Apocalypse Now: la spiegazione del finale del film

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Gli anni Settanta sono stati un decennio eccezionale per il cinema americano, con i registi della New Hollywood che hanno approfittato di una libertà artistica senza precedenti mentre il vecchio sistema degli studios declinava. L’atteggiamento verso il sesso, la violenza e le tematiche adulte si allentò e registi come Martin Scorsese, Robert Altman, Peter Bogdanovich, Roman Polanski e i loro contemporanei fiorirono creativamente, realizzando alcuni dei più grandi film dell’epoca. Alla fine, però, quella libertà divenne una lama a doppio taglio. Sul finire del decennio, alcuni noti progetti cinematografici divennero così imponenti e troppo ambiziosi da affossare l’intero movimento. Tra questi vi è anche Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.

Sebbene non sia stato disastroso come l’epico fallimento di I cancelli del cielo di Michael Cimino – il film ampiamente considerato come quello che ha messo il chiodo finale nella bara della Nouvelle Vague americana – Apocalypse Now ha mostrato molti segni simili della creatività e dell’ego incontrollati di un regista. Coppola, il regista premio Oscar di Il padrino e Il padrino – Parte II, ha portato l’autorialità a livelli di eccesso stravaganti con la sua fantasticheria infernale su “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad.

La produzione di Apocalypse Now è diventata una leggenda del cinema, tanto folle da giustificare un documentario a sé stante, “Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse”. Lavorando con lo sceneggiatore John Milius, il grande progetto di Coppola era però quello di portare il pubblico “attraverso un’esperienza di guerra senza precedenti e farli reagire come coloro che avevano vissuto la guerra”. Considerato oggi come il film per eccellenza sul tema de “la guerra è un inferno”, ci sono pochi dubbi sul fatto che ci sia riuscito. Ma che dire della sua fonte letteraria e di quel finale sconvolgente e ossessionante?

Film epici guerra Apocalypse Now
Robert Duvall in Apocalypse Now. © 1979 – United Artists

Di cosa parla esattamente Apocalypse Now?

Il capitano Willard (Martin Sheen), un agente speciale, sta impazzendo in una stanza d’albergo di Saigon prima che gli venga offerta una missione molto speciale. Gli viene affidato il compito di risalire il fiume nella vicina Cambogia per infiltrarsi nell’accampamento del colonnello Kurtz (Marlon Brando), berretto verde altamente decorato, che opera brutalmente al di fuori del controllo del Pentagono. La missione di Willard è di porre fine al comando di Kurtz con “estremo pregiudizio”. Per raggiungere la sua destinazione, Willard si imbarca su una barca di pattuglia fluviale della Marina degli Stati Uniti.

Mentre lui e l’equipaggio risalgono lentamente il fiume, si imbattono in episodi sempre più orribili e allucinanti, che vanno dall’attacco di un elicottero cannoniere a un villaggio controllato dai vietcong a uno spettacolo di danza delle Playmate di Playboy nel profondo della giungla. Gradualmente, l’equipaggio di Willard cade uno dopo l’altro nei terrori della giungla, prima che i sopravvissuti arrivino al complesso di Kurtz, disseminato di cadaveri. Dopo che l’attacco aereo preordinato sul posto è stato annullato, Willard attinge al suo cuore di tenebra per liberarsi del tormentato e contaminato colonnello Kurtz.

Il libro che ha ispirato il film

Attingendo alle sue esperienze di lavoro in una compagnia commerciale belga che solcava il fiume Congo, il romanziere Joseph Conrad ideò una storia su Kurtz, un uomo che prende il controllo di una stazione commerciale nell’interno del paese e instaura un regime brutale, venerato come un semidio dalle tribù locali. Ne nacque una novella intitolata “Cuore di tenebra”. Il protagonista della storia, Marlow, viaggia attraverso la giungla e risale il fiume per incontrare il signor Kurtz, che ha una reputazione misteriosa e temibile nella regione. Le voci suggeriscono inoltre che sia gravemente malato. Quando Marlow e il suo equipaggio arrivano all’accampamento di Kurtz, decorato con teste mozzate di indigeni, si conferma l’idea che i metodi del commerciante d’avorio sono diventati orripilanti.

