Speak No Evil: la spiegazione del finale del film horror

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La storia vera dietro il film

Per quanto riguarda la genesi del film, Christian Tafdrup ha raccontato di aver avuto l’idea per il film dopo una vacanza in Toscana, durante la quale ha incontrato una coppia amichevole proveniente dai Paesi Bassi. Le due famiglie hanno trascorso molto tempo insieme e quella di Tafdrup ha poi ricevuto un invito dalla famiglia olandese per andare nei Paesi Bassi presso di loro. Tafdrup, però, decise di non accettarla, perché non li conosceva così bene. Il regista non riusciva a smettere di pensare a cosa sarebbe potuto succedere se avesse accettato e alcune delle sue idee più oscure sono diventate la base per la sua sceneggiatura.

Speak No Evil trama film
Lea Baastrup Rønne, Morten Burian, Jesper Dupont e Sidsel Siem Koch in Speak No Evil. © Profile Pictures / Erik Molberg Hansen

La trama e il cast di Speak No Evil

Il film racconta la storia di una famiglia danese, composta da Bjørn, Louise e la figlia Agnes, i quali si recano in visita nel weekend da un’altra famiglia olandese, Patrick e Karin e il figlio Abel, che hanno conosciuto in vacanza. Quelli che dovevano essere dei giorni tranquilli e idilliaci, tuttavia, si trasformano in un vero e proprio incubo quando la famiglia danese scopre che gli olandesi sono in realtà molto diversi da come apparivano. In breve tempo, Bjørn, Louise e Agnes si ritroveranno in trappola in una casa, in cui non avrebbero mai dovuto mettere piede.

Ad interpretare la famiglia danese composta da Bjørn, Louise e Agnes vi sono gli attori Morten Burian, Sidsel Siem Koch e Liva Forsberg. Burian ha recitato anche nei film Un marito fedele La terra promessa, mentre Koch è nota per le serie Doggystyle e Borgen – Il potere. Fedja van Huêt, Karina Smulders e Marius Damslev sono invece gli interpreti di Patrick, Karin e Abel. Oltre ad essere una coppia sullo schermo, van Huêt e Smuldes sono sposati anche nella realtà. Lui è noto per la serie Overspel, mentre lei è celebre per la serie Le imperatrici della notte.

La spiegazione del finale

Il finale di Speak No Evil spiega bene i temi del controverso film horror, anche se fa poco per rendere il suo diabolico colpo di scena più facile da digerire. Come anticipato, nel corso del film si rende sempre più evidente che qualcosa non va nella famiglia olandese. A poco a poco, i gesti di questi ultimi diventano sempre più scortesi, degenerando in veri e propri abusi. Alla fine, Bjørn convince Louise ad andarsene, ma la loro fuga non va secondo i piani. In un classico cliché dei film horror, il finale di Speak no Evil inizia quando l’auto di Bjørn si rompe e lui deve cercare aiuto nel bosco. Quando torna alla sua auto, però, Patrick e Karin hanno preso in ostaggio Agnes e Louise.

È a questo punto che apprendiamo che Bjørn ha scoperto che Karin e Patrick hanno rapito Abel e gli hanno tagliato la lingua così che non potesse esprimersi e che sono dei sadici criminali che intendono fare lo stesso con la sua famiglia. Bjørn e Louise assistono a questo punto impotenti al momento in cui Karin taglia la lingua ad Agnes e porta via la bambina, prima che Patrick li porti in una cava vuota. Lì, Patrick e il babysitte Muhajid li lapidano a morte. Viene poi fatto intendere che i due assassini riprenderanno ad accalappiare famiglie in vacanza, fingendo che Agnes sia figlia loro, riproponendo dunque sempre le stesse dinamiche.

Speak No Evil storia vera
Morten Burian in Speak No Evil. © Profile Pictures / Erik Molberg Hansen

Ma cosa significa questo finale? Se nei primi due atti di Speak No Evil è relativamente credibile che Bjørn e Louise si sentano costretti a non parlare del comportamento irregolare dei loro ospiti, nella parte finale la loro incapacità di agire razionalmente va oltre l’immaginabile. L’atteggiamento eccessivamente permissivo di Bjørn finisce dunque per condannare lui, Louise e Agnes. La grazia e l’educazione sono dunque sufficienti a condannare a morte una famiglia di tre persone. Il finale sembra dunque riaffermare una visione del mondo fondamentalmente conservatrice, dove si rende necessario essere meno indulgenti e più pronti ad intervenire contro l’ingiusto.

Il regista Christian Tafdrup ha spiegato che le reazioni al film sono cambiate a seconda del paese di provenienza del pubblico e che è stato in certi casi accusato di aver realizzato un film che sembra inneggiare ad una sorta di mors tua, vita mea. L’intento del regista è però quello di sottolineare come ci sono sempre dei mostri là fuori che sfruttano la buona volontà e l’incomprensione culturale degli altri, proprio come fanno Patrick e Karin. In definitiva, il finale di Speak No Evil è una strigliata contro i pericoli dell’eccessiva educazione e pacifismo: “Volevo che la storia simboleggiasse il male nel mondo e il modo in cui reagiamo ad esso“.

Il remake americano del film

Arriva il 13 settembre al cinema il remake americano Speak No Evil – Non parlare agli sconosciuti, interpretato da James McAvoy, Mackenzie Davis e Scoot McNairy. Il film è scritto e diretto da James Watkins, lo sceneggiatore e regista di Eden Lake e di The Woman in Black, e come per l’originale danese segue una famiglia americana, dopo aver stretto amicizia con una famiglia inglese durante un viaggio, viene invitata a passare un weekend nella loro tenuta di campagna. Quella che all’inizio sembra una vacanza da sogno, però, si trasforma presto in un incubo.

Il trailer di Speak No Evil e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Guarda anche: Speak No Evil: il trailer del remake Blumhouse con James McAvoy

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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