, senza permanenza. Ha creato quel personaggio da solo“. La sua interpretazione fu poi molto apprezzata e gli ha fatto vincere la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia.
Reeves, inoltre, si cimentò nella riscrittura della scena del falò, da molti giudicata fondamentale all’interno del film. L’attore presentò a Van Sant la propria reinterpretazione di tale momento e al regista piacque a tal punto da decidere di cambiarla così come immaginata da Phoenix. All’attore fu inoltre concesso di dirigere la scena insieme a Van Sant. Accanto a loro, poi, nel film si ritrovano anche gli attori James Russo nei panni di Richard “Dick” Waters, Rodney Harvey in quelli di Gary e il musicista Flea, bassista dei Red Hot Chilli Peppers, qui nel ruolo di Budd. Nella scena in cui i due protagonisti si trovano a Roma, invece, c’è un cameo di un giovanissimo Massimo Di Cataldo.
La spiegazione del finale di Belli e dannati
Centrale in Belli e dannati è dunque il malessere che i due protagonisti condividono, risultato di tormenti passati che non sono riusciti mai a risolvere del tutto. Per tentare di sfuggirvi, dunque, intraprendono un viaggio durante il quale cercano dunque di dar vita ad una realtà diversa a quella da cui sono abituati, andando contro regole ed etichette. Giunti al finale, però, la ribellione dei due si scontra con un’effettiva impossibilità di trionfo nei confronti di un apparentemente insuperabile ordine precostituito. I due protagonisti, segnati da troppe differenze, si trovano dunque a separarsi, con Scott che accetta di tornare ad una vita borghese, rinnegando quanto fino a quel momento compiuto e vissuto.
I valori del mondo da cui Scott proviene sembrano dunque prevalere e nel perseguire tale dietrofront il ragazzo sa di poter trovare un rifugio sicuro. Stessa cosa non si può dire per Mike, nuovamente abbandonato e destinato a proseguire senza strumenti utili una vita di vagabondaggio e confusione emotiva. Nel giungere a tale conclusione, Van Sant sembra dunque riflettere sullo smarrimento di quegli anni difficili, nei quali la nostalgia per il passato non lasciava spazio a valide prospettive future. Parte da qui la sua ricerca sul disagio giovanile, alla cui base si ritrova nel più dei casi una profonda desolazione emotiva.
Il traile di Belli e dannati e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Belli e dannati grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 17 maggio alle ore 21:30 sul canale Warner TV.
Fonte: IMDb