Whitney – Una voce diventata leggenda, la storia vera dietro il film

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Whitney – Una voce diventata leggenda (qui la recensione) è basato sulla storia vera della vita e della carriera dell’iconica cantante. Whitney Houston, soprannominata “The Voice”, è una delle artiste di maggior successo di tutti i tempi, avendo battuto record e venduto più di 200 milioni di dischi in tutto il mondo nel corso della sua carriera. Ad oggi, sono stati realizzati ben cinque film su di lei, tra documentari e lungometraggi. Diretto da Kasi Lemmons su sceneggiatura di Anthony McCarten, il film si ispira dunque alla sua vita, anche se alcuni elementi non vengono approfonditi o raccontati fedelmente rispetto a come si sono realmente svolti.

Come noto, le biografie, pur essendo basate sulla verità, possono infatti includere solo una parte della storia e a volte esagerano alcuni aspetti della vita di un musicista per far valere le proprie ragioni (ne sono un esempio titoli come Bohemian Rhapsody, Rocketman o il più recente A Complete Unknown). Il biopic su Whitney Houston offre uno sguardo sulla vita e sull’ascesa alla fama della celebre cantante, ma c’è molto di più nella storia che il film tralascia e ci sono domande che sorgono dopo aver visto alcune scene di Whitney – Una voce diventata leggenda. In questo approfondimento esploriamo proprio il rapporto tra il film e la realtà.

La storia vera dietro il film: Whitney Houston era bisessuale? La realtà sulla relazione con Robyn Crawford

Whitney – Una voce diventata leggenda si concentra brevemente sulla relazione romantica tra la cantante e Robyn Crawford, che diventerà la sua direttrice creativa. In realtà, la Crawford ha confermato che hanno avuto una relazione intima nel suo libro di memorie, A Song for You: My Life with Whitney Houston, anche se ha anche dichiarato a People che lei e la Houston non hanno mai effettivamente definito la loro relazione. Questa, in ogni caso, è durata solo due anni. La Houston decise infatti di chiudere la storia tra lei e la Crawford per paura di ciò che la gente avrebbe detto e di come avrebbe influenzato le loro vite, soprattutto dopo aver ottenuto un contratto discografico.

La Crawford e la pluripremiata cantante si sono quindi separate dal punto di vista sentimentale, ma sono rimaste migliori amiche per più di due decenni. All’inizio degli anni 2000, tuttavia, la Crawford ha posto dei limiti tra sé e la Houston a causa delle decisioni che la cantante stava prendendo nella sua vita privata, tra cui la sua continua dipendenza dalle droghe. Bobby Brown, l’ex marito di Whitney Houston, ha anche confermato che la Crawford e la cantante hanno avuto una relazione sentimentale, e sostiene che la madre della Houston, Cissy, era contraria e voleva licenziare la Crawford dalla sua posizione di assistente della Houston.

Naomi Ackie in Whitney - Una voce diventata leggenda
Naomi Ackie in Whitney – Una voce diventata leggenda

Whitney Houston ha frequentato Jermaine Jackson?

Whitney Houston avrebbe inoltre frequentato Jermaine Jackson per un anno, come accennato in Whitney – Una voce diventata leggenda, e si dice che i due abbiano avuto una relazione mentre Jackson era ancora sposato con l’allora moglie Hazel Gordy. Sebbene Jackson non abbia mai parlato della loro relazione, sua sorella La Toya Jackson ha affermato che suo fratello “ha con loro ammesso che hanno avuto una relazione”. Si sostiene inoltre che la canzone di Whitney Houston “Saving All My Love for You” fosse dedicata proprio a Jermaine Jackson, anche se ciò non è mai stato confermato. Inoltre, la Houston avrebbe avuto un’infatuazione per Eddie Murphy alla fine degli anni ’80, anche se secondo la Crawford lui non avrebbe ricambiato.

Bobby Brown ha abusato di Whitney Houston?

La relazione sentimentale tra Bobby Brown e Whitney Houston fu turbolenta e fece spesso notizia, soprattutto negli ultimi anni di matrimonio. Whitney – Una voce diventata leggenda sostiene che Bobby Brown fosse violento nei confronti di Whitney Houston, e in un’intervista a 20/20 ha confermato di aver colpito la Houston una volta. Brown ha però negato le accuse di essere stato violento nei confronti della Houston al di là dell’incidente ammesso, ma ha rivelato che gli ultimi anni del loro matrimonio sono stati piuttosto terribili.

