Paul W. S. Anderson è noto e amato per la sua cifra stilistica distintiva: un cinema action divertente e coinvolgente, di cui fa parte anche Death Race, trai suoi film meno noti ma senza dubbio amati dal pubblico che lo segue fedelmente dall’inizio della sua carriera. Con protagonista Jason Statham, il film è un remake di Anno 2000 – La corsa della morte del 1975, diretto da Paul Bartel e prodotto da Roger Corman, con David Carradine e Sylvester Stallone.
La trama di Death Race
Nel 2012 il mondo è sconvolto da una crisi globale: disoccupazione e criminalità raggiungono livelli altissimi e le carceri collassano. Negli Stati Uniti il sistema viene affidato a corporazioni private, che trasformano la detenzione in spettacolo televisivo. Il programma più seguito è la Death Race, gara mortale tra detenuti a bordo di auto corazzate e armate. Il campione mascherato “Frankenstein”, prossimo alla libertà dopo cinque vittorie, muore in segreto.
Jensen Ames, ex pilota NASCAR ridotto in povertà, viene incastrato per l’omicidio della moglie e rinchiuso a Terminal Island. La direttrice Hennessey lo costringe a indossare i panni di Frankenstein per mantenere vivo il mito e gli affida un team di supporto e la navigatrice Elizabeth Case. Durante le gare Jensen scopre che l’assassino della moglie è il detenuto Pachenko, eliminato da lui stesso dopo uno scontro. In seguito si allea con il rivale Machine Gun Joe per distruggere il Dreadnought, veicolo introdotto per aumentare lo spettacolo.
Capendo che Hennessey manipola le corse per impedire ai prigionieri di vincere la libertà, Jensen organizza la fuga. Con Joe ed Elizabeth riesce a evadere, mentre la direttrice muore in un attentato preparato dal fedele Coach. Infine Jensen si ricongiunge con la figlia e, insieme ai compagni, trova rifugio in Messico.
Curiosità su
Death Race
- Joan Allen fu la prima scelta per interpretare Claire Hennessey, la guardiana di Terminal Island. Con grande sorpresa dello sceneggiatore e regista Paul W.S. Anderson, Allen era altrettanto entusiasta di interpretare la parte, volendo dare una scossa alla sua immagine all’epoca.
- Nel film furono utilizzate in totale 34 auto, costantemente riparate da una squadra di 85 meccanici.
- Jason Statham si allenò così duramente per il suo ruolo nel film che passò dal 20% di grasso corporeo al 6%. Ci vollero tre mesi per riuscirci.
- Una delle condizioni imposte a Jason Statham e alle sue numerose scene di combattimento nel film era che non avrebbe mai dovuto ricorrere alle arti marziali, poiché ciò avrebbe ricordato troppo la sua serie di film Transporter.
- Originariamente, questo film doveva essere un sequel del film originale, Death Race 2000 (1975), avrebbe dovuto intitolarsi Death Race 3000 e avrebbe dovuto rappresentare una corsa intorno al mondo con auto futuristiche sospese, invisibili e trasformabili, ma tutto il film dovette essere riscritto a causa dei costi di produzione.
- Per prepararsi al combattimento per questo film, Jason Statham si allenò per tre mesi con un ex Navy SEAL, uno degli istruttori chiave che costruirono gli Spartan del film 300 (2006).
- Il personaggio di Jason Statham nel film, Frankenstein, guida una Ford Mustang GT del 2006, equipaggiata con un motore Roush 5.4L 3V Ford V8 sovralimentato. L’auto di Frankenstein, chiamata “il Mostro”, è armata con due mini-pistole fisse che sparano 3.000 colpi (di proiettili veri) al minuto, lanciafiamme e napalm.
- Ci vollero circa sei settimane per ogni auto da corsa per i meccanici e i costruttori per assemblare e preparare le nove auto da corsa del film.
- Inizialmente Tom Cruise e Paula Wagner erano stati scelti come produttori. Roger Corman, produttore del film originale, Death Race 2000 (1975), aveva un accordo di opzione con Cruise, con l’idea che Cruise avrebbe interpretato il ruolo principale. Questo accordo non decollò mai, poiché Cruise non era soddisfatto delle prime tre versioni della sceneggiatura che gli erano state presentate.