In Top 10 da diverse settimane su Netflix, Buy Now! L’inganno del consumismo è documentario che svela i trucchi che i marchi usano per far sì che i loro clienti continuino a consumare… e l’impatto reale che hanno sulle nostre vite e sul mondo.
Sebbene non sia proprio un vero documentario di inchiesta, questo originale Netflix del 2024 di 84 minuti segue ex addetti ai lavori di marchi come Adidas, Amazon e Apple mentre condividono quei piccoli trucchi che le grandi aziende usano per tenerci impegnati, farci fare acquisti e farci consumare. Ma, a differenza di tanti altri documentari, il finale di Buy Now! L’inganno del consumismo ha un colpo di scena che è allo stesso tempo esasperante e geniale.
Buy Now! L’inganno del consumismo stuzzica lo spettatore, ma sono tutte bugie
All’inizio di Buy Now! L’inganno del consumismo, ci viene presentata “Sasha”, un “assistente personale” computerizzato che guida lo spettatore attraverso tutto ciò che accade nel documentario. Oltre a descrivere in dettaglio le “cinque lezioni più importanti sulla massimizzazione del profitto”, questa voce disincarnata tiene alta l’attenzione con la promessa di una sorpresa coloro che rimangono coinvolti nelle varie sezioni.
Tuttavia, dopo essere arrivati alla fine del documentario che svela alcuni dei segreti, delle tattiche e delle storie dei rivenditori online, delle aziende e dei prodotti che uso quotidianamente, Sasha ammette che non c’era alcuna sorpresa e che erano tutte bugie. Ma si scusa in un segmento che sembra uscito da uno dei migliori episodi di Black Mirror.
L’intero finale come “specchietto per le allodole” ha perfettamente senso
Durante tutto il film, ci viene mostrato più e più volte che le aziende vogliono che continuiamo a fare shopping, spendere e consumare, anche se è dannoso per le nostre finanze, le nostre vite o il mondo che ci circonda. Lo fanno con distrazioni che ci fanno perdere di vista quello che sta realmente accadendo.
Questo espediente reso palese rende il film migliore
Il fatto che il documentario abbia tirato fuori un escamotage con il suo finale, e non ci sia stata alcuna sorpresa alla fine del viaggio, rende in qualche modo il film anche migliore nel suo complesso, anche se distrae da alcune delle terrificanti e problematiche rivelazioni sulla società moderna e sull’ossessione per il consumo.