Green Book: la storia vera dietro al film con Viggo Mortensen

Green Book film

Vincitore del premio Oscar al miglior film, Green Book (qui la recensione) è stato uno dei fenomeni cinematografici del 2018, in grado guadagnarsi le attenzioni di critica e pubblico, ottenendo riconoscimenti su riconoscimenti. Il film è diretto da Peter Farrelly, il quale insieme al fratello Bobby ha dato vita negli anni ad alcuni tra i più celebri film comici degli ultimi decenni, tra cui Tutti pazzi per Mary. Protagonisti del film sono la brillante coppia di attori Viggo Mortensen e Mahershala Alì, entrambi candidati all’Oscar, da Alì poi anche vinto.

 

A scrivere il film, incentrato sull’amicizia tra il pianista di colore Don Shirley e il buttafuori Frank “Tony Lip” Vallelonga, fu lo stesso Farrelly in collaborazione con Nick Vallelonga, figlio di Frank, e Brian Hayes Currie. I tre si basarono su una serie di interviste fatte al noto buttafuori, come anche sulle numerose lettere che questi scrisse durante il viaggio insieme a Shirley. Il loro lavoro venne infine premiato con la vittoria del premio Oscar alla miglior sceneggiatura originale.

Il titolo Green Book si basa sulla Negro Motorist Green Book, scritta nel 1936 da Victor Hugo Green. Si trattava di una guida per viaggiatori afroamericani, i quali tramite essa potevano avere informazioni sui servizi dove sarebbero stati ben accolti, dai ristoranti alle discoteche, dai soloni di bellezza agli hotel. Nella prima metà del Novecento, come noto, erano infatti numerosi i luoghi negli Stati Uniti dove le persone di colore non erano autorizzate ad entrare. Con tale libro Green si proponeva di evitar loro situazioni spiacevoli.

Green Book: la trama e il cast del film

La vicenda del film si svolge nel 1962, ed ha per protagonista il buttafuori Tony Lip (Viggo Mortensen), italoamericano assunto come autista da Don Shirley (Mahershala Ali), uno dei pianisti jazz più famosi del momento. Questi ha infatti bisogno di essere accompagnato in tour nel Sud degli Stati Uniti, in luoghi dove le persone di colore sono tutt’altro dall’essere ben accette. I due si affidano così al libro Negro Motorist Green Book, cercando di evitare di imbattersi in guai nel loro percorso. Si troveranno però a doversi confrontare con diversi episodi di razzismo, che avranno però come effetto quello di far stringere Lip e Shirley un’inaspettata amicizia, che permetterà ad entrambi di conoscere il mondo l’uno dell’altro, imparando a rispettarsi a vicenda.

A ricoprire il ruolo del protagonista Frank Vallelonga è l’attore Viggo Mortensen, il quale realmente è in grado di parlare l’italiano, trovandosi così già avvantaggiato da questo punto di vista. La vera sfida per l’attore fu quella di sostenere la preparazione fisica al ruolo. Gli venne infatti richiesto di acquisire circa 20 chili per poter ottenere l’aspetto possente del vero Vallelonga. L’attore, inoltre, per prepararsi al ruolo si ritrovò a partecipare ad un tipico pranzo italoamericano con la famiglia di Vallelonga, per una durata complessiva di circa sei ore. Mortensen dichiarò che riuscire a mangiare tutte le portate fu per lui la più grande sfida richiesta per il ruolo.

Per la parte del pianista Don Shirley la produzione scelse l’attore Mahershala Alì, il quale vantava già un premio Oscar come miglior attore non protagonista per Moonlight. Questi si preparò al ruolo ricercando quante più fonti e testimonianze sul pianista, arrivando ad avere anche diversi colloqui con i suoi parenti ancora in vita. Non è però Alì ad eseguire l’esecuzione al pianoforte dei brani di Shirley. L’attore veniva infatti sostituito dal compositore Kris Bowers. A parte ciò, la ricostruzione e l’interpretazione di Alì vennero giudicate in modo talmente positivo che l’attore arrivò a vincere il suo secondo Oscar come attore non protagonista. Con una presenza in scena di 1 ora, 6 minuti e 38 secondi, la sua è la performance più lunga con cui un attore ha vinto in tale categoria.

Green Book storia vera

Green Book: le differenze tra la storia vera e il film

Pur ispirandosi ad una storia vera, vi sono degli eventi che sono necessariamente stati riadattati o trascurati per il film. La reale vicenda, come riporta il lungometraggio, ha luogo nel 1962, all’epoca in cui Frank Vallelonga lavorava come buttafuori al nightclub Copacabana di New York. Questi venne contattato per fare da autista a Don Shirley, ma, come riporta il film, la cosa non lo entusiasmò particolarmente, avendo fino a quel momento avuto una mentalità razzista. Green Book è infatti fedele nel ritratto di Vallelonga, il quale per via del contesto in cui era cresciuto portava con sé una serie di stereotipi ed espressioni tipicamente offensive nei confronti delle persone di colore. Nel corso del viaggio, tuttavia, l’italoamericano si trovò a cambiare profondamente mentalità, stringendo una profonda amicizia con Shirley e rifiutando il modo di pensare e agire precedentemente avuto.

Il viaggio dei due durò all’incirca un anno e mezzo. Questo periodo viene particolarmente abbreviato per il film, dove dura soltanto due mesi. Stando a quanto dichiarato da Nick Vallelonga, questa è la più grande differenza che intercorre tra la storia vera e quella narrata nel film. Tale rivisitazione temporale ha inevitabilmente portato alcuni eventi ad essere trascurati, e altri a prendere luogo in momenti e città diverse rispetto a quanto accaduto nella realtà. Nel corso del viaggio, inoltre, come mostrato nel film, Shirley si esibì esclusivamente per spettatori bianchi. Ciò non mancò talvolta di rivelarsi un rischio per l’incolumità del pianista, protetto però dal suo autista e bodyguard.

Come raccontato nel film, l’amicizia tra i due uomini è da quel momento sempre stata sincera, ed è durata sino alla loro scomparsa, avvenuta per entrambi nel 2013. Alcuni eredi di Shirley protestarono contro gli autori della pellicola, affermando che tra i due non vi era tale legame ma solo un rapporto lavorativo. Sono però stati smentiti dal ritrovamento di alcune registrazioni dove lo stesso Shirley parla dell’amicizia con Vallelonga. Ciò viene anche ribadito dall’aiuto che il pianista diete a Frank nello scrivere le lettere per sua moglie. Come accade nel film, queste sono infatti un elemento importante, che permette ai due uomini di stringere una certa affinità. Su quelle stesse lettere si baseranno poi gli sceneggiatori nella ricostruzione degli eventi.

Green Book: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Green Book è infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV, Google Play, Tim Vision, Now, Netflix e Apple iTunes. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsteso di venerdì 27 gennaio alle ore 21:15 su Rai 3.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

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