Conrad usa Kurtz come critica al dominio belga in Congo, dove commercianti e avventurieri, avvantaggiati rispetto agli indigeni dalla loro tecnologia superiore, sfruttano il loro potere e sfociano in un trattamento brutale e disumano degli abitanti del luogo. Questo riflette anche il quadro più ampio del saccheggio del continente da parte delle nazioni europee durante lo Scramble for Africa alla fine del XIX secolo. Il titolo stesso, “Cuore di tenebra”, ha un doppio significato, riferendosi al viaggio del protagonista nelle profondità del cosiddetto “continente nero”, ma anche agli abissi di violenza e depravazione di cui l’uomo è capace attraverso la lussuria e l’avidità.

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Apocalypse Now trama film
Martin Sheen in Apocalypse Now. © 1979 – United Artists

La spiegazione del finale di Apocalypse Now

Sebbene le trame di base siano simili, Coppola e Milius aggiungono anche la dimensione della guerra, facendo un parallelo tra la spartizione dell’Africa e il coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto in Vietnam. Willard è il protagonista ma, come Kurtz, si trova sempre più lontano dalla civiltà quanto più si spinge all’inseguimento del suo obiettivo. Il comportamento di Kurtz suggerisce che la guerra ha un effetto disumanizzante su coloro che vi partecipano, soprattutto se viene dato loro un potere e un’influenza incontrollati sui “selvaggi” che intendono dominare. È evidente fin dall’inizio che Willard non è nelle migliori condizioni mentali.

Alla fine, si è liberato di tutte le norme della correttezza occidentale ed è diventato lui stesso “nativo”, aggirandosi per il complesso di Kurtz mezzo matto e mezzo nudo. Come abbiamo visto gli adoratori di Kurtz macellare cerimoniosamente un bufalo d’acqua, Willard fa lo stesso con Kurtz. L’implicazione è che Kurtz era un’utile bestia da soma per l’esercito americano fino a quando non è diventato un peso, quindi doveva essere sacrificato. Dopo l’uccisione di Kurtz, i suoi seguaci sembrano pronti ad accettare Willard come nuovo sovrano. Invece, egli salpa con l’ultimo superstite del suo equipaggio. Il finale è ambiguo: Willard è sfuggito al ciclo, sapendo che, se prenderà il posto di Kurtz, un altro assassino sarà inviato per lui?

Oppure, liberato dalle ultime vestigia di un comportamento civile, si sta dirigendo fuori dalla mappa per creare il proprio feudo? Potrebbe essere solo diretto a casa, ma è difficile credere che possa più esserci una casa per Willard. Mentre altri film hanno rappresentato i conflitti armati in modo più accurato e viscerale, nessuno si è avvicinato tanto ad Apocalypse Now nel catturare l’impatto psicologico della guerra. L’orrore vero, appunto. Per quanto riguarda l’effettivo significato del titolo del film, Apocalypse Now, il co-sceneggiatore John Milius ha spiegato che è antecedente alla concezione del film e che è stato ispirato dai distintivi che vedeva sfoggiare dagli hippy.

Il titolo gli venne in mente perché gli hippy dell’epoca avevano delle spille con i segni della pace con la scritta “Nirvana Now”. Le parole di Milius sono in linea con il moderno significato inglese della parola “apocalypse”, che connota un cataclisma massiccio e distruttivo, forse visto come una rivelazione profetica. Tuttavia, la parola “apocalisse” affonda le sue radici nel termine greco apokálupsis, che significa “scoprire” o “rivelare”. Anche se forse Coppola e Milius non hanno fatto questo collegamento esplicito, si potrebbe ipotizzare che sia per Willard che per Kurtz la guerra abbia tolto le loro illusioni e giustificazioni interiori per rivelare l’ipocrisia e l’immoralità della loro guerra imperialistica.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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