Diva Futura: la storia vera dell’agenzia di casting

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Arriva al cinema in Italia con PiperFilm Diva Futura, il film che, come da titolo, racconta l’avventura e la rivoluzione sessuale di Riccardo Schicchi, con la sua agenzia di casting e produzione di cinema a luci rosse. Il film scritto e diretto da Giulia Louise Steigerwalt è interpretato da Pietro Castellitto, nei panni di Schicchi in persona; da Barbara Ronchi, che invece interpreta Deborah, la sua segretaria e punto di vista privilegiato dal quale la regista decide di raccontare la storia; da Denise Capezza, che si abbraccia l’onere di interpretare Moana Pozzi; da Tesa Litvan, nei panni di Éva Henger, grande amore di Riccardo, madre di suo figlio e poi attrice porno; e da Lidija Kordi che invece si assume un altro compito difficilissimo, portare sullo schermo Ilona Staller, in arte Cicciolina, prima porno star e co-fondatrice della rivista.

Diva Futura film 2024
Pietro Castellitto è Riccardo Schicchi in Diva Futura ©LUCIA IUORIO

Cos’era Diva Futura?

Prima di essere il titolo del nuovo film di Steigerwalt, ovviamente Diva Futura era il nome dell’agenzia di casting e produzione fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller. Fu la prima agenzia in Italia specializzata in pornografia.

In seguito ai successi di Riccardo Schicchi e Ilona Staller, i due decisero di creare qualcosa sul quale appoggiare la loro attività. In un primo momento, più che la produzione di film e spettacoli a luci rosse, il target dell’agenzia fu quello di reclutare nuove dive per il neonato mercato pornografico italiano. A quel tempo inoltre la pornografia era soprattutto cartacea e Schicchi era infatti un fotografo professionista. Il film mostra le principali star di questa scuderia: Staller, Pozzi e ovviamente Henger.

Denise Capezza è Moana Pozzi in Diva Futura ©LUCIA IUORIO

La rivoluzione pornografica italiana

Mietendo un successo dopo l’altro, l’agenzia fu l’ammiraglia del periodo d’oro del porno italiano. Ha seguito il mercato nel suo sviluppo, dal cartaceo al cinema pornografico, alla produzione per l’home video, alle linee erotiche a pagamento la cui produzione avveniva in una sede di Pescara. Nel 1985 ha prodotto il primo film hardcore della carriera di Ilona Staller Telefono rosso. Nel 1986 ha realizzato il suo primo spettacolo live Curve deliziose. La sede dell’agenzia sulla via Cassia era diventata anche un po’ il rifugio dell’amore libero, dove non esistevano limiti alla naturale propensione sessuale. L’agenzia pubblicava anche delle riviste e calendari.

La rivoluzione che portò l’agenzia nella cultura popolare italiana giunse alla costituzione delle prime pornostar, parola che prima non esisteva. Moana e Cicciolina non erano solo il sogno erotico degli italiano, erano vere e proprie dive che popolavano i giornali e la televisione, promessa di una società progressista che non si sarebbe poi mai più replicata.

Lidija Kordic è Ilona Staller in Diva Futura ©LUCIA IUORIO

La svolta politica

Come viene anche raccontato nel film, negli anni ’90 l’agenzia ebbe un coinvolgimento in politica, con la fondazione del Partito dell’Amore da parte di Riccardo Schicchi e Moana Pozzi. Fu celebre l’ingresso in Parlamento, in qualità di Deputata, di Ilona Staller, per esempio, che riuscì a guadagnarsi uno dei seggi dei radicali di Pannella. Il politico trovò infatti nel Partito dell’Amore un feeling con il suo pensiero militante e il giusto grado di anticonformismo che, per un po’, tenne salda questa inaspettata eppure naturale alleanza.

Tesa Litvan è Eva Henger in Diva Futura ©LUCIA IUORIO

L’avventura musicale di Diva Futura

Sebbene non prodotti direttamente da Diva Futura, sono interessanti anche una serie di progetti musicali delle star più famose dell’agenzia, tutt’oggi molto ambiti nel campo del collezionismo musicale. Le musiche usate per gli spettacoli live e per i film erano curate da Jay Horus e a volte incise, seppur con una distribuzione limitata, su vinile a 45gg, mix 12″ o picture disk. Cicciolina si spinse oltre cercando di portare la pornografia anche in campo musicale, incidendo Muscolo rosso, forse la canzone con il testo più esplicito in tutto il panorama italiano, non è necessario certo specificare a cosa si riferisse il titolo e la canzone tutta! L’agenzia era proprietaria anche di “Diva Futura Channel”, un canale satellitare dedicato interamente al mondo dell’eros.

Alla morte di Riccardo Schicchi, avvenuta a Roma il 9 dicembre 2012, tutto quello che riguarda l’agenzia viene eraditato dalla moglie di Schicchi, Éva Henger e dei figli Mercedesz e Riccardo Beltaim Jr.

Barbara Ronchi in Diva Futura ©LUCIA IUORIO

Il film Diva Futura

Sorvolando sulle avventure musicali e riservando solo pochi cenni alle altre attività dell’agenzia, il film di Giulia Louise Steigerwalt tenta un’indagine intima e molto privata di un mondo che ha fatto una rivoluzione involontaria e che ha poi generato una involuzione dei costumi. Il film propone il ritratto di uomini e donne liberi, pionieri senza tempo, un gruppo di esploratori “amorali ma mai immorali”. Un ritratto inedito e insolito che accanto al classico biopic propone una visione pura e divertita del mondo (del porno).

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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