Kill Bill – Vol. 1: la spiegazione del finale del film

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I fan di Quentin Tarantino non devono mai cercare lontano per trovare film eccellenti e, per la maggior parte delle persone, questo non potrebbe essere più vero per Kill Bill – Vol. 1. Il classico del 2003 ha stabilito un nuovo standard per i film di arti marziali americani e il talento artistico di Tarantino ha reso l’esperienza ancora più indimenticabile. Con Uma Thurman nel ruolo della Sposa, il film è solo una parte di una storia molto più ampia che aspetta di essere svelata.

Classica storia di vendetta, Kill Bill – Vol. 1 inizia con scene d’azione spettacolari e la violenza non giunge al termine finché La Sposa non ha portato a termine gran parte della sua missione. Con scontro finale tra Thurman e Lucy Liu divenuto ormai un classico del cinema, tutti i fan di Tarantino che si sono persi questo capolavoro farebbero bene a recuperarlo il prima possibile. Lo stesso regista, d’altronde, lo ha definito la summa di tutte le sue passioni e influenze cinematografiche.

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Cosa succede in Kill Bill – Vol. 1

Raccontandolo in ordine cronologico, Kill Bill – Vol. 1 inizia con l’assassinio de La Sposa per mano di Bill e della sua Deadly Viper Assassination Squad. Tutto ciò che si sa prima che lei venga colpita e finisca in coma è che la Sposa era presumibilmente incinta del bambino di Bill. Mentre i Deadly Vipers intendono uccidere la Sposa, Bill annulla l’omicidio, chiarendo che uccidere un bersaglio indifeso è disonorevole. Quattro anni dopo, però, la Sposa si sveglia, elimina alcuni squallidi delinquenti in ospedale, ruba la loro auto e parte alla ricerca di vendetta contro le persone che hanno cercato di ucciderla.

La Sposa prende quindi di mira Vernita Green, una delle assassine che da allora ha intrapreso una vita molto più mondana. Quando arriva a casa sua, le due ingaggiano una lotta che lascia il soggiorno in rovina prima che la figlia di Vernita entri in casa, causando una breve pausa nell’azione. Avendo sempre un piano di riserva, Vernita cerca di indurre la Sposa in un falso senso di sicurezza, tentando di spararle con una pistola nascosta, ma la Sposa riesce a conficcarle un coltello nel petto, uccidendola all’istante. Con quell’obiettivo eliminato, la Sposa cancella il suo nome dalla lista e continua la sua ricerca di O-Ren Ishii.

Michael Madsen e Lucy Liu in Kill Bill - Vol 1
Michael Madsen e Lucy Liu in Kill Bill – Vol 1

 

Come ci si potrebbe aspettare da Tarantino, la storia di O-Ren Ishii è raccontata in modo drammatico ed elegante tramite una memorabile sequenza animata. La sua vita è tragica: ha assistito alla morte della sua famiglia in giovane età ed è stata spinta alla follia dal desiderio di vendetta. Riuscirà a vendicarsi poco dopo, all’età di undici anni, e diventerà poi una delle assassine più pericolose al mondo all’età di vent’anni. Tutto questo retroscena mostra quanto O-Ren Ishii sia abile molto prima che lei e la Sposa arrivino alle mani.

Prima di affrontare uno dei membri più importanti delle Deadly Vipers, la Sposa va però a cercare una spada forgiata da Hattori Hanzo. Nonostante egli si rifiuti di forgiare una lama, Hanzo alla fine lo fa quando la Sposa chiarisce che il suo obiettivo è uccidere l’enigmatico Bill. Con tutto ciò di cui ha bisogno per affrontare O-Ren Ishii, la Sposa può quindi ora andare ad uccidere la donna che è diventata la leader di un gruppo di Yakuza a Tokyo. Ovviamente, entrare nel territorio della Yakuza e tentare di assassinare il loro leader non è affatto facile, il che rende evidente che la Sposa ha davanti a sé una battaglia ricca di ostacoli ad attenderla.

Il finale di Kill Bill – Vol. 1

Dopo alcune ricerche, la Sposa riesce a rintracciare O-Ren Ishii grazie alla sua notorietà come leader della Yakuza. Arrivata in un ristorante pieno di membri della Yakuza, la Sposa rende note le sue intenzioni di uccidere O-Ren Ishii, anche se le forze personali della leader non avevano alcuna intenzione di permettere che il loro capo venisse ucciso. La Sposa è costretta a combattere contro decine di abili sicari della Yakuza, riportando alcune ferite, ma lasciando tutti quelli che le si sono opposti in condizioni ben peggiori.

Una volta sistemati i sicari della Yakuza, La Sposa rivolge nuovamente la sua attenzione a O-Ren Ishii per un duello sulla neve. Le due donne si scambiano frecciatine prima di sguainare le loro lame e attaccarsi immediatamente a vicenda. Stanca e ferita, la Sposa sembra aver intrapreso un’impresa troppo ardua affrontando tutti gli Yakuza e O-Ren Ishii, ma dopo aver spezzato il fodero di Ishii, la Sposa acquista maggiore fiducia. Un singolo errore permette a Ishii di sferrare un colpo violento sulla schiena della Sposa, ma la ferita non è abbastanza grave da ucciderla.

Kill Bill - Vol 1. cast

Dopo alcune provocazioni, La Sposa si rialza e le due si scambiano dei colpi, ma questa volta La Sposa riesce a sferrare un colpo decisivo. Con entrambe le donne stanche e ferite, la Sposa riesce finalmente a sconfiggere Ishii, tagliandole la parte superiore del cranio. Con O-Ren Ishii finalmente uccisa, la Sposa cancella un altro assassino dalla sua lista e si prepara a continuare la sua vendetta, un viaggio che alla fine la porterà dall’uomo responsabile dell’attentato alla sua vita, Bill.

Mentre Kill Bill – Vol. 1 finisce qui, la seconda parte della storia, Kill Bill – Vol. 2, riprende immediatamente dopo gli eventi del primo film per continuare il percorso di vendetta della Sposa. Con molti più retroscena approfonditi e un incontro con l’enigmatico Bill, la seconda parte della storia è imperdibile per chi vuole affrontare Kill Bill Vol. 1, specialmente perché se il primo film è principalmente un film di arti marziali e samurai, il secondo ha invece influenze western, regalando un’esperienza cinematografica completamente nuova.

Cosa ci lascia Kill Bill – Vol. 1 

Quello che Kill Bill – Vol. 1 ci lascia, oltre alla spettacolare messa in scena dell’azione, è un racconto che fonde generi e stili in maniera unica. Tarantino costruisce un’opera che è al tempo stesso omaggio e reinvenzione: arti marziali, cinema di samurai, spaghetti western e anime giapponesi convivono in un flusso narrativo che non smette mai di sorprendere. Il tema della vendetta diventa il filo conduttore che tiene insieme queste influenze, trasformando la storia della Sposa in un viaggio epico e violento, dove ogni incontro è un passo verso la catarsi personale.

Il film, però, non è soltanto un esercizio di stile. Attraverso l’eccesso visivo, il sangue e le coreografie iperboliche, Tarantino parla di identità, resilienza e memoria. La violenza non è mai fine a sé stessa, ma uno strumento narrativo che esalta la determinazione della protagonista e mette in scena il suo percorso interiore tanto quanto quello fisico. Kill Bill – Vol. 1 rimane così un’opera che non solo ha ridefinito il cinema d’azione occidentale, ma che continua a risuonare come manifesto delle passioni cinefile del regista e come riflessione sul potere salvifico – e distruttivo – della vendetta.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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