Vendetta (2022), diretto da Jared Cohn, è un action thriller che si colloca nella tradizione dei film di vendetta, caratterizzati da sequenze ad alto tasso di adrenalina e da protagonisti motivati da un torto subito. Il film esplora temi classici del genere, come la giustizia personale, la vendetta e la protezione di chi si ama, intrecciando momenti di tensione psicologica con scontri fisici ben coreografati. La pellicola si distingue per un ritmo serrato che mantiene costante la suspense, pur concentrandosi su un arco narrativo relativamente lineare e diretto.
Bruce Willis interpreta uno dei protagonisti, partecipando così ad un altro film sullo stile di titoli come Extraction, First Kill e I predoni. In Vendetta, Willis porta la sua esperienza nel ruolo del veterano spietato ma umano, fornendo al film un’ancora di carisma e autorevolezza. Il cast di supporto include attori meno noti, che contribuiscono a costruire un contesto realistico e credibile per la storia di vendetta, senza distrarre dall’azione centrale.
Nel contesto della filmografia recente di Bruce Willis, Vendetta si inserisce nel filone di action movie concisi, in cui la trama è funzionale a mostrare la fisicità e la determinazione del protagonista. Rispetto ai titoli citati, il film di Cohn enfatizza maggiormente la componente morale e personale della vendetta, piuttosto che la pura spettacolarità. I temi della giustizia personale e della lealtà emergono con forza, rendendo il film un esempio moderno del revenge thriller. Nel resto dell’articolo, sarà proposta una spiegazione dettagliata del finale e di come chiuda l’arco narrativo del protagonista.
La trama di Vendetta
Il film vede protagonista la famiglia Duncan, composta dal padre William (Clive Standen), un ex marine, sua moglie Jen (Lauren Buglioli) e la loro figlia Kat (Maddie Nichols), una giovane studentessa che si divide tra gli impegni scolastici e la sua grande passione per il softball. La loro vita sembra idilliaca finché un giorno la tragedia piomba su di loro. Dopo i festeggiamenti per la vittoria della sua squadra, Kat, che si trova con suo padre, rimane vittima una violenta e mortale aggressione da parte di una gang di criminali. Danny (Cabot Basden), il suo assassino, viene poi catturato poco dopo.
Tuttavia per il ragazzo si prevede una condanna molto lieve, perché le prove a suo carico sono insufficienti. Il padre prende così la decisione di farsi vendetta da solo. Chiamato a identificare l’assassino, William, che sta già premeditando la sua vendetta, dichiara di non riconoscerlo, obbligando il giudice a rilasciarlo. La notte seguente, però riesce a individuarlo e ucciderlo. Tuttavia, Donnie (Bruce Willis) e Rory Fetter (Theo Rossi), rispettivamente padre e fratello di Danny, vengono a sapere dell’accaduto e iniziano a dare la caccia a William.
La spiegazione del finale del film
Nel terzo atto di Vendetta, William Duncan mette in atto la sua vendetta finale contro la famiglia Fetter, responsabile della morte di sua figlia. Dopo essersi allenato e preparato in isolamento, William ritorna in città armato e determinato. Inizia eliminando gli scagnozzi di Rory, scoprendo tramite coercizione la posizione di Donnie. Con freddezza e precisione, irrompe nel club dove si trova il capo della banda e lo uccide, comunicando poi a Rory la morte del padre. La tensione cresce mentre William affronta gli ultimi membri della gang, preparando lo spettatore a un climax violento e definitivo.
La risoluzione del racconto mostra William che, passo dopo passo, neutralizza ogni ostacolo per ottenere la giustizia personale che ha cercato sin dall’inizio. Con l’aiuto di Dante, elimina i principali nemici, inclusi gli henchmen e i membri della banda rivale. Il confronto finale con Rory è il culmine della sua vendetta: dopo una sparatoria e un inseguimento, William utilizza un semplice ma letale strumento, un cacciavite, per uccidere Rory, completando così il suo percorso di vendetta. Il film si chiude con William che muore, soddisfatto di aver portato a termine la sua missione.
Questo finale rappresenta una chiusura coerente con i temi del film, sottolineando l’idea che la vendetta, pur dolorosa e distruttiva, può dare un senso di giustizia personale quando le istituzioni falliscono. La trasformazione di William in un vigilante metodico e implacabile riflette il prezzo morale e fisico della vendetta, mostrando come l’odio e il dolore possano plasmare l’individuo fino al limite estremo. La morte del protagonista non diminuisce la sua missione, ma ne amplifica la portata simbolica.
Il confronto finale tra William e Rory enfatizza il tema del ciclo di violenza e delle conseguenze inevitabili delle azioni criminali. Rory muore consapevole del dolore che ha causato, mentre William ottiene la sua giustizia personale ma a costo della propria vita. Questo equilibrio tra vittoria e sacrificio rende il finale non solo spettacolare, ma anche moralmente complesso, sottolineando che la vendetta completa richiede spesso un prezzo altissimo. Il film usa questa conclusione per mostrare la linea sottile tra giustizia personale e autodistruzione.
Il messaggio che Vendetta lascia allo spettatore riguarda la moralità della giustizia privata e le conseguenze inevitabili della violenza. Il film suggerisce che la vendetta può essere vista come un dovere morale quando le istituzioni non proteggono gli innocenti, ma mette in guardia sul prezzo personale e psicologico che comporta. La morte di William simboleggia sia il compimento della giustizia sia la perdita irreparabile che tale scelta comporta. Alla fine, lo spettatore è invitato a riflettere sul conflitto tra giustizia, vendetta e umanità, riconoscendo il sacrificio come parte integrante della redenzione personale.
