Film nominati agli Oscar: opinioni e probabili vincitori

La Notte degli Oscar 2021

Nella notte tra il 27 e il 28 marzo ci sarà la cerimonia di premiazione degli Oscar 2022 al Dolby Theatre di Hollywood, Los Angeles. Vediamo quali sono i film nominati e quale il possibile vincitore.

 

Grande attesa per la notte degli Oscar 2022, l’evento più amato da tutti gli appassionati di cinema del mondo. Il film con più nomination (12 in tutto) è Il potere del cane di Jane Campion (dato per possibile vincitore) mentre l’Italia è presente nella cinquina per il miglior film straniero con Paolo Sorrentino e il suo È stata la mano di Dio. Molte nomination anche per Dune, West Side Story, Belfast e King Richard (che racconta, con grande empatia e epicità, la storia di Richard Williams e delle sue figlie, Venus e Serena, le famose tenniste, le prime grandi campionesse di colore in uno sport privilegiato come il tennis).

Le scommesse sugli Oscar, fanno parte di quel settore di scommesse speciali che piacciono tanto agli appassionati. Infatti tantissimi giocatori puntano su questo o quel film proprio in concomitanza con quello che è l’evento più atteso della stagione cinematografica. Gli Oscar sono assegnati dall’Academy of Motion Pictures, Arts and Science (che ha più di 10mila membri) dal 1927. I migliori film candidati sono 10 mentre per le altre categorie abbiamo 5 possibilità di scelta.

I migliori film di quest’anno sono:

  • Belfast
  • I segni del cuore
  • Don’t look up
  • Drive my car
  • Dune
  • King Richard
  • Licorice Pizza
  • La fiera delle illusioni – Nightmare Alley
  • Il potere del cane
  • West side story

Drive my car, film giapponese, così come capitò a Benigni con La vita è bella, è nominato sia come “miglior film” che come “miglior film straniero”.

Il potere del cane: sensibilità e inadeguatezza nel profondo West

Jane Campion è una regista di grande sensibilità. Il successo del suo Lezioni di piano (film del 1993) è solo un esempio di quanto lei sia in grado di tirare fuori dalle sceneggiature e dagli attori che lavorano con lei. In questo caso parliamo di un film non facile, un dramma ambientato nel 1925 in un Montana di mandrie e di uomini duri. Due fratelli, uno straordinario Benedict Cumberbatch e il sensibile Jesse Plemons, devono gestire un ranch in Montana, tra vacche, pelli e antrace con cui combattere. Tutto cambia con l’arrivo di una donna e del suo unico figlio, introverso e sensibile.

Qui la trama si capovolge e ciò che sembrava essere chiaro fin dall’inizio si trasforma in tutt’altro. Il fratello più scorbutico mostrerà tutta la sua sensibilità e quel senso di inadeguatezza che lo ha portato a mascherare le sue fragilità nell’idea del macho. Il ragazzino, invece, che sembrava tanto impaurito e debole, tirerà fuori un lato spigoloso e psicologicamente potente. Ma fermiamoci qui.

Sorrentino: la sua Napoli conquista gli americani

Paolo Sorrentino racconta parte della sua vita e conquista gli americani, in un amarcord che raccoglie sensazioni di una Napoli anni Ottanta inebriata dall’arrivo di Maradona in città, visto già come un Dio. La pellicola racconta, in maniera romanzata, un dramma della vita del regista: i suoi genitori, infatti, hanno perso la vita in una banale fuga di gas nella casa in montagna. Una tragedia inaspettata che ha cambiato il corso degli eventi e ha, completamente, trasformato la routine di vita di Sorrentino. Maradona, come un vero deus ex machina, rappresenta, in pieno, il destino: il giovanissimo regista non si trovò con i genitori nel momento della morte perché era a vedere Diego allo stadio.

Da qui, da questo aneddoto potente e tragico, nasce l’idea di questa pellicola autobiografica in cui la sensibilità drammatica del giovane alter ego del regista si trova a raccontare la sua pazza famiglia e la sua crescita personale, tra tanti dubbi e tanta energia inaspettata. Napoli, poi, è da sempre luogo di storie e narrazioni fantastiche. Con i suoi misteri, gli occhi della sua gente, la sua musica, la sua allegria, la sua malinconia è, da sempre, una location perfetta per “raccontare”, ammaliando con una poesia difficilmente riscontrabile in altri luoghi in Italia. Così, Sorrentino dopo aver vinto un Oscar con la bellezza di Roma ci riprova con un omaggio a Napoli e alla sua vita che non è stata facile ma che è, da sempre, piena di fantasia e di personaggi fuori dal comune.

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