Inganno dal passato: la spiegazione del finale del film

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Il film televisivo Inganno dal passato (2021), diretto da , si inserisce nel genere thriller psicologico, tipico delle produzioni Lifetime. In questa pellicola si esplorano temi come l’ossessione, la maternità e le dinamiche relazionali, mettendo in luce come il desiderio di avere una famiglia possa portare a decisioni impulsive e pericolose. La narrazione si sviluppa quindi attraverso tensioni crescenti, rivelando gradualmente le vere motivazioni della donna di nome Claire e il suo legame passato con Bill, co-protagonista della vicenda.

La storia si intensifica man mano che Claire cerca di insinuarsi nella vita della coppia, mettendo alla prova la loro fiducia e stabilità emotiva. Nel corso dell’articolo, verrà fornita una descrizione dettagliata del finale del film, analizzando come gli eventi conclusivi si intreccino con i temi principali della pellicola. Si esaminerà poi come la risoluzione della trama offra una chiusura alle tensioni accumulate, evidenziando le conseguenze delle azioni dei personaggi e il messaggio sotteso riguardo ai pericoli delle ossessioni non controllate.

 

La trama di Inganno dal passato

Protagonisti della storia sono Bill (Philip Boyd) e Rachel (Ashlynn Yennie), una coppia affiatata ma segnata dal dolore di non poter avere figli. Dopo anni di tentativi falliti, vivono con discrezione la loro frustrazione, aggravata dall’imminente rimpatriata del liceo, dove temono il giudizio altrui. Durante la festa, incontrano Claire (Ella Cannon), un’ex compagna di scuola ora incinta. Il caso li riavvicina: Claire ricorda con affetto un gesto gentile di Bill risalente ai tempi della scuola e si mostra empatica verso il dolore di Rachel. Tra confidenze e apparente solidarietà, Claire, trovandosi in difficoltà economiche, propone di affidare il bambino in arrivo proprio a loro.

Convinti di aver finalmente trovato l’occasione per realizzare il loro sogno, Bill e Rachel accolgono Claire in casa, pronti a iniziare una nuova fase della loro vita. Ma quello che sembrava un dono improvviso si trasforma presto in un incubo. Claire inizia a comportarsi in modo sempre più ambiguo. È presente in ogni momento, troppo coinvolta, troppo vicina. Episodi inquietanti, piccoli ma destabilizzanti, iniziano a intaccare l’equilibrio della coppia. Rachel, già fragile, si sente isolata, mentre Bill fatica a credere che qualcosa non vada. Man mano che la tensione cresce, le vere intenzioni di Claire emergono: l’adozione non è mai stata il suo unico obiettivo.

Ashlynn Yennie in Inganno dal passato
Ashlynn Yennie in Inganno dal passato

La spiegazione del finale del film

Nel climax di Inganno dal passato, Rachel scopre dunque che Claire è in realtà una donna instabile e pericolosa. Dopo averla rapito, Claire costringe Rachel a scrivere una lettera di addio a suo marito Bill e la conduce in un magazzino abbandonato, dove le mostra i resti del suo ex complice Justin. Quando il travaglio di Claire inizia, obbliga Rachel, ferita a un piede da un colpo di pistola, ad assisterla nel parto. Dopo la nascita del bambino, Claire rinchiude Rachel in un congelatore industriale e perde i sensi per l’esaurimento.

Rachel riesce però a liberarsi e, approfittando dello svenimento di Claire, prende il neonato e contatta Bill per chiedere aiuto. Claire, ripresasi, insegue Rachel armata, dando luogo a una lotta intensa. Durante lo scontro, Rachel riesce a colpire la donna e a fuggire con il bambino. Quando Bill arriva, Claire cerca però di convincerlo che Rachel l’ha rapita e ha ucciso sua madre, ma Bill, ormai consapevole della verità, non le crede. In un ultimo tentativo disperato, Claire attacca nuovamente Rachel, ma quest’ultima riesce a spingerla giù da un’altezza considerevole, causandone la morte.

Il film si conclude così con Rachel e Bill che, un anno dopo, stanno crescendo serenamente il bambino. Questo epilogo sottolinea il superamento delle difficoltà e la ricostruzione della loro vita familiare dopo gli eventi traumatici vissuti. Ritroviamo in questo finale tutti i temi della maternità, l’ossessione e la resilienza. La lotta di Rachel per proteggere la sua famiglia e la sua determinazione nel superare le avversità evidenziano la forza interiore necessaria per affrontare situazioni estreme. La conclusione mostra come, nonostante le manipolazioni e le minacce, la verità e l’amore possano prevalere, permettendo ai protagonisti di ricostruire la loro vita su basi più solide e autentiche.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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