Chi era Barbara Houston?

Barbara Houston si intravede in tutto il biopic musicale e si percepisce il gelo e la distanza tra lei e Whitney. Il loro rapporto nella vita reale era altrettanto teso. Barbara Houston, che ha 40 anni in meno di John Houston, alla fine lo ha sposato, anche se i due avevano una relazione che sarebbe iniziata quando John era ancora sposato con Cissy, la madre della Houston. Ciò che il film tralascia è però la causa intentata da Barbara contro Whitney, che sosteneva che la cantante fosse l’unica beneficiaria dell’assicurazione sulla vita di John Houston e che il denaro sarebbe stato utilizzato per pagare il mutuo di Barbara e John, mentre il denaro rimanente sarebbe andato a Barbara.

Tuttavia, Whitney Houston ha presentato una domanda riconvenzionale contro la matrigna, sostenendo che l’assicurazione sulla vita doveva servire a ripagare la cantante per il denaro che il padre le aveva prestato anni prima. Nel 2010, un giudice ha dato ragione alla Houston, attribuendole la proprietà dell’ipoteca di Barbara, il che significava che poteva decidere di pignorare la casa e lasciare la matrigna senza nulla. I rapporti tra Whitney Houston e Barbara Houston non erano buoni e la brutta causa rese pubblico il disprezzo della cantante per la nuova  moglie del padre.

Stanley Tucci e Naomi Ackie in Whitney - Una voce diventata leggenda
Stanley Tucci e Naomi Ackie in Whitney – Una voce diventata leggenda

Cosa è successo davvero tra Whitney Houston e suo padre?

Il rapporto tra Whitney Houston e suo padre era altrettanto complicato. John Houston divenne il manager della cantante e l’amministratore delegato della sua società, e Whitney – Una voce diventata leggenda sostiene che Houston padre abbia anche preso in prestito del denaro dalla figlia, il che sembra sia stato uno degli elementi che hanno portato i loro rapporti ad inasprirsi nel tempo. L’uomo avrebbe infatti preso in prestito 723.000 dollari da Whitney Houston nel 1990, ma è stata la causa da 100 milioni di dollari che ha intentato contro la celebre cantante nel 2002 per violazione del contratto a mettere in luce il loro rapporto tumultuoso.

La causa sosteneva che Whitney Houston non aveva pagato John o la sua società per i servizi che le avevano fornito, come l’assistenza legale dopo essere stata beccata con la droga alle Hawaii e la negoziazione dei termini del contratto da 100 milioni di dollari con la Arista Records. John Houston cercò persino di fare appello alla figlia in televisione. Il patriarca degli Houston morì però poco dopo, nel 2002, e la causa fu archiviata nel 2004.

Come è morta Whitney Houston?

Whitney – Una voce diventata leggenda evita di mostrare la tragica morte della cantante. Tuttavia, il biopic allude all’evento, avvenuto alcune ore prima della festa pre-Grammy del produttore musicale Clive Davis. Whitney Houston è morta per annegamento accidentale nella vasca da bagno della sua camera d’albergo al Beverly Hilton. Secondo il referto dell’autopsia, anche gli effetti di una “cardiopatia aterosclerotica e l’uso di cocaina” hanno contribuito all’annegamento accidentale della cantante-attrice. La Houston aveva infatti una nota storia di uso di cocaina e sul bancone del bagno è stata trovata della polvere bianca, il che fa pensare che la cantante avesse usato la sostanza.

Piuttosto che concentrarsi sulla sua morte e sui fattori che vi hanno contribuito, però, il film celebra la voce dell’iconica cantante all’apice della sua carriera, scegliendo di incentrare la scena finale del film sull’esibizione di Whitney Houston agli American Music Awards del 1994. Questa decisione allontana la tragedia della sua morte e gli ultimi anni tumultuosi della Houston e serve a ricordare la voce potente e bellissima che aveva e la gioia che portava agli altri quando usava il suo enorme talento. Il pubblico esce così dal film con un momento luminoso nella vita di Whitney Houston invece che con quello buio della sua morte.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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